Palermo clan Porta Nuova arresti operazione carabinieri Vento 2

2022-07-22 17:43:48 By : Mr. Frank Liu

Si tratta della seconda operazione dei Carabinieri contro mandamento mafioso del centro di Palermo, dove è stato ucciso un boss, Giuseppe Incontrera

Un nuovo blitz dei Carabinieri è scattato nel centro di Palermo, contro altri esponenti del mandamento di Porta Nuova: il 6 luglio erano state fermate 18 persone, pochi giorni dopo l’omicidio del boss Giuseppe Incontrera.

Stanotte sono stati arrestati altri 12 indagati (quattro vanno in carcere, otto ai domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, coltivazione e spaccio di stupefacenti, violenza privata e lesioni personali aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.

C’è anche Maria Carmelina Massa, la moglie del boss Giuseppe Incotrera, ucciso di recente nel quartiere Zisa di Palermo, tra i destinatari delle misure cautelari dell’operazione di stanotte a Palermo. Secondo quanto emerge dalle intercettazioni la donna sarebbe stata la cassiera del clan mafioso per gestire gli affari di droga. La donna è stata posta agli arresti domiciliari.

Il Nucleo Investigativo di Palermo ha raccolto ulteriori e chiari segnali di recrudescenza violenta connessa con alcune tensioni in atto all’interno del Mandamento di Porta Nuova. Tali evenienze, comunicate tempestivamente alla Procura Distrettuale, consentivano al G.I.P. di emettere le misure cautelari odierne che hanno evitato, tra l’altro, la scarcerazione dell’indagato Filippo Burgio, detenuto per altra causa e per il delitto di associazione mafiosa, che avrebbe dovuto riacquisire la libertà proprio oggi e che, come emerso dalle indagini, aveva manifestato intenti di punizione per i soggetti da lui ritenuti co-responsabili dell’omicidio del figlio Emanuele, avvenuto il 31 maggio 2021 a Palermo, nel popolare quartiere della Vucciria.

In generale, le indagini del Nucleo Investigativo di Palermo, compendiate nell’operazione Vento 2, hanno integrato quelle già emerse nella prima fase dell’operazione e hanno permesso di ipotizzare, a carico degli indagati, gravi indizi in ordine ai delitti di:

“Gli arresti dei carabinieri di stamattina, che fanno seguito a quelli dei giorni scorsi, rappresentano un duro colpo inferto alla mafia e, in particolare, al mandamento di Porta Nuova”.

Lo dichiara il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

“Le operazioni Vento e Vento 2 hanno messo in luce un pericoloso sistema criminale, attivo nel traffico di stupefacenti, estorsioni e altre attività illecite di stampo mafioso, ma dimostrano l’attenzione sempre alta della Direzione distrettuale antimafia, della Procura della Repubblica di Palermo e delle forze dell’ordine, alle quali va il mio ringraziamento”, ha aggiunto il primo cittadino.

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