"Non possiamo riaprire ora". Il Pd vuole chiusure ad oltranza - ilGiornale.it

2021-10-22 09:29:47 By : Ms. Fairy Jane

Il Pd si schiera contro la riapertura: "Impensabile con 300 morti al giorno, ci riesce Salvini". Ma il governo sta valutando mini-agevolazioni da metà aprile

Non si placano gli scontri all'interno del governo sulla questione della riapertura. La situazione Coronavirus in Italia mostra qualche piccolo segnale di miglioramento, ma il fronte rigorista non vuole sentire parlare di allentamento e quindi vorrebbe prolungare le attuali rigide regole fino al 30 aprile. Dalla cabina di regia che si è riunita la scorsa settimana, è emersa l'intenzione di "cancellare" le zone gialle e ripristinarle a maggio, ma la Lega non ha usato mezzi termini per criticare la strategia dei "chisuristi" che subito mettono il veto senza aspettare di valutare i dati aggiornati territorio per territorio: "E' folle assumere ora che le chiusure continueranno fino alla fine del prossimo mese". Nel frattempo, non ci sono segnali di rilassamento da parte del Pd. I dem, infatti, invitano Matteo Salvini a fare marcia indietro e a non alimentare polemiche perché potrebbero rallentare l'azione dell'esecutivo in una fase così delicata.

Per il Pd ha preso la parola il vicesegretario Giuseppe Provenzano, che esclude nettamente la possibilità di riaprire dopo Pasqua: "Impensabile riaprire alla luce dei 300 morti, con la terapia intensiva che sfiora la soglia della saturazione". Sulle richieste avanzate dal Carroccio si è espresso anche l'ex ministro del Sud, intervenuto ai microfoni di Agorà su Rai 3: "Spero che Salvini si converta alla scienza e al rigore. Draghi è stato chiaro su questo e Salvini fa una ragione. Sono i dati dei contagi che ci impongono di essere prudenti”.

Secondo Francesco Boccia, il governo "è in linea con la linea prudenziale che il ministero della Salute ha sempre mantenuto e che il Pd ha sempre difeso contro l'irresponsabilità di chi diceva riapriamo per le vacanze o per il ponte". L'esponente del Pd ha lanciato un appello ben preciso a Salvini: "Basta con lo sfruttamento. Quando lo diceva Conte non lo capiva, ora che dice Draghi comincia a capire".

La partita, però, non sembra essere finita. Dagli ambienti della Lega fanno sapere che la chiusura dell'Italia per tutto il mese di aprile non è scontata, visto che ogni decisione verrà presa "valutando i dati". Resta quindi viva l'ipotesi di allentare la morsa e riavviare alcune attività nelle città dove la situazione epidemiologica mostrerà miglioramenti. Ieri Salvini in un videomessaggio ha detto di essere al lavoro con il presidente del Consiglio Mario Draghi per "riaprire dopo Pasqua le attività nelle città italiane fuori dall'emergenza", sperando di tornare molto presto alla normalità: "Salute e lavoro possono, anzi devono, camminare insieme ".

In giornata c'è stato un confronto in videoconferenza tra Matteo Salvini e i governatori della Lega. Al centro dell'intervista, le prospettive di vaccini, riapertura e viaggi. Dopo Pasqua, è il concetto ribadito dall'ex ministro dell'Interno, "tenere tutto chiuso e fermo a prescindere dai dati sanitari è impensabile" anche perché appare assurdo "vietare i viaggi in Italia e consentire le vacanze all'estero".

Il premier in conferenza stampa era stato chiaro: "Se le chiusure siano concepibili o impensabili dipende esclusivamente dai dati che vediamo. È auspicabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati". Intanto questo pomeriggio a Palazzo Chigi si riunirà la cabina di regia alla presenza di Draghi, dei presidenti della Regione, dei ministri interessati, Fabrizio Curcio (capo Protezione civile) e Francesco Figliuolo (commissario per l'emergenza Covid-19). Il tema dell'incontro - così come la campagna vaccinale e il nuovo decreto - saranno le chiusure, fatte salve le frizioni della maggioranza.

Dal governo informano che potrebbe esserci un mini-allentamento a partire da metà aprile se la curva dei contagi dovesse scendere, ma tutto dipenderà dai dati: la linea sarà dettata dall'indice di contagio Rt e dal tasso di saturazione degli ospedali, Reparti Covid e terapia intensiva. Se le misure di contenimento adottate fino ad oggi daranno i risultati sperati allora le restrizioni potranno essere allentate, altrimenti fino a maggio si andrà avanti senza zone gialle.