Carnevale di Putignano: le prime sfilate risalgono agli anni '30!

2021-12-06 02:17:53 By : Mr. William Wang

Scritto da La Redazione Sabato 14 Maggio 2016 08:37

Il Carnevale di Putignano è la tradizionale manifestazione per eccellenza della nostra cittadina, ma l'associazione Casamassimesi cartapesta l'associazione Casamassimesi cartapesta rivendica la paternità della celebre sfilata di carri allegorici, attraverso le parole del regista Raffaello Magnifico che insinua i taccuini di Barinedita.it che l'idea è venuta proprio da Casamassima: "Lo spettacolare carnevale con i carri giganti esiste solo dagli anni Sessanta - spiega Magnifico - da quando due maestri di Casamassima, Angelo Trizio e Rocco Iacovelli, fondarono la prima scuola di cartapesta . Il Comune ha approvato il loro progetto e sono stati loro ad insegnare come realizzare le opere da portare in corteo. Insomma, tutto è partito da Casamassima”.

Fortunatamente, la storia non può essere distorta. “Il primo carro allegorico in cartapesta - scrive Pietro Sisto - fu realizzato nel 1936 da due artigiani, Filippo e Marino Pugliese, titolari di un laboratorio per la costruzione e riparazione di sedie. Il manufatto, che nelle vesti di un elefante raffigurava il duce e le sue vittoriose imprese coloniali, sorretto da una solida struttura in legno e da una rete metallica del pollaio, prevedeva oltre alla cartapesta anche l'uso dei coriandoli: il carro consentiva infatti , non solo il movimento del tronco, ma anche la presenza nel ventre dell'animale di alcuni bambini che, proprio attraverso il tronco, soffiavano coriandoli sugli spettatori del corteo”.

Le prime sfilate dei carri allegorici del Carnevale di Putignano risalgono agli anni Trenta. “Grande e indiscusso protagonista - racconta Sisto - è stato Fedele Dalessandro (1900-1988), orologiaio di professione ma creatore di maschere e carri di cartapesta per passione. Nel 1938, in 'partnership' con Rocco Faniuolo, crea 'Ecco il mondo' e 'U purc ì nust'. Dopo la fine della seconda guerra mondiale 'Tradizionale Carnevale Putignanese (1947) popolato da maschere di cartapesta e maschere viventi, che lanciano coriandoli e stelle filanti sulla folla' e poi ancora 'Strumellata d'amore' (1948) con quattro burattini di cartapesta tra cui Arlecchino e Pulcinella intenti a fare una serenata di Carnevale”.

Uno dei principali protagonisti della lavorazione della cartapesta è senza dubbio il maestro cartapesta Armando Genco, apparso per la prima volta sulla scena delle sfilate nel 1949 con "Più ti denudi e men c'illudi", destinato a lasciare un segno profondo nel l'arte della cartapesta e domineranno la manifestazione fino ai primi anni '80.

L'unica verità dei Casamassimesi è legata alla tecnica perfezionata dai nostri maestri di cartapesta, grazie alla scuola di cartapesta dell'Ente Meridionale di Cultura Popolare (EMCP), guidata dal maestro casamassimese Angelo Trizio. Gli Amministratori Regionali dell'epoca scelsero di fondare la scuola nel nostro paese, perché il Carnevale era ormai una tradizione da oltre 500 anni.

"Fino agli anni Sessanta era consuetudine strutturare i soggetti con anime di paglia o ferro e ricoprirli con vari strati di carta - racconta Franco Giotta su facebook - Angelo Trizio ha introdotto una nuova tecnica di lavorazione della cartapesta, ovvero il calco in gesso su un soggetto in creta, portando le prime vere somiglianze carnasciali (Onassis e Jacqueline) al Carnevale di Putignano”. A dare continuità alla nuova tecnica furono il prof. Giuseppe Basile, il prof. Nicola Monopoli, il pluripremiato Franco Giotta, Pinuccio Nardelli, Gianni Decataldo e tanti altri, che non hanno mai nascosto gli insegnamenti del maestro Angelo Trizio.

Le notizie storiche e le foto sono state tratte dal volume “Omaggio ad Armando Genco” curato da Nicola Genco e Pietro Sisto.