Macché tranello: Catania “affoga” davvero tra sporcizia, inciviltà e microcriminalità | La Sicilia

2022-07-29 17:56:36 By : Mr. Kaibo Yang

E il M5s chiede l'intervento del prefetto vista l'incapacità dell'amministrazione comunale 

Il sindaco facente funzioni di Catania, Roberto Bonaccorsi, ha voluto rispondere alle osservazioni del cantante Samuele Bersani sullo stato in cui versa il capoluogo etneo spostando l'attenzione sul presunto “tranello” nel quale sarebbe caduto l'artista che, probabilmente “imbeccato” da qualcuno sulla sospensione di Salvo Pogliese, ha parlato di una città senza sindaco. «Il sottoscritto opera con gli stessi poteri e le stesse responsabilità del primo cittadino» ha voluto rivendicare con orgoglio Bonaccorsi. Sottolineando però  di non avere nessuna responsabilità per le montagne di rifiuti che ormai dal ponte di Pasqua (quind in alta stagione turistica) crescono di giorno in giorno in diversi punti di Catania. 

Eppure si tratta dell'ennesima emergenza annunciata. E' risaputo che la capienza delle discariche non è infinita, l'ultima crisi risale solo a pochi mesi fa. Ma in questo periodo nulla è stato fatto per scongiurare questa situazione. Era prevedibile un nuovo collasso della discarica di Grotte San Giorgio. E così è stato. L'impianto della Sicula Trasporti  raccoglie la quasi totalità dell'immondizia della Sicilia Orientale ed è nuovamente vicino alla salutazione, per questo ha comunicato agli enti la riduzione dei conferimenti dell'indifferenziata da trattare. 

Così secondo una stima solo sulle strade del centro si sono già accumulate circa 1.000 tonnellate, mentre decine di autocompattatori sono stipati di immondizia fermi davanti all'impianto di Lentini e impossibilitati quindi a operare. «Da giovedì scorso stiamo lavorando, senza sosta, con gli organi regionali che autorizzano le discariche per trovare una soluzione che ci faccia uscire da questa nuova emergenza» è stata la rassicurazione di Bonaccorsi. Troppo poco probabilmente per quei cittadini che pagano la Tari più alta d'Italia e sono però costretti a vivere accanto queste montagne di rifiuti, a dribblare sacchetti di spazzatura e marciapiedi insozzati da liquidi e solidi maleodoranti. Il vento che ieri ha sferzato la città ha poi sparso per le strade buona parte di questa immondizia regalando se era possibile l'immagine di una Catania ancora più sporca e disordinata. 

Il sindaco facenti funzioni ha inviato Bersani a Palazzo di città per farlo ricredere. Ma forse dovrebbe invitarlo a fare un tour in città per vedere insieme a lui e rendersi conto dell'effettivo stato pietoso in cui versa il capoluogo. Sporcizia, strade dissestate, aiuole piene di cartacce, parcheggio selvaggio, traffico incontrollato, abusivismo commerciale. E questo è sotto gli occhi di tutti: non è un tranello.

E quando si parla di degrado, allo stato di abbandono della città va aggiunta anche la deriva di inciviltà verso cui è scivolata Catania, tra maleducazione, incuria, teppismo, violenza e microcriminalità. Una deriva denunciata anche dai nostri lettori con le continue segnalazioni alla rubrica "LO DICO A LA SICILIA". E che oggi viene anche stigmatizzata dagli esponenti catanesi del Movimento 5 Stelle  che  hanno scritto una nota al prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, chiedendo sia un incontro nel quale confrontarsi insieme, in "una logica di collaborazione tra istituzioni", sia, soprattutto, maggiori controlli e il potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine sul territorio comunale.

Oltre al gravissimo danno di immagine per il turismo, i cittadini - secondo la denuncia del M5s - sono in preda allo sconforto ed è ormai fin troppo evidente che l'amministrazione comunale, attraverso la polizia municipale, non riesce da sola ad affrontare il problema.

«Non si arresta - ricorda la nota - la lunga serie di fatti che vedono la città nelle mani di giovani teppisti e incivili che spadroneggiano soprattutto nei fine settimana. Recenti articoli di giornale hanno definito quello di Pasqua un "fine settimana di ordinaria follia" in particolare in due delle cosiddette '"zone franche" della città: piazza Bellini e Castello Ursino, dove è ancora più urgente ripristinare la legalità. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, tra l’altro, aveva presentato il 24 marzo un’interrogazione all’amministrazione comunale per chiedere chiarimenti in merito al parcheggio selvaggio e alla rimozione di carcasse di vecchie auto, ma l’atto non sembra aver sortito alcun effetto».

«La situazione a Catania peggiora di giorno in giorno - dice Gianina Ciancio, deputata regionale 5 Stelle - e non possiamo aspettare un minuto di più per invertire la tendenza che vede l'aumento di fenomeni di inciviltà, parcheggio selvaggio e invasione delle piazze cittadine e delle aree pedonali. Il Comune, più volte sollecitato, ha dato prova di non essere in grado di affrontare il problema con le proprie forze. E necessario un intervento risoluto dello Stato». 

Criitici con l'amministrazione e con il sindaco facente funzioni anche il segretario cittadino e quello provinciale di Sinistra Italiana Giolì Vindigni e Pierpaolo Montalto, secondo i quali è «patetico ripetere che la colpa dei i rifiuti in strada è della saturazione della discarica di Lentini, perché se Catania, come tante altre grandi città, conferisse in discarica il 20/30 % dei rifiuti anziché l’85%, la discarica di Lentini non sarebbe satura». 

Sinistra Italiana chiede al "sindaco sospeso" Pogliese di «mettere fine a questa infinita telenovela e di rassegnare finalmente le dimissioni». Per Vindigni e Montalto «la patetica difesa del vicesindaco facente funzioni Bonaccorsi in risposta alla constatazione fatta dal cantante è la rappresentazione plastica del fallimento dei 4 anni di amministrazione Pogliese».

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