Saper vedere l'architettura. Eredità culturale, attualità critica di Bruno Zevi (14.06.2018)

2021-12-28 08:09:36 By : Ms. Alice Huang

presidente dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia

presidente dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia

Relazione: "Comunità ebraica e cultura"

presidente della Comunità Ebraica di Roma

Sessione: "Eredità culturale di Bruno Zevi"

Relazione: "Gli Architetti di Zevi. Storia e Controstoria dell'Architettura Italiana 1944-2000"

Relazione: "Zevi protagonista della scena mediatica"

giornalista del Corriere della Sera

Relazione: "Gli spazi ci parlano di noi. Come il cinema sfrutta l'architettura"

Relazione: "Il contributo di Bruno Zevi nella Storia dell'Architettura del XX secolo" Intervento videoregistrato

relazione: "Bruno Zevi e le sue storie"

Relazione: "Esiste ancora possibilità di critica, oggi?"

direttore della rivista Il Giornale dell'Architettura

Tavola Rotonda: "Saper vedere l’architettura: linguaggio e spazio zeviano"

direttore della rivista Il Giornale dell'Architettura

Relazione: "Saper (ri)vedere Zevi"

critico di Architettura e presidente dell'Associazione Italiana di Architettura e Critica

Relazione: "Dimenticare molto ma ricordare tanto Architettura in nuce"

architetto e critico di Architettura

Relazione: "Fare architettura nell'insegnamento di Bruno Zevi"

Relazione: "Esperienze di un Editore con Bruno Zevi"

direttore della rivista Il Giornale dell'Architettura

critico di Architettura e presidente dell'Associazione Italiana di Architettura e Critica

architetto e critico di Architettura

Presentazione del fondo "Sara Rossi Architetto" dagli archivi dell'Ordine Architetti Roma

direttore della rivista Il Giornale dell'Architettura

Relazione: "Bruno Zevi e Sara Rossi: testimonianze di un lungo sodalizio professionale"

Tavola Rotonda: "Attualità critica: politica, etica, architettura, urbanistica"

direttore della rivista Il Giornale dell'Architettura

Relazione: "Le idee di Zevi"

Relazione: "Costruire l'architettura, costruire la città"

Relazione: "Architettura: spazio e libertà"

Relazione: "Approccio zeviano, verso una critica radicale"

direttore della rivista Il Giornale dell'Architettura

Allora buongiorno a tutti se vi accomodate iniziamo Allora buon giorno a tutti e grazie di essere qui alla Casa dell'Architettura per questa giornata di studio saper vedere l'architettura eredità culturale attualità critica di Bruno Zevi questo il titolo che abbiamo voluto dare a questo seminario dedicato appunto a Bruno Zevi in occasione del centenario della nascita Stiamo quindi parlando di uno dei più grandi pensatori italiani Bruno Zevi storico e critico dell'architettura nato nel mille novecentodiciotto che scomparso nel due mila sempre in prima linea nelle battaglie culturali politiche civili L'incontro di oggi è organizzato dalla ordine degli architetti di Roma e provincia e dalla Casa dell'Architettura e il team del coordinamento scientifico Tommaso brasiliano Francesco Aymonino in stretta collaborazione con la casa dell'architettura ringraziamo Luca ripetibile La giornata e in collaborazione con il maxi Museo nazionale delle arti del ventunesimo secolo il giornale dell'architettura ardo Festival l'Associazione italiana di architetture critica l'Acquario Romano e architetti Roma edizioni Oggi cercheremo di analizzare il pensiero appunto di di Bruno Zevi evidenziando il rapporto tra spazio zeviano il linguaggio tra dinamica tra dinamica architettonica e scrittura critica tra tecniche di rappresentazione cultura fotografico cinematografica Cioè oggi vogliamo tentare di mettere in luce l'eredità culturale e la qualità critica di zeri a problema attraverso il contributo di architetti urbanisti e critici editori scrittori Nel tentativo cioè di mettere a confronto diversi approcci culturale molteplici saperi Adesso una breve descrizione della giornata Passerò la parola al presidente dell'Ordine degli Architetti Flavio Mangione per i saluti Flavio Manzoni ci farà vedere anche un video iniziale quindi entreremmo subito nel vivo alla giornata con molti materiali che vi faremo vedere nel corso di questa giornata di studio Poi ci sarà l'intervento di rutto dure che lo presidente della Comunità ebraica di Roma che ringraziamo moltissimo non ore averla qui Il dopodiché inizieremo con una lettura di brani dal libro saper vedere l'architettura Di Zevi lettura che farà Riccardo Sinibaldi attore di talento regista lo ringrazio Poi dopo una piccola introduzione critica avremo la proiezione del video Bruno Zevi e sentivo la sapienza del Borromini grazie alla collaborazione di Art Doc Festival che Rai Teche che ci hanno permesso di condividere questo filmato con voi con i colleghi romani Poi cominceremo con la Conferenza eredità culturale di Bruno Zevi alla quale parteciperanno Margherita Guccione Poi avremmo un un'intervista a Paolo Portoghesi che per impegni improvvisi non può essere qui con noi ma ci ha voluto comunque concedere questa interessantissima intervista a cura peraltro di Luca il bikini montata che registrata da Vincenzo la bella dopodiché sempre la mattina Paolo Conti Gabriele Niola Gianni Biondillo Roberto Giulio cristiano Tessari Luca G. bello proprio per andare a ricercare questa questo approccio multidisciplinare scrittori architetti critici storici professori La sessione pomeridiana poi si aprirà con la tavola rotonda saper vedere l'architettura linguaggio spazio azzeriamo alla quale interverranno Luigi presidenza Pugliese Valerio Paolo Mosconi Marcello Guido Carlo manco super Sandro Lanza poi avremo nella fondo Sara Rossi architetto ringraziamo gli archivi dell'ordine degli architetti di Roma Interverranno Barbara Berta e Maria mi hanno che appunto ringraziamo gli archivi perché grazie a loro possiamo vedere nelle nicchie dell'Acquario oggi L'esposizione che vedete con tavole materiali originali del fondo Sara Rossi architetto solo per questa giornata saranno visibili questi materiali originali quindi siamo molto felici di poterli condividere con voi Poi la seconda parte della tavola rotonda quali la critica politica etica e architettura urbanistica con Antonino Saggio Gianni Ascarelli Rosario Pavia Massimo Ilardi Luca il bikini e Tommaso brasiliana Le tavole rotonde del pomeriggio saranno coordinate da Luca G. bello direttore del giornale dell'architettura bene do la parola al nostro Presidente Flavio Mangione grazie a tutti Grazie Marco buongiorno tutti è sempre un'emozione tornare su su Bruno su Bruno Zevi l'abbiamo fatto nel due mila tredici con una conferenza il giorno del suo compleanno a gennaio a gennaio due mila tredici in modo inaspettato poche persone Quasi un'incursione anch'anti accademica ogni ricorrenza un grande convegno su Inzaghi stranamente assente aveva ogni volta la capacità di consolidarsi e prende la forma di una realtà appunto accademica e questo forse ha in questo momento di a riesce a divertire seri che ci guarda sosterrà e cerca di capire che tipo di riflessione ne faremo su di lui Parlare in serie difficile è difficile perché lui ha cercato sempre forze di di farci capire quello che era necessario non essere basta vedere partiamo dalla sua rivista legge una rivista si vede si capisce si apprezza non tanto per quello che è che pubblicava per quello che non pubblica E Luini in qualche modo ha sempre cercato di faccio dire quello che non sarebbe dovuto essere Stati o quello che insomma che un bisogna essere Quindi questo mi fa pensare a questa riflessione quasi filosofica culturale antropologica sul non essere ha dei movimenti importanti che abbiamo avuto negli anni settanta di giovani giovani artisti intellettuali che lavoravano su questo aspetto per mettere in crisi una costruzione ideologica in qualche modo sovrintendeva Nel nostro Paese e tutte queste energie giovanili sono state quasi spazzate via dal dall'omicidio Moro del settantotto poco prima tutte questo movimento era stato anticipato dal diciamo forse da un da un mondo uscimmo firma che compensava proprio il il modo di di interpretare la realtà di Carmelo Bene c'era un film io trovo molto bello Importante Nostra Signora dei Turchi forse uno dei film più belli del secolo scorso ha colto nelle sale italiane con devastazioni degli Rie stavamo anche sorprendente la reazione negativa che c'è stata Mentre Francesco raccolto come rinnovatore del cinema il liberatore del cinema un film straordinario nella regia nella sceneggiatura soprattutto per la sua portata quasi filosofica Sono arrivato a bene a Carmelo Bene perché in una puntata del Maurizio Costanzo Show uno contro tutti quando appunto su Carmelo Bene Intervenne Bruno Zevi Anche in modo un po'si inaspettato E tu sei lì interviene parlando E raccontandoci di di Carmelo Bene ecco io sapete c'era un bel test ed esami sul serio quindi io vol vorrei utilizzare ansioso come se fossi doppiato cioè mi faccio doppiare dalle parole di Caselli Che parlano di luglio e questo lo dico tramite la sua voce con con affetto con affetto di un romano che parla ad un altro romano presenti prima di tutto Ero fumano poi a Romano di cultura o di religione ebraica non so se credesse come ci sono tanti romani Che sono di cultura o di religione cattolica di cultura religione protestante E questo mi fa pensare cosa consono alla bellissima frase Amelia Pincherle la mamma dei fratelli sotto Rosselli sono tutti conosciate Che dice ebrei si ma prima di tutto italiane Erano gli anni Venti un momento emozionante momento emozionante perché tutte le energie più luminose e coraggiose nel nostro Paese stavano immaginando un paese intelligente forte inclusivo capace di lanciarsi verso le sfide della della modernità comunque questo è Flavio su sul serio Ecco allora il professor Zevi prego buonasera professor Vorrei fare un'osservazione sulla coincidenza che esiste tra il genio di Carmelo Bene e le posizioni più avanzate dell'architettura oggi ma prima di fare questo magari secondo intervento vorrei domandare Carmela bene Questo prendendo spunto di quanto dice ho letto nella antologia la fortuna critica gli avesse Del Buono può essere buono dice Abbiamo un genio in Italia E non lo meritiamo Cosa ne facciamo Un genio è inutile ingombrante preoccupante nella nostra stupida società magari dannosa infatti non rispetta il sacro dei luoghi comuni di destra e di sinistra La soluzione più indicata ecco la domanda La soluzione più indicata per contenere presso il Tempio paralizzata neutralizzarlo Gigi D'Ambrosio un bene sarebbe probabilmente tra Ventavoli un grande successo E ritardi un successo veramente popolare Ecco io domando questo che lei sta avendo qualcos'altro suo non è un successo veramente popolare Noi non vogliamo tributargli un successo popolare Insomma un a un momento anche questo di vinti in Italia insomma conservo anche con con gelosia Credo che sia un momento importante per capire effettivamente l'utilità di zeri e io credo che la cultura romana in questo momento Ti servi estrema difficoltà ma anche di grandi opportunità non possa ripartire Dall'intelligenza ed esso tutto dal coraggio di una persona che poi ha deciso comunque di tornare a Roma di continuare a essere romano c'era quello di cotone a sentire quello che poi lui era nera alta e di cercare di combattere qui prima dentro e poi fuori fuori l'università mi piacerebbe che oggi ma anche in futuro si continuasse a tornare sul serio cercando di scoprirne tutte le di contraddizioni I preziosi paradossi su cui Luís costruiva Tutta la sua strategia riflessione sull'architettura sulla società c'era chiudo dicendo su una cosa c'è un'intervista molto bella che aveva fatto quattro anni prima di morire In cui lui pensava alzava la sua città pensava alla sua nazione pensava alla a una parte della sua cultura Sperava sperava e voleva una emancipazione Ma le peggiori emancipazione sempre pericolosa crea sempre una vertigine perché e Banci farsi uscire forse vecchietti significa anche contaminarsi E tutti abbiamo sempre un po'paura di contaminato su quelli che hanno meno paura sono sicuramente quelli più coraggiosi e seria era un coraggioso Vi ringrazio titoli dalla parola Marco Quest'ultimo ha ritenuto Bene grazie Flavio nostro presidente adesso io vorrei chiamare rutto dure che lo presidente della Comunità ebraica di Roma che ringraziamo davvero di essere qui grazie Buon giorno a tutti e grazie per questo invito grazie al presidente Flavio Mangione gli architetti Sambo Ai Moni no e brasiliano e grazie alla Casa dell'Architettura che ci ospita come potete immaginare sono particolarmente emozionata Nel ricordare la figura di quello che per la comunità Per lui e per lei di Roma per i romani tutti ma a questo punto mi viene dire per il mondo culturale Europeo internazionale ha rappresentato e rappresenta Bruno Zevi Devo fermarmi a riflettere sulle come ho fatto in questi giorni sui connotati tipici di Belluno se le sue caratteristiche che come si è detto romano innanzitutto Il poi ebreo lepre eticità e l'identità che lo contraddistingue estremamente alta Cochi e ciò che connota l'ebreo o nella sua nelle sue qualità o quanto meno nella sua identità e nel suo apprezzamento verso l'esterno sono almeno due caratteristiche Da una parte la necessità di studiare devolvere educare detto cari e dedicarsi dall'altra lo spirito critico sicuramente queste due qualità innate frutto della formazione di Bruno sono emerse nel suo percorso in tutte le attività che ha ricoperto e che ha affrontato il suo impegno nella comunità è stato un impegno laico sicuramente ma profondamente ebraico è stato presidente della Consulta fino al mille novecentosettantasette al mille novecentosessantacinque la Consulta all'organo Che per gli ebrei rappresenta la voce del popolo l'organo che interagisce con le istituzioni in un momento particolare difficile in quegli anni al neppur troppo Ricceri pericoli citava quell'antisemitismo che pensavamo almeno avremmo pensato essere stato sopito e che invece ieri affiorava lentamente nuove e diverse forme Fu lui proprio chiamato da Giulio Carlo Argan e delegato dalla Comunità ebraica di Roma nel mille novecentosettantasei in Campidoglio a nominare per la prima volta le mille ventidue vittime razzi atte dal ghetto di Roma e non più tornate dei campi di sterminio e fu lui a pronunciare in quell'occasione un discorso geniale lungimirante di visione su ciò che l'antisemitismo aveva rappresentato su ciò che avrebbe rappresentato e su ciò che è in me anche oggi ormai trenta più di trent'anni dopo rappresenta un discorso sulle gambe fra il popolo ebraico lo Stato di Israele un discorso che in qualche modo denunciava il fatto che è molto bello parlare degli ebrei quando questi sono morti ma molto più difficile parlarne ahimè ancora Acate quando invece sono vivi E nel mille novecentottantadue all'indomani dell'attentato alla sinagoga di Roma anzi l'undici di ottobre del mille novecento ottantadue era consigliere in quel caso in comune Ripropose quel tema con un atto di accusa forte e chiaro alle istituzioni alle autorità alla società civile Colpevole di aver permesso che un piccolo bambino Di due anni quaranta persone fossero uscite fossero uccise o ferite all'uscita di una preghiera a Roma A migliaia di chilometri di distanza da un conflitto tenne tutti conosciamo e che troverà speriamo presto una soluzione se si potrà trovare Sono elementi particolari e che ancora oggi segna non a nostra cultura la segnano perché rappresentano un'apertura verso l'esterno di quell'ebraismo del diritto come si diceva Dal quale lui per primo ha rappresentato un monitor un insegnamento avevo preso tantissimi appunti per questa introduzione ma non vi nego che sono vedere Quella di crescita e quello spessore hai vocato invece me tutta altro sentimento e voglio chiudere raccontando dice che grazie a Bruno Zevi Che la comunità si è riorganizzata con un archivio storico con un centro di cultura con una libreria con una apparire alla conoscenza degli ebrei romani della nostra Bibiena rari Astoria ciò che siamo e ciò che rappresentiamo E grazie a Luís che le relazioni con l'amministrazione con le autorità con i dipartimenti con le università sono diventato una costante della nostra impostazione del nostro dirci orgogliosamente italiani romani ed ebrei E non ultimo in un'epoca di revisionismi e in cui la storia troppo spesso si rimette in discussione Voglio ricordare che grazie a Bruno Zevi se Roma non ha una via dedicata a un firmatario delle leggi razziali come Bottai è un tema a Luigi per Lulic molto sentito lui che fu costretto a emigrare a lasciare il suo Paese Perché perseguitato e tradito dagli italiani Monte mai né che è molto sentito ancora oggi e che sul quale non vogliamo sicuramente Chiudere gli occhi abbassare la guardia o peggio ancora banalizzare ed essere retorici lui non lo fu mai Luigi In ogni suo espressione fu provocatorio fu critico fu lungimirante propose una visione noi da parte nostra lo ringraziamo per quanto ci ha lasciato e raccogliamo la responsabilità di tramandare i suoi insegnamenti grazie davvero a tutti voi Grazie mille rotture che lo per questo intervento e adesso cominciamo appunto anzi continuiamo da studiare e Bruno Zevi e forse il modo migliore per studiare Bruno Zevi è quello di leggere e rileggere i suoi libri Partiamo quindi da saper vedere l'architettura Riccardo Sinibaldi becera qualche brano da questo libro prego Riccardo La pianta di un edificio Non è che un'astratta proiezione sul piano orizzontale di tutte le sue mura una realtà che nessuno vede se non sulla carta La cui unica giustificazione dipende dalla necessità di misurare per gli operai che devono eseguire materialmente il lavoro le distanze tra i vari elementi della costruzione Le facciate gli spaccati interni ed esterni e servono a misurare le altezze ma l'architettura non deriva da una somma di larghezze e lunghezze e altezze degli elementi costruttivi che racchiudono lo spazio ma proprio dal vuoto Dallo spazio racchiuso dallo spazio interno in cui gli uomini camminano e vivono in altre parole noi adoperiamo come rappresentazione dell'architettura Il trasferimento pratico che l'architetto fa delle misure che la definiscono per uso del costruttore Ai fini del saper vedere l'architettura ciò equivale pressappoco ad un metodo che per illustrare una pittura desse le dimensioni della cornice o calcola se le spazzature dei vari colori riproducendo le staccata mente è ovvio che una poesia è qualche cosa di più che una somma di bei versi quando la giudicate né studiato il contesto l'insieme e anche se poi procedette all'analisi dei singoli versi fate questa analisi in funzione e in nome di quell'insieme che si vuole iniziare lo studio dell'architettura deve anzitutto comprendere che una pianta può essere astrattamente bella sulla carta quattro facciate possono apparire ben studiate per equilibrio dei piani Dei voti di aggettivi rientranze il volume complessivo può anche essere proporzionato eppure l'edificio può risultare povera architettura Lo spazio interno quello spazio che non può essere rappresentato compiutamente in nessuna forma Che non può essere ha preso e vissuto se non per esperienza diretta è il protagonista del fatto architettonico Impossessarsi dello spazio sapere vedere lo spazio costituisce la chiave d'ingresso alla comprensione degli edifici Fino a che non avremo imparato non solo a comprenderlo in sede teorica ma ad applicarlo come elemento sostanziale nella critica architettonica Una storia e perciò un godimento dell'architettura non ci saranno che vagamente concessi ci dibatteremo in un linguaggio critico che giudica gli edifici in termini propri della pittura e della scultura e tutt'al più elogio eremo lo spazio astrattamente immaginato e non concretamente sentito Gli studi e le ricerche si limiteranno i contributi filologici i dati sociali cioè della funzione i dati costruttivi cioè della tecnica I dati volumetrici e decorativi cioè della plastica e della pittura certamente assai utili ma inefficaci a fare intendere il valore dell'architettura una volta che se ne dimentichi l'essenza il sostantivo che lo spazio continueremo ad adoperare parole come ritmo scala balance Massa nel vago Fino a che non avremo dato loro uno specifico punto di applicazione nella realtà in cui si concreta l'architettura lo spazio L'esperienza spaziale propria dell'architettura si prolunga nella città Nelle strade nelle piazze nei vicoli nei parchi negli stadi e nei giardini dovunque l'opera dell'uomo ha limitato dei vuoti ha cioè creato degli spazi racchiusi Sì all'interno di un edificio lo spazio è limitato da sei piani da un pavimento da un tetto e da quattro parecchi ciò non significa che non sia ugualmente spazio un vuoto racchiuso da cinque piani anziché da sei come avviene in un cortile o in una piazza non so se l'esperienza spaziale che sia percorrendo un'autostrada rettilinea e uniforme Per chilometri di pianura disabitata si possa definire un'esperienza architettonica nel senso corrente della parola ma è certo che tutto lo spazio urbanistico tutto ciò che è limitato visualmente da cortine Siano esse opere murarie o filari di alberi o fondali è caratterizzato da questi stessi elementi che distinguono lo spazio architettonico Che lo spazio il vuoto sia il protagonista dell'architettura a pensarci bene E in fondo anche naturale perché l'architettura non è solo arte non è solo immagine di vita storica o di vita vissuta da noi ed altri E anche e soprattutto l'ambiente la scena ove la nostra vita si svolge Bene grazie Riccardo Dunque entriamo punto nel vivo di questa giornata dopo questa prima Parte dopo punto avverte riletto alcuni brani tesa per vedere l'architettura di zeri Dunque lo spazio Elemento fondamentale per comprendere il contemporaneo Tentiamo cioè oggi di di ricucire un percorso storico del pensiero seriali cercando quindi di valutare il contributo di Zevi nella storia dell'architettura del ventesimo secolo Quindi cominciamo dal saper vedere l'architettura del mille novecentoquarantotto e poi finiremo con il grado zero della chi depura del mille novecentonovantasette Lanciato azzeri in occasione del convegno di moda Passando quindi attraverso diverse modalità di approccio critico la scrittura linguaggio cinematografico la storia la critica l'urbanistica l'editoria Tutto ciò per cercare l'eredità di se partiamo dallo spazio Partiamo quindi punto comincia a letto Riccardo danza per vedere l'architettura che ha un sottotitolo significativo Sancho sull'intera sulla interpretazione spaziale dell'architettura quindi lo scudo dell'architettura come esperienza spaziale E difatti il secondo capitolo s'intitola lo spazio protagonista dell'architettura il terzo capitolo la rappresentazione dello spazio il quarto capitolo le diverse età dello spazio Ed è questo concetto quindi questa continua educazione o lo spazio che caratterizza un approccio multidisciplinare Sostanzialmente curioso e aperto al futuro Un approccio culturalmente dinamico e multiforme Un approccio dinamico appunto che approda nel mille novecentonovanta sette ad una riflessione fondamentale importante nella ricostruzione del pensiero seriano c'è un una riflessione sostanzialmente sulla libertà In occasione del convegno di nome di Modena convegno intitolato paesaggistica il linguaggio grado zero dell'architettura Dice Gelli in occasione del convegno di Modena come spendere tutte le conquiste dell'avanguardia Una risposta la fornisce Roland Barthes il teorico del grado zero che precisa nello sforzo di liberazione dal linguaggio letterario ecco un'altra soluzione creare una scrittura bianca svincolata da ogni servitù La scrittura di grado zero in fondo una scrittura indicativa se si vuole una scrittura a modale Si tratta di superare la letteratura con la L maiuscola affidandosi ad una lingua basica Allora lo strumento non è più al servizio di un'ideologia e la maniera di esistere del silenzio E aggiunge zeri Se la scrittura è veramente neutra l'architettura del potere classica autoritari accademica postmoderno ET In questo passaggio Importante per la ricostruzione del pensiero Zaia quella di Zeri quindi è forse una ricerca che vuole operare un costante e continuo confronto linguistico appunto cita Roland Barthes critico linguista semiologo francese una ricerca che approda al grado zero che rimette in discussione tutto sostanzialmente nel mille novecentonovantasette Per giungere alla modernità che trasforma la crisi in valore citare le riflessioni di Antonino Saggio proprio sul convegno di Modena e continua serio sempre Modena Approviamo così al tema della paesaggistica Urbanistica uguale Mondrian paesaggistico quale Pollock Non solo lo Zonin ma tutta la metodologia del piano urbanistico in crisi poiché l'architettura di grado zero preme batte infuriata chiede che pretende libertà non sopporta più di essere incasellato acquattata stretta entro confini E continua in modo estremamente attuale sempre Modena mille novecentonovantasette lo iato fra architettura urbanistica è stato da tempo colmato mediante il concetto di furbate pura Ma questo serve scarsamente se non seppe quel trapasso di scalata alla paesaggistica all'impegno creativo sul territorio La nuova progettualità territoriale non può pagarsi di una autoproclamazione deve trovare i suoi agganci legislativi operativi forse non poteva prevalere prima dell'affermazione dell'architettura di grado zero Ma ora che queste consolidata la lotta per la libertà creativa del paesaggio del territorio non ha motivo di essere procrastinato Quindi concludendo con un lungo percorso dall'educazione allo spazio di saper vedere l'architettura all'architettura della libertà del grado zero di Modena alcuni concetti si trovano comunque in un'incidenza per vedere l'architettura che non solo spera svela l'essenza della del fare architettura ma prefigura nuove modalità critiche di comprensione della realtà del contemporaneo Attraverso riflessioni sul vuoto sul rapporto tra spazio interno ed esterno in modo eclettico E questo si legge proprio nel modo nell'approccio di costruzione proprio editoriale del libro Ad esempio le immagini presentate nel libro Palazzo Farnese cinquecento con sotto la casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright oggi diamo pagine vediamo il Castello Ursino di Catania il mille duecento con sotto la villa carcere di le Corbusier del ventisette andando avanti la stazione Termini di Eugenio Montuori e sotto il Fondaco dei Turchi a Venezia e così via quindi proprio per prefigurare nuove interpretazioni sull'architettura sulla città l'acme del continuum la città come poi zeri definirà appunto le sue riflessioni Sull'urbanistica sulla città nel suo libro saper vedere la città pubblicato nel sessanta e poi alla fine degli anni Novanta in Bruno Zevi la città del due mila Una serie di interviste fatte per per la RAI E così il cinema la televisione diventano per Zeri Fondamentali per studiare l'architettura Cosa che nel mille novecentoquarantotto era chiaramente processo critico direi futuristico Il cinema fa quindi parte di questo approccio culturalmente dinamico infatti Zevi scrive propensa per vedere l'architettura sul citano La scoperta della Cina della cinematografia di immensa portata per la rappresentazione degli spazi architettonici perché se applicata bene essa risolve praticamente tutti i problemi posti dalla Quarta dimensione se per correnti un edificio con un apparecchio cinematografico oppone proiettato il film voi evidente il vostro cammino di una gran parte dell'esperienza spaziale che se adesso accompagna questo nel mille novecentoquarantotto Concludendo quindi una ricerca che sperimenta nuovi mezzi critici per riflettere sulla storia sul contemporaneo Una ricerca fatta di scritture di denti ascoltiamo adesso con altre pagine di saper vedere l'architettura lette da Riccardo Sinibaldi E che vediamo subito dopo con il filmato Bruno Zevi a Sant'Ivo alla Sapienza di Stefano Roncoroni del mille novecentosettantatré prodotto per la trasmissione RAI gli Hui ideata da Anna Zanoli e per questo video ringraziamo moltissimo arabo festival perché grazie a loro grazie a Rai Teche possiamo condividere con tutti voi con mici colleghi questo bellissimo frammento questo bellissimo firmato di architettura grazie a tutti Il barocco liberazione spaziale E liberazione mentale dalle regole dei trattatisti dalle convenzioni dalla geometrica elementare e dalla staticità e liberazione dalla simmetria e dall'antitesi tra spazio interno e spazio esterno Per questa sua volontà di liberazione il barocco assurge ad un significato psicologico Che trascende quello dell'architettura del diciassettesimo e diciottesimo secolo per significare uno stato d'animo di libertà Un atteggiamento creativo disincagliata da preconcetti intellettuali e formali che è comune a più di un momento della storia artistica Ancora oggi intendere l'architettura barocca non significa solo liberarsi dal conformismo classicista accettare l'ardimento il coraggio la fantasia la mutevolezza L'insofferenza dei canoni formalistici la molteplicità di effetti scenografici la simmetria Il disordine l'orchestrale consenso di architettura scultura pittura giardinaggio giochi d'acqua per creare un'unitaria espressione artistica significa questo senza dubbio cioè accettare il gusto Ma principalmente intendere lo spazio La fotografia a molti vantaggi rispetto ai plastici perché specie se comprende una figura umana dà il senso della scala dell'edificio ma lo svantaggio di non presentare mai nemmeno con le vedute aeree L'intero organismo di un edificio Nell'ultimo decennio del secolo scorso le ricerche di Edison e poi quelle dei fratelli Lumière Portarono all'invenzione di una macchina fotografica munita di un congegno atto a far scorrere pellicola dopo ciascuna impressioni a stabilire così Una continuità visiva nelle successive prese La scoperta della cinematografia e di immensa portata per la rappresentazione degli spazi architettonici perché sia applicata bene e sta risolve praticamente tutti i problemi posti dalla Quarta dimensione se percorrete un edificio con un apparecchio cinematografico e poi ne proiettato il film voi ripete il vostro cammino e una gran parte dell'esperienza spaziale Chezzi è adesso accompagnata la cinematografia sta entrando nella didattica e c'è da ritenere che quando la storia dell'architettura anziché sui libri si insegnerà col cinematografo il compito dell'educazione spaziale delle masse sarà largamente facilitato E Sant'Ivo alla sapienza è un unicum nel panorama nella dal e persino nell'itinerario di Borromini forse è il solo atto di ieri sia mancato sul volto di Roma Ce ne sono altri Scorriamo questo profilo urbano dominato da una serie di figure curvilinee Ombrelli allunga le cupole ce ne sono tante Qui umano età pensano pisano con le loro masse e ancor più con le ombre ci proiettano strade in piazza Semi avanzate più o meno slanciata e sembrano enormi cappelli piovuti dal cielo sulla vita vanno lette tutte dall'alto in basso perché sembrano lentamente sull'affittarlo una sola fa eccezione grida contro la regola è appunto quella di Sant'Ivo alla Sapienza sale Damaged abbiamo svizzeri è una bufala l'aiutiamo Parte da terra necessità Camera nettare diceva quasi novanta strappa comunque lucro imporli giuridico di non li sopporto mandano Hamas Antimo sin da quando studente né compresi il messaggio eretico E poi appartengo ad una comunità di perseguitati Che vive a Roma da oltre due mila anni certo da prima di Cristo In fondo siamo i più romani de Roma Eppure formiamo Una minoranza Per secoli ostracizzato da repressa e soffocata nel ghetto Ebbene in quale altro monumento dovrei riconoscermi Nel contesto romano Retorico Ipotecato Davanti tetti Fasulli e presuntuosi C'è poco da scegliere Incontrai Da ragazzo Borromini Era un perseguitato Un uomo della minoranza Devono stare dico scontroso Solitario al limite della disperazione ed il fruscio Vittorioso della storia dell'arte ma sempre sconfitto nella cronaca professionale Sanremo un'amicizia Collaudata ormai da decenni Vuol sapere il pane di questa amicizia La sua sigla Dal basso verso l'alto Architettura organica Immanente Fatta per l'uomo non per simboli ultra terreni Ecco dal basso Verso l'alto cioè in senso contrario a quello di tutte le altre comune di Roma Uno C'è un secondo motivo Della unicità di Sant'Ivo Contro il sistema rinascimentale Che consiste nello scomporre l'organismo edilizio in una serie di parti che prevengono giustapposte o sovrapposti Sant'Ivo rivendica l'integrità dell'organismo architettonico Costituendo così Il più prestigioso precedente Dell'architettura moderna Forse è bene spiegarsi con qualche esempio Prendiamo una chiesa del Quattrocento L'organismo attesa Astico come tale finisce qui E qui potrebbe esserci la copertura viceversa proprio quando termina l'organismo abbiamo una serie di operazioni diamo il stringimento dello spazio ottenute attraverso queste volte a botte anche lunette e via dicendo Questo spazio ristretto porta un tanto a punta ad un anello Con una cornice che è la base della cupola Quindi anello Chopin lunettoni sopra le volte a botte sopra l'organismo Della Chiesa sopra o non è vero la cupola sopra la cupola un lanternino Ecco finalmente l'organismo Chiesa Astico è finito Questo avviene dovunque se voi in qualunque chiesa va bene fermentate vedete la grandezza dell'organismo E la grandezza della cupola che gli sta sopra pelle che la cupola prende soltanto una minima parte Della pianta della chiesa perfino in uno schema centrale come La Santa Maria della consolazioni Todini questa è la chiesa e questa a cupola e si vede sia negli interni Dove qui finisce l'organismo a Chiesa Astico e poi Como cominciano queste grandi absidi che portano alla base della cupola e si vede all'esterno ugualmente perché questo è la chiesa è poi gli abbiamo queste serie yaoi stringi mentire finalmente sopra il tamburo sopra il tamburo la cupola cioè proprio quell'Appennino e poi in questo caso perfino un cupolino che conclude il lanternino Avviene continuamente sempre sistematicamente anche nelle chiese a pianta longitudinali per esempio del Gesù qua finisce l'organismo Chiesa Astico guai gli atti base della cupola tamburo è cupo A Sant'Ivo invece avviene veramente il fatto rivoluzionario E cioè la reintegrazione dell'organismo architettonico Lo spazio Della Pietra è estremamente complesso E il suo perimetro Segue un profilo denso di spezzate e di ondulazioni di forme complesse Poi di spigoli molto acuti poi ingenerose forme concave Questo profilo si prolunga lungo tutta l'altezza della chiesa E termina nella premiazione che al mittente esattamente la forma della pianta Sopra nulla Quattordici nessuno La mediazione di un tamburo nemmeno per sogno La frammentazione che conclude lo spazio Chiesa Astico forma l'imposta della cupola Quindi Borromini rifiuta il metodo di frammentazione dell'organismo architettonico impartì che proprio abbiamo Rinascimento e del manierismo E va assalì oltre il periodo barocco è un architetto veramente moderno Santini ponte un unicum non soltanto per il ruolo che gioca nel contesto urbanistico di Roma e per la reintegrazione volumetrica che ha fuori Ma soprattutto per il suo messaggio spaziale Ieri sia Qui e più sottile ed ardua a comprendersi ma anche più aggressiva e travolgente Perché si riferisce al problema fondamentale della riforma e della Controriforma del rapporto chiese io e Chiesa comunità dei fedeli in altri termini della pianta longitudinale occhi entrava il Rinascimento aveva indirizzato la pianta centrale Perché in quella longitudinale Veniva alcuni caratteri di incommensurabili ITA e di misticismo che erano contrarie al suo atteggiamento umanistico Ora anche durante la controriforma La pianta centrale Fu una bandiera Dei progressisti Di coloro che concepiva no il tempio come tempio di Dio Contro i conservatori che invece volevano la pianta longitudinale che permetteva tanti effetti di carattere scenografico la famosa persuasione occulta del barocco Lo scontro fu particolarmente feroce E si incentrò sulla basilica di San Pietro Come è noto Michelangelo Aveva progettato e in larga misura costruito la basilica di San Pietro a pianta centrale cioè con due braccia Esattamente uguali la pianta a croce greca Ebbene la controriforma combatte la pianta centrale vuole che migliorandolo o i suoi successori prolunghino la chiesa e moltiplica una serie di progetti In modo da trasformare questo schema A pianta centrale in Schema longitudinale ce ne sono di tutti i generi tra le proposte fatti in quel periodo alcune anche molto curiose come questo grande salone circolare messo avanti alla Basilica michelangiolesca Alla fine la i contro riformisti vincono e Maderno nolente è costretto ad assassinare la basilica michelangiolesca che finiva a questo punto e a portarla avanti creando questo braccio longitudinale Abbiamo detto Pianta statica quella centrale E pianta dinamica quella longitudinale che favorisce anzi in talune il percorso dei fedeli dall'ingresso all'altare Il dilemma sembrava insuperabile ma ecco Borromini Realizza l'incredibile una pianta centrale atterra emenda carica dinamica Qui non si può star fermi L'imbarco Lupo tanto frastagliato agita lo spazio ora in senso centripeta o e subito dopo in senso centrifugo Qui Angoli gli acuminati obbligano a retrocedere subito dopo rarefazioni concave Quasi Chierici piano Una pianta a schema centrale ti amo esulta dinamica E da un fatto straordinario ma associativo c'è molto di più Borromini Riesce a contrarre E a fare discutere lo spazio della chiesa Con un espediente Muti dando le figure geometriche che via puntualmente compongono questo spazio Cerco di spiegarmi Qual è la matrice geometrica di questa chiesa è estremamente complessa Nel pavimento è segnato un esagono Ma è chiaro che il suo non costituisce il perimetro della chiesa perché questo perimetro è continuamente slabbrato da queste forme concave o complessa Cerchiamo di analizzare comunale di queste componenti geometriche Per esempio la più semplice Un triangolo qui c'è chiaramente un triangolo possiamo segnalarle i lati ecco un lato è un altro lato Bene questo triangolo dovrebbe finire appuntato tra questi due lati si dovrebbero incontrare in un certo punto ma ecco dai manichini che fa sacche Paglia la figura geometrica Sì che Il compimento di questa virtuale figura avviene all'Iran dell'involucro uno spazio che tendenzialmente va al di là del suo contenitore murario Questo straordinario ha fatto Cioè rende lo spazio di questa chiesa continuamente contratto ed esplosivo Significa vendicare Michelangelo E vendicarlo proprio nello specifico dell'architettura nella cavità nello spazio vissuto nello spazio punito dalla gente Un ultimo problema Si è molto discusso della rapporto tra Borromini e la tradizione Questo rapporto indubbiamente c'è è strettissimo Ma è un rapporto che avviene per dissonanza per clamoroso polemico contrasto Borromini si oppone sia qualsiasi tipo di limitazione dichiarava non sono nato per essere un copista e si oppone anche al cassiere scenografico della città Pensate a qualche altra opera fra le tante di Borromini Non so per esempio al Palazzo di Propaganda Fide Abbiamo una via strettissima Percorrendo la quale si può venire al massimo di primo ordine di una serie di ordini sovrapposti Ed invece Borromini costruisce un tremendo ordine gigante che va da terra fino al cornicione e che è impossibile vedere se non muovendo continuamente l'occhio Questo è un caso un altro e Sancarlino alle quattro Fontane lì si aveva un angolo e qualunque altra diritto avrebbe cioè tutto il problema creando due faccia pressappoco uguali Invece ballabili no Privilegia lentamente uno degli atti Quello lungo l'attuale via venti Settembre Chiara la strada piglia costruita da Michelangelo e lascia l'altro completamente neutro E cioè crea questa dissonanza nell'angolo delle Quattro Fontane Ma laddove questo rapporto polemico con la tradizione è più evidente E proprio a Sant'Ivo Perché siamo a un passo dal Pantheon Il Pantheon è caratterizzato dall'emergenza Della sua cupola In una forma schiacciata E ha reso ancora più pesante e gravità da la serie di gradoni che ci sono all'imposta Ora qui Vicino a questo monumento della romantica Borromini costruisce Sant'Ivo E Configurando nere la cupola In fondo ripete nella parte bassa Ripeto è proprio i gradoni del bambino ma laddove il Pantheon schiacciato l'assoluto tantrico a quel punto lì va bene tre a questa inversione di tendenza questa distanza E costruisce la lanterna estremamente lanciata e infine il cupolino aspirante Quindi a Sant'Ivo vediamo l'esempio in fondo più convincente di questo principio della dissonanza Che caratterizza l'architettura di bambini rispetto alla tradizione Bene abbiamo visto questo straordinario frammento Video graziato festival e a Rai Teche Adesso conteniamo con alla giornata di studio e iniziamo con la conferenza eredità culturale di Bruno Zevi quindi io chiamerei Margherita Guccione direttore del Max Se ci vogliamo votare alla scrivania Paolo Conti direttore giornalista del del Corriere della Sera grazie mille Paolo esatto grazie mille Paolo di essere qui con noi E poi le chiamerei Gabriele Niola critico cinematografico Prego Eccoci qua quindi iniziamo ad entrare Punto nel vivo Di di queste di queste tematiche per riflettere sul sul pensiero Seriano Allora Margherita Guccione grazie mille di essere qui Gli architetti di Zeri Storia e controstoria dell'architettura italiana mille novecentoquarantaquattro nel due mila una mostra al Maxxi e il Museo nazionale delle arti del ventunesimo secolo una mostra interessantissima Che appunto vi invito a vedere appunto se non l'avete ancora vista attraverso disegni plastici materiali visivi video il rapporto tra il pensiero assediano il suo approccio politico alla realtà e al contemporaneo Quindi questa mostra molto importante perché si cita il ruolo fondamentale che ha avuto serie Nel dibattito architettonico nazionale del dopoguerra evidenziando l'importanza appunto tra architettura arte politica quindi o passo la parola a Margherita Guccione grazie Grazie buongiorno a tutti anziani queste invito devo dire che dato all'intervento che abbiamo visto e di Bruna Zani Difficile in a intervenire con la stessa efficacia comunicativa Io ringrazio penali o maggiormente Ranieri meditate per avermi chiesto esplicitamente di parlare di questa mostra è una mostra importante è per noi il Museo di Architettura perché è stata soprattutto una mostra di ricerca un grande lavoro distaccando nella Negli archivi della Fondazione Zeri che accomuna mosso in mostra con noi e poi nello sforzo di dare e di mettere in scena in un museo questa figura A tutto tondo come forse solo alla minima del di quella generazione hanno saputo incarnare Corinne una capacità punto dia Essere presente di intervenire dalla storia all'architettura al Progetto alla città alla politica Il tutto in una mostra non è facile da raccontare Naturalmente la prima intenzione è stata quella di celebrare il centenario Centenario che ci insegna appunto come Zerbi che è nato appunto un secolo fa poi attraversato questo Secco lo condividendone tutte le le avventure i drammi gli arresti le ripartenze quindi con una capacità di essere sempre estremamente presente il centenario e anche un'occasione per ripensare contributo critico di una figura di una personalità Al presente all'attualità per capire come lo studio storico ci aiutano a comprendere il presente anzi a guardare avanti a guardare al futuro E quindi abbiamo scelto dimettere in mostra Diversi diciamo aspetti narrativi no quindi nella mostra si intrecciano Si intreccerà dal biografia illustrata e documentata di Zeri io intanto vi faccio passare alcune immagini Che è stata è stata appunto o ripercorsa attraverso documenti immagini testimonianze E poi la scelta ancora la sfida ancora più grande di mettere in scena il suo pensiero critico per fare questo abbiamo o selezionato trentotto architetti trentotto architetti famosissimi o meno famosi che sono stati da lui nel tempo dal dopoguerra in poi Sostenuti pubblicati promossi alcuni ripeto Sono architetti molto famosi già celebrati dalla critica architettonica altri sono architetti che per motivi che che forse questa mostra aiuta a comprendere sono stati messi in secondo piano pur essendo dei grandissimi maestri qui vedete un elenco un lungo elenco che inizia dalla b Albini e finisce con la zeta di Zaccheroni Ma l'altra scelta curatoriale molto forte ricordo per la mostra è curata da diciamo l'unico AN e da Pippo Ciorra ma realtà a un curatore occulto Non troppo occulto che lo stesso Bruno Zevi perché nella scelta degli architetti da mettere in mostra Abbiamo selezionato un'opera un'opera realizzata per ciascun architetto e l'abbiamo commentata con le parole di Bruno Zevi che ci fanno capire parole centrate sulla qualità di alcuni progetti che ci fanno capire appunto che cosa è è stata per lui quella dimensione di critica operativa che unisce appunto storia Progetto questa è una bellissima foto che abbiamo trovato nell'archivio di Elisabetta catalano E che abbiamo usato nella comunicazione della mostra e poi appunto alcune immagini del percorso espositivo che come dicevo intreccia la vita di Zeri la vita personale da la partenza di studi a Roma l'esilio la la alla conoscenza la vita a Londra la la conclusione della sua formazione tra Londra e gli Stati Uniti la conoscenza con Ragghianti e poi l'incontro con la cultura architettonica internazionale con Gropius quali soprattutto corra ai per attraverso appunto questi documenti che ci fanno ci rendono l'intensità la straordinarietà Di questa vita e poi il ritorno in Italia nel dopoguerra l'associazionismo la sua attività pubblicistica e il l'impegno nella comunicazione dell'architettura che si affiancherà poi all'impegno politico col partito Socialista prima e poi con il partito radicale e poi la figura di Zeri professionista spetti forse meno conosciuti al grande primo pubblico questa è una palazzina realizzata da Zelig e da si dovrà di concimi a Roma ai Parioli o la ditta universitaria questa foto un ritratto di della famiglia Zeri con la famiglia di Samonà quando zeri appunto insegnava a Dida a Venezia Lu Yu ad prima di venire a Roma e poi a Roma l'insegnamento alla sapienza la Fondazione delli Mark e la partecipazione a ad avventure architettoniche come questa del padiglione italiano l'esposizione universale di Montreal Con documentata da questo modello che gentilmente d'ordine degli architetti di Roma ci ha Prestato un modello che racconta un Progetto a più mani in cui Bruno Zevi è parte del Comitato di consulenza e dove che vede appunto il lavoro di Dick Scarpa di Munari di Leonardo Ricci insomma una di quelle discende poco note su cui è interessante riaccendere i riflettori e poi la la Ed io all'università con molto anticipo e la adesione alla politica alla politica attiva con dove di nuovo politiche comunicazioni si intrecciano fortemente con il suo impegno proprio nell'esplorare tutti i media da quelli più tradizionali appunto le riviste i liberi La scrittura sui quotidiani sui settimanali generalisti credo che sia stato il primo a portare no all'architettura all'interno no di giornali rivolti quotidiani rivolti appunto al grande pubblico E nella mostra tutta questo percorso che naturalmente fatto per cenni per continui rimandi Tre il focus che permettono di approfondire alcuni aspetti il primo e comunicare l'architettura che parte appunto dall'attività più tradizionale di riviste da da Metron Alla Dall'architettura cronaca e storia con il brevissimo passaggio Con il ma anche aziende a cultura della ditta arco diretto con Linate boh e Carlo Pagani che poi la eccolo eccolo qui e poi l'altro focus dedicato a pensare la città moderna dove appunto si mettono in evidenza trecce Città d'elezione delle del l'universo zeviano che sono la a Ferrara Di Biagio Rossetti che rappresenta appunto lì il modello ideale di sviluppo urbano la Venezia che ha detto no a due straordinarie occasioni di confronto tra antico e moderno con il il il Progetto di RAI tre per il mesi ieri Memorial a Venezia e l'ospedale di le Corbusier e l'ultima e a Roma la sua città per eccellenza e quindi la la partecipazione alla all'allo sviluppo del piano regolatore sessantadue con il Progetto dell'Asse attrezzato dello lo studio asse questo per ricordare appunto questa attenzione tra architettura e urbanistica che sono o uno degli elementi che fanno hanno un un grande spazio del pensiero zeviano e che sedia è stato segretario generale del vino per diciott'anni ha fondato poi Dinariche e che vedono appunto nel nel l'organismo architettonico l'elemento principale del del Generazione dello sviluppo urbano quindi la la sua contrarietà a considerare l'urbanistica una disciplina separata e poi il terzo stop o se invece è quello legato esporre la storia è proprio radicale la scelta di Zerbi di di separare nella pubblicistica tradizionale o no un promuove e sostiene divulga l'architettura contemporanea nelle mostre invece si occupa dell'architettura a storica che tre sono le sue mostre Memorabili credo parco Quella di viaggio Rossetti a Ferrara Vedete come anche negli allestimenti lascia il suo approccio assolutamente contemporaneo scardina qualsiasi Principio tassonomico no di ordinamento espositivo abbiamo Michelangelo mostra Michelangelo hard a Roma col l'allestimento di Paolo Portoghesi e poi C'è anche la mostra si di Dei Di Brunelleschi con nell'allestimento che qui no no non è documentata con l'allestimento di Piero Sardo topo io saltavo che uno dei trentotto architetti che sostenuto e promosso da Zeudi questo è infatti l'altro registro della della mostra quello di raccontare con anche con questo allestimento che mima uno studio di architetto del degli anni sessanta Di raccontare appunto il pensiero di generi attraverso gli sci gli architetti che lui preferiva e abbiamo quindi per ciascuno di loro un elemento che tiene insieme disegni immagini documenti Adesso me ne faccio passare velocemente questo E Sartor Rocco questo Michelucci vedete poi come la complessità del Progetto viene viene raccontata attraverso una serie nati oggetti questi sono dei meravigliosi modelli della Chiesa sull'autostrada Di Michelucci i disegni e gli schizzi originali O o come nel caso di Qui siamo al l'edificio di via Campania del dello Studio Passarelli Alla la squadra di Pisa di Luigi Pellegrina ecco un altro architetto che da poco entrato nelle collezioni del musica d'architettura e che non è stato ancora sufficientemente riconosciuto studiato e apprezzato e Renzo Piano ecco stavo dicendo ecco nella nella nell'in mostra alcune lettere che Renzo Piano Si scambia manda Bruno Zevi in cui appunto riconosce il debito Che ha nei confronti di Zeri per i suoi libri per quanto appunto un suo pensiero ha stimolato la sua ricerca architettonica Ancora immagini allestimento dove appunto il colore indicato l'intreccio tra la vita e l'architettura che invece è contenuta in questi pennelli Tra le righe e qui siamo siamo a Genova il tesoro di San Lorenzo di Aldini e tra le righe nella mostra il pensiero zeviano Da vita a una panorama delle architetture a un paesaggio italiano che non siamo abituati a guardare a guardare un paesaggio diverso da quello che ci è stato raccontato dall'altra storia un paesaggio molto interessante dove vengono fuori da cui vengono fuori molti temi molti molti molti temi importanti Adesso su questa immagine non posso che parlare dell'abuso grafia italiana del contributo dei nostri grandi architetti appunto al pensiero o Museo logico Ho l'altro tema qui abbiamo scartato nel padiglione del Venezuela l'altro tema che emerge dalla mostra l'importanza degli ingegneri sono presenti Morandi nervi La mousse matching E anche altri temi che sono a oggi Sempre più importanti davanti appunto quest'opera di vittoriano dica no non posso che pensare al tema della conservazione del moderno che riguarda questo edificio incompiuto che che rischia di diventare un grande rudere o anche alla casa albero Questa Progetto visionario Di Perugini che appunto realizzato a Fregene che versa in condizioni molto gravi questo per dire che una mostra di storia una mostra di pensiero attiva tanti i processi e in questo caso la mostra oltre alla narrazione curatoriale a una colonna sonora Sono le parole di Bruno Zevi de parole e la voce di Bruno Zevi che è presente nei tanti Video che accompagnano la mostra e che in questo momento sono raccolte in versione integrale nella nostra video gallerie dove possibile e quindi godersi come abbiamo fatto noi a oggi con la trasmissione di della Rai godersi appunto Il pensiero e la la l'efficacia della comunicazione appunto di Bruno Zevi Ecco che si sono gli ingegneri Faccio passa altri temi rapporto con Olivetti Olivetti Zeevi sono stati insieme per tanti anni a Lino E poiché la comunicazione della comunicazione penso che i relatori che mi seguono parleranno meglio e di più di me nella mostra c'è un forte accenno ovviamente a questo e sì la conclusione su una parete importantissima dedicata Zelig contro a quelle battaglie animate dalla sua grande vis polemica contro il l'accademismo il post modernismo Detto dal Battaglia per la demolizione del vittoriano delle battaglie condotte anche nella consapevolezza della sconfitta come diceva Tafuri Macché appunto hanno accompagnato la sordità e la sua presenza forte sulla scena italiana una presenza che ancora estremamente vitale La nostra mostre convegni le attività della Fondazione lo dimostrano e questo è un segnale molto molto positivo la mostra ha voluto presentare tutte L'ottimismo che Che per vedeva all'opera edizione di soprattutto in gran parte no della sua attività gli ultimi anni sono più connotati via dalla dimensione contro però ecco il suo messaggio è un credo nell'insieme un messaggio di grande ottimismo Mi fermo qui è sicuramente meglio delle mie parole Venire al maxi e vedere la mostra grazie a tutti Grazie mille Margherita Guccione Molto interessante peraltro questa mostra non solo Sabella appunto gli architetti di presenti ma ci introduce alla comunicazione dell'architettura come come diceva Margherita E quindi proprio in questo senso Conteniamo con appunto comunicare l'architettura Quindi Paolo Conti giornalista il cuore della sera ci parlerà di sedi protagonista della scena mediatica perché sostanzialmente se vi fu un protagonista della comunicazione mediatica anticipando Punto con la sua molteplice presenza sul giornali tv prati o politica la figura dell'intellettuale contemporaneo Quindi emerge questo carattere mediatico di zeri in tutto il suo percorso culturale Quindi do la parola Paolo Conti grazie grazie grazie a voi grazie dell'invito io si dice in questi casi che siamo onorati ma è la verità mi sono trovato molto d'accordo con le parole di future che lo in particolare Per tentare di riassumere questa figura ora Le due note biografiche mie non perché siano importanti Ma per capire gli ho cominciato a fare questo lavoro nel settantaquattro avevo vent'anni e Bruno Zevi era già da numerosissimi anni un protagonista assoluto della scena che allora non si chiamava mediatica era la scena dalla comunicazione del Paese E vorrei testimoniare il fatto che Bruno Zevi anche di fronte a un giovanissimo cronista spaesato Privo di qualsiasi e autorevolezza di qualsiasi nome era Saint Sempre a disposizione Di qualsiasi domanda di qualsiasi quesito naturalmente Il presupposto era che fosse posto in modo decentemente intelligente non ho mai avvertito in lui un senso di distacco di fastidio come spesso succede A chi chiede a chi fa delle domande a degli intellettuali dei tempi era più semplice era meno Purtroppo logorato come strumento i proporrei dare questo omaggio alla semplicità di questo straordinario uomo quindi Credo che questo sia giusto dirlo dal punto di vista umano vorrei cominciare questa mia brevissima breve riflessione citando una collega molto brava che Alessandra Mammì che a proposito della bellissima mostra al Maxxi di cui ci ha parlato Margherita Guccione scriveva parlando al presente Zeri Dal sincero democratico è convinto che la cultura debba arrivare a tutti ed essere divulgata con ogni mezzo Dai libri a basso costo che nella sua vita produrrà in maniera incessante come autore ed editore a mostri rivoluzione agili fino ai mezzi di comunicazione di massa che lui saprà gestire come pochi abbiamo visto questo straordinario Esempio che ci viene dalle Teche Rai parliamo di una RAI di un meravigliosa e straordinaria stagione quella Che nacque sotto l'egida di Ettore Bernabei che era un'attrice neanche in qualche modo didattica e pedagogica ma che ebbe il merito di aprire agli italiani molti molte porte intellettuale Quello che ha detto il presidente Maggiolini introduzione mi facilita questa per questa riflessione cioè abbiamo cominciato vedendo un talkshow ecco Bruno Zevi era la concretizzazione del sogno di qualsiasi giornalista che in qualche modo si occupasse di vicende culturali Perché aveva quel dono che per noi giornalisti importantissimo di essere sintetico e nello stesso tempo di produrre con quella sintesi degli slogan Ovvero qualcosa che era perfetto per qualsiasi titolo Margherita Guccione poco fa ci ha mostrato quella pari che bellissima dello Tzadik contro che piena tappezzata di giornali in una stagione estremamente effervescente dalla nostra vita civile In cui edizione di si esprime con la stessa semplicità della prosa che ci ha riportato Riccardo Sinibaldi leggendo molto bene i passaggi del saper vedere l'architettura Cordero un questa Prosa Scheletrica che però raggiunge con una freccia il cuore del problema infatti suo rapporto con la televisione come abbiamo visto anche dalla gestualità è stato istintivo fisiologico egli lui era sembrava nato davanti a una telecamera ed è in assoluto l'antesignano al mio modo di vedere di quello che infatti ne abbiamo parlato Prima di questa conferenza delle menti di quello che l'intellettuale contemporaneo che si confronta con le varie oggi diremmo piattaforme una caratteristica unica perché io per esempio nella mostra ho ritrovato quella bellissima puntata Di Settimo giorno in cui parla Apruzzese parla con Enzo Siciliano e spiega con estrema chiarezza semplicità come l'architettura disegnata sia la stessa cosa di quella realizzata sembra un concetto Banale per voi non lo è assolutamente molto complesse pure lui lo riesce a Trasformare in qualcosa di straordinario ritrovato anche Una cronaca del mille novecentosessantuno chi Arte scienza e condotta da un signore che si chiamava incidentalmente Emilio Garroni In cui si dà conto della famosa mostra che si aprì alla Galleria nazionale di arte moderna sulla Bauhaus con la presenza di Gropius seppure Bruno Zevi riesce a dire Semplicemente dando atto all'importanza di tutto il movimento del Dawa House dice questa mostra è deludente perché ora o ho trascritto e per iscritto tutti questi giochi di pezzi di fili di carte di fili di metallo che sia volto non hanno tra di loro Non formano altro che il repertorio del formalismo puro moderno che ormai abbastanza scontato quindi nemmeno lui di fronte alla presenza di uno dei suoi maestri Riesce a a evitare di dire quello che veramente pensa Un'altra delle di prove di questa sua straordinaria capacità di stare davanti alla tv televisione l'intuizione di Tele Roma cinquantasei Ho però sicuri pensate a quella esperienza che ruba cinquantasei Vieira L'esperimento televisivo nella stagione delle televisioni private identica a quello che adesso avviene sulla rete ovvero lui prende si inventa la televisione La riempie di dibattiti confronti la sgancia completamente da qualsiasi Importanza materiale economica di Sponsorizzazioni tutti con una quelle che erano le televisioni commerciali del tempie Di intelligenza di confronti e di idee che è quello che succede adesso sulla rete con molti canali che ne vediamo che rappresentano anche una parte non indifferente Della libertà di espressione contemporanea un'altra cosa che vi voglio rapidamente leggere però vale la pena a proposito dell'immediatezza del suo linguaggio nell'ottantasette Quel genio Mughini lo intervista Gli fa una domanda Le faccio una domanda brutale le si sente un ebreo innanzitutto un ebreo innanzitutto un italiano Zeri risponde a una domanda volutamente mal posta e dunque le risponderò anche se non è vero che prima mi sento un ebreo e un po'in italiano allo stesso modo quando vado in Israele mi chiedevo che tipo di ebreo sono se un ebreo ortodosso un ebreo laico rispondo subito che sono un ebreo ortodosso anche se non è vero C'è un solo modo di dirsi ebreo dirsi ebreo centouno per cento è tale io mi dichiaro del resto tutte le cose importanti della mia vita le ho fatte al centouno per cento l'architettura per esempio Ho illiberale socialismo ecco questo era la questo dono Straordinario dizione di di confrontarsi con la comunicazione perché io credo di aver ho avuto la fortuna il prestito e il il privilegio di intervistare diversi protagonisti della scena italiana nei decenni purtroppo pioggia alle spalle e Bruno Zevi aveva Questa particolarità straordinari che abbiamo visto nella puntata del conto Costanzo show Al al oltre a tutto aiutato da questa capacità Dico da questa voce impostata meravigliosa credo che Sinibaldi potrebbe spiegarci che è un valore enorme un dono non c'è nessuno studio non c'è nessun nessuno studio su su su su cui l'uso della voce pure lui è perfetto potrebbe stare su una scena teatrale e per esempio un'altra cosa che ho trovato su bellissima nel novantasette parla con Paola Caccia anti che gli chiede quale sia ricca la caratteristica perché si parla di architetture religiose Luís Lei chiede qual è la caratteristica della architetture ebraiche Luigi Germani l'architettura ebraica in valore sente un valore depresso Perché nei secoli agli ebrei è stato vietato di confrontarsi con l'architettura e credo che sia lì forse una delle chiavi dista da un giornalista che non sono né uno storico dell'architettura netta poco un architetto ma credo che sia una delle chiavi Culturali anche psicologiche per il grandissimo interesse sedi nel raccontare l'architettura sia proprio qui in questa repressione che lui vive sulla propria pelle E l'ultima cosa che voglio dire è un dato di colore ma me lo consentirete perché in qualche modo collegabile Alla alla alla puntata del Costanzo Show è un fatto pubblico ama Zeri era talmente convinto che la comunicazione della cultura fosse importante da accettare confronti anche su quella che è la appunto la cultura diffusa sul tanti temi l'UE nel mille novecentottantanove accetta di essere ospite di Amanda Lear Adams Amanda che fra una una rubrica in cui si parlava intenti Con una previsione Non non secondaria del problema dell'erotismo naturalmente ci sono tutti protagonisti autorevoli perché Anche la RAI di allora non era cretina cioè poneva una questione interpellava Achille Bonito Oliva eccetera eccetera E Luigi non smette di stupire perché già nell'ottantanove da questa risposta alla domanda cosa sia l'erotismo oggi Lui anticipa tutti perché è quello che purtroppo viviamo l'erotismo E ha abusato ormai non fa più effetto l'erotismo oggi purtroppo è uno sbadiglio allora se uno per pensa applica Questa capacità di ironia mi sta una cultura ormai sedimentata e una capacità di comunicazione ottiene il il il carattere principale di quest'uomo io naturalmente non vi starò dato ad annoiare sul valore Nella sua rubrica sull'Espresso perché ne sapete molto di più di me Però quello che voglio dire senza nulla togliere al Bruno Zevi architetto io vorrei dire che è stato uno straordinario enorme immenso giornalista Un grande divulgatore che è stato un esempio che in tanti hanno ottenuto cercato di imitare purtroppo con effetti non farò nomi perché non se lo meritano ma di tentare di fare la caricatura di Bruno Zevi e di portarle all'estremo imponendo un un protagonista del tutto sul protagonismo superfluo rispetto alla grandezza di Zeri i io penso sinceramente che una buona parte Del giornalismo culturale così come lo si aprono possiamo fare oggi Nel secondo vent'decennio del due mila E con il passo che ci siamo dati sarebbe impensabile Senza il contributo che ci ha dato Bruno Zevi alla fine del Novecento vi ringrazio per l'attenzione Grazie mille Grazie mille a Paolo Conti quindi abbiamo ragionato adesso sulla comunicazione il suo ruolo di serie anche come comunicatore che adesso dalla comunicazione passiamo alla critica cinematografica con Gabriele Niola che appunto critico cinematografico Questo passaggio importante abbiamo letto alcuni brani prima sul sul cinema Da saper vedere l'architettura il libro di Bruno Zevi del quarantotto che come dire parlare di questi temi nel quarantotto era un processo sicuramente futuristico Quindi Gabriele ci farà una lezione sul cinema E con un titolo significativo gli spazi ci parlano di noi come il cinema sfrutta l'architettura tema fondamentale e quindi il pesante la fantascienza agli interni rifiniti James Bond le megalopoli il cinema parla di arte e di architettura racconta storie che arrivano al nostro cervello direttamente senza filtri Prego Gabriele grazie Un giorno La scena in cui si svolgono le nostre vite no tanto un passaggio è stato letto da Riccardo Sinibaldi che concluderà il primo intervento questo sarebbe no lo spazio architettonico E questo e quello di cui si abbevera al cinema Cioè diceva come ben sapete è un'arte particolarissima perché un'arte che ingloba le altre arti né vampirizzato utilizzata cioè la recitazione cioè la fotografia c'è la musica fino architettura e poi suo vicino ci mette il montaggio Però come sfrutta Queste altre arti cioè come ci lavora come li utilizza per creare un nuovo senso raccontare una storia come ben sapete no al cinema si racconta una storia Ma non stiamo in realtà dicendo i film migliori hanno stiamo dicendo quella storia semplice o altro Stiamo usando un intreccio per raccontare qualcosa per dare delle altre suggestioni un'altra cosa che diceva zero lire riguardo al cinema auspicava che il cinema potesse essere usato come strumento di educazione spaziale delle masse è avvenuto questo sì è avvenuto lo può lo vogliamo noi vogliamo lo volesse anche il CIO avete ridato Cina non ha la missione di divulgare l'architettura però l'uso che ha fatto dello spazio adesso vedremo sicuramente educa al suo valore Quello che vedremo sarà resa nota una serie di piccole scene spezzoni immagini da filmato lo dico subito molto molto noti molto commerciali la scelta è stata Mirata su questo tipo di cinema perché un film sicuramente l'espressione delle istanze delle fobie delle paure delle ansie delle aspettative di chi lo fa Ma con molto successo quando rimane nella storia del cinema influenza altri film influenza altre arti beh allora lo specchio anche liti e il valore delle ansie per istanze di chi l'ha visto No Derrida diceva che uno dei politici ma risvegliare fantasmi dentro di noi noi guardiamo una cosa ci accorgiamo che non sapevamo di pensarla già adesso che l'ho vista ho capito che anche io la pensavo così ho capito qualcosa che ho dentro di me Allora possiamo andare con la prima slide perché voglio far vedere subito quello di cui non parleremo No c'è una dimensione molto nota nell'architettura al cinema che questa sono grandi edifici straordinari edifici utilizzati nei film come cartoline Ambiente siamo lì la nostra storia facciamola vedere perché bello non c'è nulla di male chiaramente non è proprio parliamo oggi ma non c'è nulla di male Sono alcuni esempi che probabilmente già conosce il signor sono tra i più famosi assoluto ho voluto anche mettere lavo presidenza di Twilight Ecofin che magari leggermente meno noto a meno che non siate appassionati di vampiri romantici o non abbiate delle figlie in un'età adatta a questo tipo di cinema ma comunque e per mostrare no come No ci siamo sia degli esempi molto Autori ali molto intellettuali di cinema che Sfrutta la bella location ma per dirla non era più bassa sia anche no non momenti di cinema più commerciale invece quello che che mi premeva di raccontare e come è usata L'architettura per voi sapete molto bene che la musica ad esempio nel cinema Può essere fatta sentire o può essere utilizzata ci può essere qualcuno che sta cantando una canzone oppure ci può essere una musica che entra nel momento giusto per scatenare un'emozione E collabora tutto il resto collabora al colore collabora alla recitazione collabora alla trama dritta verso un fine o addirittura fa delle cose Aggiunge del senso di così non dovrà essere detto la cosa peggiore del cinema condono le cose sono dette O di personaggi dicono acché sfortuna la mia vita quanto desidererei questo oppure io che ho fatto questo nella vita il sogno quest'altro terribile il bello e quando il cinema te lo suggerisce Lancio degli stimoli che lavorano ottocento elettori l'impressione di averlo capito tu Gatta se è stato messo su una pista inferenziale diciamo portato Vorrei spiegare bene tutto questo siccome quasi tutto quasi tutto nel cinema si può spiegare bene in una scena di un buon film di James Bond volevo far vedere Alcuni pezzi dei tre rispondi Terence Fiandra virata uno di questi non è diversa dalla sua pulite nel senso di Fini sono noti perché sono quelli con Sean Connery sono i migliori sono quelli i sofisticati quelli che hanno fondato il genere che hanno fatto un uso L'architettura pazzesco Ma il mite pazzesco come ben sapete probabilmente finì zero zero sette sono caratterizzati dal fatto che ogni film a un cattivo differente per quanto poi alcuni ritornino ma insomma e il cattivo dava personalità al film Perché sarà in base a chi è l'unico che si decideranno le location sviscerando le scene ci sarà chiaramente cos'è a rischio E come sono raccontati cattivi definì possono sempre raccontati a partire da dove vivono lo dicono o dove lavorano La scena che abitano E quello che non sappiamo nulla da dove vengono che sono persone hanno non sappiamo niente ma sappiamo dove si muovono cosa fanno e sostanzialmente Che tipo di rapporto hanno col col mondo attraverso lo spazio questa qui è la sede della spetta l'associazione che li riunisce un po'tutti come vedete ha un'architettura nettissima ha un design molto coerente Molto rigido con una fortissima personalità ma soprattutto c'è questa idea molto molto forte molto intricata di questo tavolo di riunioni che non è un tavolo non c'è in cui ognuno è seduto a parte ognuno ha un posto suo isolato il perché lo Stato è tanto quando riconosce una molto famosa sapere già dove andiamo a parare in questa scena e lo sapete perché è una delle soluzioni di architettura più determinanti della storia del cinema più intelligenti negli USA Bloccando il capo alla diciamo no la possibilità di Di ucciderli famiglia scossa elettrica e per questo motivo le sedie sono disegnati con la mafia per questo motivo sono disposti con era diversamente Goldfinger Capitalista interessato al loro abita in tutto un altro scenario questa i grandi soci norme di questa cena e Canada USA era un'eccellenza immaginava questi spazi che ci parlassero di loro sono andati tutti a casa sua per questa riunione vicinanza E ed abbiamo immediatamente di cosa stiamo parlando al contrario in servizio segreto di sua Maestà La megalomania di Bloch prezzi concretizzare qua dove nel punto in cui ha localizzato il suo quartier generale in cima una montagna sono spesso chiaramente megalomanico attivi di Bondo ma in realtà Possono essere tutt'altro uno virile molto a skill e molto durò è Lando di Thunderbolt Adolfo Celi che vive su una barca E questo fatto che vive su una barca di da tutta un'altra personalità pur ovviamente non rinunciando al classico design'dei cattivi di Bond qui ogni oggetto a più funzioni differente ecco tutte queste cose Per noi sono memorabili sono ciò che ricordiamo più di questi film sono tutte soluzioni architettoniche usate per definire i personaggi non sono solo più o meno belle secondo i gusti ma sono sfruttati a fini per dirci qualcosa che altrimenti sarebbe molto complicato dire Sarebbe molto complicato da spiegare Però io questo è per te spiegabili di cosa parliamo e volevo fare qualcosa di un filo più sofisticato cioè volevo raccontare un attimo come la fantascienza che in assoluto il genere più utilizza design' Che la fantascienza la missione di immaginare il futuro e mostrarlo difficilissimo e per mostrare il futuro bisogna immaginare gli spazi Gemma generico eviteremo la scena la nostra vita comunicheremo E la maniera in cui viviamo come abbiamo organizzato gli scarsi cosa ci dice di noi Uno dei film più importante in assoluto da sola la Panda c'è solamente lo conoscete di fama se non l'avete visto parte da una città racconta di una città siriane troppo Lissa Effettuato da altri tranne Milano centoventisette perché era stato al milione Lui ha per la prima volta era stato New York New York degli anni Venti si era spaventato che ha affrontato di volo però visto l'organizzazione dello spazio urbano allora immagino un film che il raccontino cita ovviamente c'è un intreccio ma in realtà la città il protagonista vero o citare Ovviamente ricorderà quello che era New York i grandi grattacieli a densità abitativa ma soprattutto una città in cui la macchina gira l'uomo sembra dei personaggi di questo fine siamo ventriloquo per le macchine C'è un loro no l'idea grandiosa di Langhe di immaginare a prescindere da partire dalle suggestioni che aveva avuto una città strati in cui non si sviluppi tutto in orizzontale come siamo abituati no le periferie sono più lontani dal centro ma si sviluppa in altezza In alto ci sono le classi dirigenti in fondo in basso ci sono i disperati proletariato che muove lavorando in macchina di cui chi vive in alto gode e questa quest'idea fantastica Cluj a riesce a declinarla Con gli spazi a parte questa già questo incontro ci fa capire tutti mangiate vista dal pubblico del Milano centoventisette non ci fa capire tutto di com'è andata Ma lui visto che lavorava nel cinema muto le cose non si possono dire i cartelli si ci sono ma non vanno abusati Deve dire tutto quanto con le immagini e a queste idee di questi spazi sotterranei che sembrano come delle delle metropolitane maligna in cui le persone si muovono già in maniera che tecnicamente sbagliata lo troviamo e non va bene e all'idea di fare Del sotterraneo lo specchio del sopra sono abbiamo visto ci sono i grattacieli e sotto ci sono dei palazzi che sono come quelli ma peggio Sono se marchiatura popolare no come lo specchio deforme delle delle persone che vivono delle vite peggiori mentre in alto gli spazi sommario Cesano Vito lo Stadio dei Marmi le architetture sono ariose c'è un sacco di spazio per tutti no lo spazio per vivere Propriamente il pubblico il ventisette non faceva direttamente quest'associazione ma già nel vedere questi spazi questo è all'interno dell'ufficio del grande signore di Metropolis già capiva qualcosa per esempio il cattivo del film l'inventore Viene presentato con la sua casa questa prima immagine sua in una città moderna lui vive in una casa di questo tipo e la seconda immagine sarà il suo primo piano uno straordinario arto meccanico che era pura avanguardia All'epoca e luci viene descritto nome dal I posti che abita come sono fatti quanti spazi hanno oppure da quella fantastica Spirale di Luce che ha sul tavolo tutti esperienze incredibili che hanno influenza o tutto quello che è venuto dopo tutto E il cinema di fantascienza appresso a partire da questo film ha cominciato a capire che se voleva farsi valere doveva raccontare prima di tutto degli spazi perciò un piccolo salto avanti poi dovremo indietro con finché ha rubato praticamente tutto A Metropolis che Guerre stellari che copia totalmente per lei design'della base dei cattivi la Morte Nera come totalmente quell'idea di Metropolis cioè uno spazio esageratamente vasto Stiamo Prato in area militare chiaramente in questo caso Che molto più grande al mondo varia di quello che in teoria servirebbe no assenze volessimo rimanere nel piano della funzionalità e si inventa anche un'altra cosa Si inventa le superfici riflettenti chiaramente se ne inventa per il cinema di fantascienza questo va da sé si inventa le superfici riflettenti come cifra stilistica come marca visiva John Barry era lo scenografo il Production Designer di questo firma e ha fatto lavori Crimi ha disegnato tutto I mezzi gli ambienti in cui i costumi i caschi qualsiasi cosa ha uno stile coerente perché questa è l'aria è un universo cioè bisogna dare l'idea senza dirlo Che stiamo guardando una storia di molte possibili che potremmo raccontare Succedono tantissime cose in questo mondo che grandissima ci stiamo concentrando su una cosa sola ma potenzialmente possiamo raccontarne altre di film che nel nell'etica di Hollywood udire possiamo fare un sacco di altri film possiamo fare molti più soldi con Strizzolo Chiaramente tutto questo viene comunicato in questa maniera Come sono disegnati mezzi come disegnato il il cattivo principale nota aprono un design a un casco di design'a un'armatura di design'è una creatura dello spazio riceve addirittura lui avere questo casco perché si pensava di darvi la possibilità di respirare nello spazio verde operata una cosa che non è stata più fatta insomma no questa idea di di di Metropolis di lavorare su vuoti e pieni per comunicare come le persone dicono e quindi ci sono queste persone ci sono poi in relazione la storia personaggi tutto nel fine funzionale a quello perché tutto deve contribuire alla storia E la storia di contribuire al senso e quello che Pacini mare i brutti film bonifiche non hanno senso I bei firma anche se sono allegri spensierati molto commerciali molto accattivanti se hanno un grande senso rimangono sole la lezione del del cinema italiano migliore che è sempre in cima molto commerciale Dicevo La strada la fantascienza Mastra del passaggio dai vuoti ai pieni che poi no e la e anche un po'al il senso dello spazio architettonico gestire situato dietro al cinema lo fa sempre ogni inquadratura ogni quadro a un bilanciamento tra vuoti e pieni che è molto importante per la comprensione di quello che accade Un'altra cosa divina del brutto cinema d'azione e quando non si capisce che sta succedendo accadono le cose talmente velocemente e montate così male io non sto capendo e quello è è pessimo perché vuoti e pieni non sono gestiti bene Ora subito dopo la seconda guerra mondiale il cinema di fantascienza cambia molto perché c'è una nuova paura per il nostro futuro molto potente che la paura dell'atomica diciamo il blocco occidentale ha il terrore Di una guerra atomica ovviamente ha il terrore di una terra decimata abbiamo paura di essere pochi che nel nostro futuro saremo pochi E la sua fobia numero uno è quella della dell'Omega Menna l'ultimo uomo sulla terra che episodio fine minacciato salvato con Vincent Price tratto da uno romanzo di mail sono della curva sono stati fatti molti altri si e che vengono alla luce americane ci venite a girare a Roma perché perché deve deve trovare una location che sia vuota c'avete artificialmente mora la svuotano loro Ma che dica qualcosa su questa società dove era arrivata questa società che che non ha più persone a che punto era arrivato nell'evoluzione della loro storia sarebbe stato molto complicato da spiegare perché invece ambientano dall'Eura diventa molto semplice Per il pubblico americano chiaramente questo è un non luogo per loro caso sarebbe impossibile pensare che fossero ma però Vincent Price che si aggira in questi posti vale quanto mi sembra di essere dentro un quadro di De Chirico riguardarono altro punto di vista no siamo dalla metafisica la stazione è una persona che era rimasto solo chiamati dopo una serie di nemici in un futuro in cui si capisce che c'è stato un grande passato queste architetture per come dire non è solo euro queste architetture lasciano intuire che c'è stato qualcosa di grande qualcosa è stato perduto no Sembrano inquadrata in questa maniera e con questa trama allenamento sembrano luoghi disumani Dove la possibilità di rimanere umani totalmente perduta tant'è che no è successo quello che è successo date che è facile credere che tutto sia andato male Ecco era viennesi dell'epoca anche quelli che insomma non non si azzardano arrivare al concetto del ultimo uomo sulla terra Le cose erano andate male perché eravamo pochi no nel se presa dati alla fuga di loro anche un altro film molto famoso arbitro accelerare le scene nove famosissimo le cose vanno male e la popolazione si riduce pieno di vuoti un altro film celeberrimo va cambiato tantissimo della strada del del cinema di fantascienza che è due mila uno Odissea nello spazio fondato sui vuoti e fondato sul fatto che l'uomo è un elemento piccole qualcosa di sempre avuto molto molto grande non solo astronave dove loro viaggiano ma anche le scene precedenti in cui fanno vitali sociale davano gli uffici parlano tra di loro sono sempre pochissimi c'è tantissimo design' E poi c'è questo finale del finale metafisico in cui Colossali come dire ci sta ha un'ambizione senza senso all'ambizione di rappresentare la no una persona che scavallare al mondo della fisica o al mondo dalla metafisica complicatissimo sceglie l'architettura per questo Sceglie di lavorare con gli spazi un questa commistione di stili un pavimento illuminato da sotto suo un'architettura che sembrano appartenere a quell'epoca dei tramite l'astronave dentro una stanza da letto presi inventa una serie di questioni che disturbano Chi guarda lo disturbano perché non le riconosce perché sono strane perché c'è un eccesso di bianco che c'è un uomo in una tenuta adesso far ridere di romeno tenuta futuristica avversari la tuta spaziale all'interno di una mente che non dovrebbe comprenderlo Che vita fa là dentro che mi sta succedendo voi chiaramente sta invecchiando accadono tu una serie di cose che sfuggono alla logica no questo è un momento in cui un film che era molto rigoroso sulla logica che parla di logica perché parla di un robot che si ribella Tenta di scappare alla gabbia della logica e lo fa usando l'architettura non mostrando una bella camera da letto ma usando l'inquietudine che può mettere l'arrivo di un di un design architettura di questo tipo in un film che racconta o tutt'altro da cui non ci aspettiamo assolutamente che fino a quel momento Baio ha lavorato tantissimo sul Designer va in una direzione completamente diversa invece di colpo cambia stile Travestire voi sono un mito qui aderito a fare anche un delizioso delle musiche di Chieti insomma cerca l'eccellenza di ogni arte per fare la cosa più complicata in assoluto al cinema saltare Nell'elogio che poi no è sempre la cosa più complicata per l'arte sapete benissimo che quando l'arte l'arte moderna cominciato a lavorare sulle logge svincolata da il messaggio tutta una serie di Cose pesanti che aveva avuto nel nel nel passato ha pressoché contatto molto con alla popolarità dell'arte perché è più complicato ma ed ex adesso infatti molto più difficile coniugare poter parlare a tutti potere va anche il Senlis nell'evoluzione delle forme d'arte che sembrano andare per l'appunto in un'altra direzione tutto questo però a un certo punto è finito Ad un certo punto e questo lo dice il successo dei film questo tipo di film che raccontavano questo futuro in cui abbiamo paura di essere pochi Hanno problemi di successione sono arrivati degli altri universi che era su una in particolare nel mille novecentottantadue che ha cambiato tutto questo è che HP ITO che non abbiamo più paura di quella paura atomica era finita era tramontata Cominciava Pogliani ottanta un decenni di benessere quindi la funivia era tutt'altra abbiamo paura nel futuro saremo troppi Saremo troppi sappiamo che la popolazione mondiale sta aumentando sappiamo che stiamo rovinando il pianeta le risorse non bastano per tutti la paura cambia Blade Runner a l'idea Di lavorare sulla densità ed entra a far visita geniale di arredare lo spazio urbano cioè le strade inquinamento del film sono arrivate sono troppo dense troppo densa di esseri umani Troppo densa di stimoli visivi e benché nessuno brezza dirlo di pioggia ebbe che nessuno lo dica apertamente la ribelle mi sembra lì con spettacolari benché nessuno lo dica apertamente nel film questa cosa mette un'ansia incredibile Mette in ansia perché tutto troppo le cose stanno palesemente andando male Il film e pieno anche la grande idea design'che prende un po'dal fumettista i tipi Lalla che era cominciato immaginare questi ambienti e anche di lavorare sulla contaminazione terrazze No c'è un idea postmoderna che all'epoca era tipica Dell'arte emergente che si unisce alla popolazione come se la popolazione fosse postmoderna sposa chiaramente nella testa negli occhi dello spettatore l'ottantadue andava malissimo nella per nulla buono ma non solo Da Metropolis riprende anche gli spazi fra i palazzi Quasi qui c'era al lavoro Designer eccellente che passi del Mad che ha progettato tutti tutte le costruzioni Tutti socio di quelle fatte appositamente quelle progettate per il film di Blade Runner e che si muovono tra echi del passato si sono come delle sono vedremo come delle piramidi E invece qualcosa di molto molto più basso di voto passato questo qui sono i luoghi che ricordano Metropolis no anche qui il fatto che sia qualcosa di talmente grande talmente lontano da noi ad apparirci immediatamente disumano troppo denso troppe luci troppe persone ci fanno intuire che ci sono troppe sciocchezze troppe persone là dentro e tutto lontano da quello che noi attribuiamo a uno stile di vita felice lieto Sono come come dire sono come delle specie di piramidi dei costruite che di nuovo come in Metropolis il luogo in cui lui dire l'industriale più potente della Los Angeles del futuro Cioè che quest'altra grande idea che le luci che illuminano la scena Provengono da fuori sono come sempre delle luci sbagliate le luci che entrano dentro non dovrebbero entrarci è solo che siamo talmente uno sopra l'altro Che dalla mia finestra o da nel caso del dal mio blog al mio finestrino entrano luci che sarebbero pensate per un altro ambiente questo dà fastidio E eccome IRAP è tutto fatto ad arte per cui Però eccome se non ci impedisce di vedere bene non è così ma abbiamo quell'impressione E come avevamo visto sempre in Metropolis anche qua nel momento in cui scendiamo giù andiamo in basso non in alto dove stanno Le parti più potenti dell'élite e la Società poniamo in basso c'è Bradbury di Udine che ha una pizza Merante assicurare la costruzione di Los Angeles che utilizzati al suo interno Ha utilizzato per per la casa più l'uomo Pinelli nel diciamo nel film ex novo che soffre della sindrome di Matusalemme invecchia troppo in fretta e vive in un mondo vecchi in un posto letto e che qui illuminato con luce che vengono da fuori come per errore In realtà sarebbe molto Moglia c'è questa idea della contrapporre il ferro battuto qua a quelli quelli a vedere arredamento quindi fatemi palazzi Ultramoderni che che è geniale anche perché se avete visto il film sapete questo è un film che racconta una società di trent'anni più avanti rispetta l'ottantadue Girato e ho pensato come un film di trent'anni precedente ottantadue come un noir degli anni Cinquanta e quindi anche l'architettura ci suggerisce questo spinge dice che c'è un'anima molto Ho cominciato la sia molto possiamo percepire dello spettatore felice come vecchia in un mondo invece procede a tutta un'altra velocità Ma in tutto un'altra maniera Però la cosa con cui volevo concludere che mi sembra ancora più significativa è è un altro film ancora ancora più recente del due mila due se non sbaglio di Steven Spielberg che si chiama minori che le porta per il quale fu fatto un lavoro molto molto particolare siccome Spielberg è probabilmente più grande genio del cinema in attività siccome ha una storia con la fantascienza molto importante ha fatto e ti ha fatto incontri ravvicinati nel momento in cui torna a fare un film di fantascienza prende una decisione incredibile che erra donare I più grandi esperti Bertolaso e dei settori che vanno dall'architettura che rapida Cavatorta per l'architettura alla tecnologia a alle alle scienze sociali per impedirgli ditemi voi Quale sarà la società del futuro le tendenze di olio rappresentano la sigla che sia fedele che veramente riesca a essere per molti versi un passo più avanti la nostra Se avete visto pensabile che da là dove oggi per esempio ci riesce molto bene lascia anticipare molte cose dal lato architettonico fa addirittura un passo in più Allora innanzitutto torna il tema della densità desiani stimoli costosa non solo le persone ma gli stimoli visivi qui il protagonista conclusa è bisogni locali della metropolitana mi sta andando a prendere la metropolitana ed è pieno di pubblicità pubblicità ovunque che fatta per lui anche questa una provata qui design'Ci sono queste piccole videocamere che riescono a catturare la sua idea di conoscerlo i danni dei messaggi per luce Qui l'abbiamo sentiamo chiaramente non si sentisse quando saremo che lo sa ma di tono chiamando per nome Però questo design'ha una doppia funzione Da un lato sono e questo lo Storace lo dice bene da un lato sono pubblicità per te quindi commerciale dall'altro il controllo statale vede bellissima quest'immagine le persone entrare metropolitane gli si illuminano gli occhi perché sono riconosciute in questa maniera lui mi sta scappando E la la polizia riuscì a trovarlo poi c'è questa idea Bellissima molto futura molto diciamo esagerata però molto stimolante di una città in cui le strade non sono solo in orizzontale ma sono in verticale per ottimizzare lo spazio urbano è una cosa molto sveglia poi Ovviamente non non stiamo nasconderci dietro un dito e anche una straordinaria idea d'azione di questo è un film pur sempre ispettive pur sempre con conclusa ed è funzionale ovviamente ad una scena d'azione diverso da quelle che amo vistoso tutto quello che è un grande firma insegue e cerca Però A partire da un design comunque sempre ci parla che spazia abitano queste persone no di cosa è successo che avete un futuro in cui tutto andato male evidentemente economisti lottano perché vada meglio Quanto alle più e questa è l'immagine con cui chiudiamo tutto questo firma a questa tavolozza di colori Tra il blu l'acciaio il grigio e l'architettura amanti modernissima che appare amante luce pare disumana Ma nel finale quand'è il momento di comunicare l'esatto contrario tutto è andato a finire bene ce l'abbiamo fatta e reato lieto fine sarà usata una soluzione d'architettura tutte firme minato occorre Verso Quell'idea di architettura per raccontare qualcosa che sarebbe appunto molto complicato dirà parole che questa cambiare totalmente Lo spazio in cui abbiamo personaggio vi sono dei personaggi che erano oppressi durante il finora li vediamo nel grande finale in una casa che ha altri materiali Altri spazi altro tipo di arredamento altra confusione chiaramente profusione piacevole creativa intima E non ci sono parole quindi non sentiamo dietro non ci sono parole c'è una musica rassicurante come potete immaginare una un'impossibile diano sequenza all'indietro che di Tura non solo suggerisce vivono uno spazio diverso ma ancora di più mi sembra di tornare No indietro nel tempo vivono in un ambiente completamente differente una città piena di palazzi l'abbiamo vista in cui la macchina ma anche in verticale ma in realtà Alla fine finisce così inoltre quello che ti dice questa scelta quest'uso dell'architettura nel film quello che ti dice non solo le cose sono finite bene a questi personaggi hanno riconquistato la loro umanità è una cosa che sarebbe complicatissimo dire se non a parole comunque non renderebbe nella stessa maniera idea che Quello spazio che abitavamo che avete visto per due ore di film era inumano E questo spazio dove sono finiti invece è umano Grazie Grazie mille grazie mille Gabriele Niola questo percorso Interessante dallo spazio del saper vedere l'architettura architettura comunicazione cinema quindi io adesso chiudere questa prima parte della conferenza e quindi ringrazio ancora Margherita Guccione grazie mille Paolo Conti Gabriele Niola Quindi grazie mille adesso avremo la seconda parte della conferenza sempre alla ricerca dell'eredità culturale Di Bruno Zevi Noi abbiamo anche realizzato grazie a Luca Richini Una intervista a Paolo Portoghesi che per impegni improvvisi non può essere qui con noi però ci ha comunque concesso questa intervista e quindi vedremo questa interessante intervista che abbiamo realizzato Dal punto intervista Paolo Portoghesi dopodiché riprenderemo con la seconda parte dalla Conferenza della mattina Con una breve lettura di Riccardo Sinibaldi sempre da saper vedere l'architettura debbono Zeri e poi ci saranno gli interventi Gianni Biondillo Roberto Tullio cristiano Tessari e Luca Giselle bene grazie possiamo vedere l'intervista a Paolo Portoghesi Diciotto Attacca all'ordine degli architetti Sandoval presidente dell'ordine degli architetti fra le misure fino agli organizzatori in questo evento che sono Marcomanni passando Francesco il Mulino e Tommaso brasiliano Siamo qui appunto parlare con portoghesi proprio per perché Cilio suo punto di vista la figura di Zelig allora Paolo esistano facendo queste celebrazioni forse la persona che nei Fichi d'Oriente Bisogna dire qualche cosa dovrebbe dire qualche cosa forse si insomma su numerose valido per il consiglio del fondo a crescere diciamo ci siamo conosciuti quando Io ero già laureato ma ricordo che il personale il primo L'incontro importante fu Quando limitiamo per fare va bene serve il suo corso una lesione simbolo Sessantadue appena perso gran parte e questo incontro con con un incontro determinante per la viabilità per cinque anni Avremmo un rapporto Profondo un fecondo sodalizio ricordo che appunto io lo aiutavo nella relazione della rivista soprattutto abbiamo fatto insieme una grande opera di la monografia su Michelangelo in cui erano partecipato molti altri critici perché abbiamo impaginato insieme Quindi diciamo che C'è stato effettivamente un incontro in profondità Che ha lasciato nemmeno un segno indelebile per questo libro considera anche se poi cessato profondo altrettanto profondo dissenso che durata un po'più tutto il resto solidità Io credo che il sei oltre ad essere stato grande animatore come dire uno straordinario organizzatore culturale quindi anche un giudice di quello che succedeva nel mondo contemporaneo è stato anche un grande storico Nefertiti Vocazione dovuta fin dal principio Il libro saper vedere dell'architettura rimane una pietra miliare Di come si può interpretare la storia E devo dire un libro che ha esercitato una profonda influenza su tutta la mia generazione Altrettanto importante è la monografia dedicata Biagio Rossetti perché Un libro quello in cui anzitutto viene scoperta una realtà obiettiva Jacques alcuni progetti rimasti incompiuti Hanno proprio per questa compiutezza un significato maggiore un significato più Alberto più problema Pensavano che la FIAT Punto sul sentiero capolavoro nella storia dell'architettura così come sono molto importanti le uscite lui scrisse Sul Panariello per esempio riuscito per via della in cui rivendicava Palladio questa ribellione Diciamo del vecchio invece a un certo punto dopo una carriera brillante cerca ancora di scoprire Non risolte che prima non aveva esplorato Ecco e quindi diciamo io sconosciuto Bruno Zevi nel momento in cui questa vocazione di storico si era manifestata nel modo più clamoroso Successivamente il il suo lavoro di storico è stato soprattutto dedicato all'architettura moderna Alcune tappe fondamentali corrono veloci assume verso La sua Vocazione di storico ha trovato espressione clamorosa nella esordio aveva fatto quando fu chiamato a Roma fece una lezione Nell'aula magna dell'Università Con grande ufficialità il cui titolo era la storia come metodologia del fare architetto Per questo titolo io lo considero villa straordinaria attualità Sarei felice di scrivere oggi inteso su questo argomento Ecco questo vuol dire anche che risente in quel momento la pensava diversamente da come valori pensava all'epoca detto il manifesto di Voltaire in cui a un certo punto considerati investirebbe glieli eccetera come diciamo il massimo raggiungimento dell'architettura Allora Iozzelli pensavamo invece a strappare il veramente come diciamo in un certo senso il punto d'arrivo di una ricerca e le un culmine in un certo senso ritengo che sia giusto sottolineare l'importanza dello storico anche perché appunto che il termine più vicina Abbiamo scritto insieme il libro che Michelangelo stavamo scrivendo insieme Un libro sul Borromini quando diciamo scoppiato dissenso Un dissenso di carattere squisitamente culturale mi diceva sempre noi abbiamo litigato non perdetevi aggiudicate dell'interessi personali ma per delle ragioni puramente intellettuali questa ragionare fondamentalmente l'interpretazione Borroni Per cui era pratiche dove diversivo Che esprimeva in un certo senso violentemente la volontà di cambiare mentre vennero perché detto che cercava diciamo all'interno del classicismo una strada di rinnovamento Totale di rivoluzione però sempre mantenendosi fedele le premesse della storia in un certo senso quindi due interpretazioni diverse quindi mi accusò di aver curato un film Ancora oggi secondo me documento interessante Un film in cui appunto si faceva quindi vengono Rondinelli e il mondo Mi accusa era troppo affascinante questo borgo troppo incuranza attiva interminabile fino ad arrivare al messaggio vero del dell'architetto Dissenso più comprensibile vorrei vivere nell'interpretazione di un fatto storico sempre Libertate di interpretarlo secondo il proprio punto di vista Tuttavia Zeri era molto consapevole del fatto che una visione critica si rispecchia poi nell'azione di un architetto quindi diciamo diffidava di questa mia interpretazione e considerava aperti verdura un'espressione appunto di un modo di vedere l'architettura sbagliato e quindi ha combattuto soprattutto il mio ruolo nell'architettura difendere questa volontarie uscire dalle dei vincoli dell'ortodossia modellista Aprire un nuovo orizzonte all'orizzonte cosiddetto postmoderno che io stesso riconosco che poi dato molto al di fuori di quelle che erano le mie intenzioni ma Non è che si può comandare da ciò che avviene nella storia bisogna forse soprattutto comprenderlo interpreta né non c'è un solo se monolitico Torelli che ha profondamente cambiato le sue convinzioni durante la sua vita mantenendo ovviamente una coerenza nello stesso tempo Diciamo cambiando spesso che atteggiamento e io per esempio credo ciò Fare assoluta Del suo bisturi sorprese dell'architettura che il Consiglio Una cosa significative espressiva del suo modo di allora Dinelli classicismo che poi invece è diventato uno dei nemici Rabat Al di là di questi capolavori del certamente il paradosso la ruota a Vicenza la teatralità bomba spiega parola Verbaro concorso Ma sapete dire in architettura significa nei periodi di cultura spaziale incidendo nel Rinascimento cogliere il punto in cui un'anima individuale si muove nessun vero linguaggio poetico di meccanicismo delle regole sintattiche esterna E lei dei chili di liberazione come il Marocco saper distinguere il disordine fine a se stesso dall'opera del genio Che anche attraverso un'infinità moltiplicazione di Lunardi trova il momento della sua classifica Questa Roselli io continuo ad adorare quello che San Fedele Non diciamo un Prevalenza del disordine sull'ordine come un fatto positivo Massari invece interpretare cogliere il momento in cui il desiderio di cambiamento di rivoluzione però controllata da equilibrio che appunto a cui noi diamo il nome di classicismo Dipendente mentre dalle forme che vengono adottate da un architetto c'è un momento classico dell'architettura gotica Le sculture chiamiamo per esempio che prevede Percorro Rinascimento e c'è una momento classico del barocco giudice Vorrei avvertire Sentivamo tempo fa parlare punto della scuola una facoltà di architettura fanatici un annuncio non sono fatto un accostamento in un'altra stanza colpirono fumanti zeri in realtà fa parte di questa di questo filone ecco forse siete voi Sì secondo me sei pieno diritto estensione della Scuola romana Storia dell'architettura Quindi di quella che in un certo senso affondato giorno e che ha avuto come esponenti stasera Poi vennero Tafuri e celeste l'elemento comune messa modo di fare storia dell'architettura proprio questa esperienza riedito militante Che bene o male condivisa da tutti io metterei presenta nella scuola romana Storia dell'architettura anche Luigi Moretti che in fondo a seguito delle pagine esservi straordinaria l'interesse anche se non ha mai fatto problemi ecco quindi diciamo questa trasmissione di far scaturire l'interpretazione storiografica non ammissione che comporta comprende presente secondo me quello che fa sì che anche se egli abbia il suo corso posto di eccezionale qualità tra l'altro nel campo per la scuola Un'altra cosa tu volevi dire qualcosa a proposito di ecco io volevo dire questo ho letto un brano Ma satellite dell'architettura un libro che è stato scritto nel mille novecento Ovviamente questo questo pensiero Ci comunica un atteggiamento di generi completamente diverso da quello del manifesto di Modena di Guglielmo alcune righe abbiamo vinto una battaglia millenari Antitetico me Libeskind Gary con l'aereo ecotassa hanno strutturato un linguaggio che consente lo scambio intenso del fluido è il messaggio irripetibile del genio e gli apporti democratici e impopolari Il tramonto del secolo assiste così al trionfo Del Nuovo modo dell'architettura Io penso che questa l'atteggiamento che corrisponde esattamente all'ottimismo ribelle dei seri sia molto diverso quasi inconciliabile con quella misura che caratterizza L'opera più importante forse scritto questo libro saper vedere che dovrebbe essere un po'comprensiva variabile fin Bene chiaramente ringraziamo professor Portoghesi per questo intervista che ci ha concesso ringraziamo Luperi bikini e Vincenzo Labellarte per la produzione e montaggio delle interviste Adesso riprendiamo la seconda parte della conferenza della mattina sempre sull'eredità Culturale di Bruno Zevi Prima di cominciare leggeremo un altro passo sempre danza per vedere l'architettura del mille novecentoquarantotto di Bruno Zevi Dopodiché avremmo gli interventi come dicevo di Gianni Biondillo Roberto Tullio cristiano Tessari e Luca Citelli Prego Riccardo grazie L'architettura è troppo legata alla vita perché i suoi pregiudizi non si riflettano direttamente sulla vita Le prospettive dell'architettura e della sua critica sono le prospettive della comunità moderna E non ci si stancherà di ripetere che fin quando la storia dell'architettura non avrà dominato le strettoie filologiche e archeologiche Non solo l'architettura del passato non acquisterà una storicità cioè un'attualità E non susciterà interessi e vive emozioni ma il pubblico continuerà a ritenere che l'architettura si trovi solo nei monumenti Che l'istanza dell'architettura si ponga solo nei casi in cui si costruisce per la bellezza e che esista un decisivo distacco tra il modo di giudicare un capolavoro del passato e la casa in cui vivete lo spazio di una chiesa bizantina e lo spazio della Camera o dell'appartamento in cui state ora leggendo Sedici degli astri domani vestiti alla moda del Settecento visto bistrot riceveste gli occhi per accertarvi se siete desti o mentalmente sani altro che un pazzo potrebbe camuffare un'automobile moderna con le decorazioni di un'antica carrozza Con una quadriglia di cavalli di legno sul cofano ebbene la maggior parte di noi vive in case ridicole Indegne Vergognoso ebbero uomini che si rispettino e che rifiutino di vegetare da schiavi in stupidi cubetti giustapposti non mai spazialmente pensati Che follemente accoppiano una cucina e un bagno moderni con un salotto e una camera da letto di due o tre secoli fa E tutti viviamo in una città in disfacimento ipertrofico In cui la mancanza di una visione urbanistica travolge le possibilità di sviluppo di organiche comunica comunità e in cui un'edilizia di speculazione Sposata a torbidi sogni di retorica monumentale Sven tra gli ambienti sacri della nostra spirituale eredità artistica Una storia moderna organica dell'architettura Non si rivolgerà perciò soltanto al compartimento estetico intellettuale del vostro essere non soltanto la sezione cultura non soltanto alla vostra l'emotività E sta parlerà al di là delle inanimato e sezioni dell'uomo economico affettivo e spirituale all'uomo integrato E allora l'estrema maggioranza Dinoi vedrà cadere il sipario di preconcetti che confina la cultura architettonica In un angolo ammuffito accademico e falso acquisteremo come un nuovo organo il senso dello spazio l'amore dello spazio L'esigenza di libertà nello spazio perché lo spazio se non può determinare di per sé il giudizio sul valore di lirico Esprime però tutti i fattori che vanno nell'architettura le tendenze sentimentali morali sociali intellettuali E rappresenta perciò quel momento analitico dell'architettura che materia di storia Allora rifiorì da anche la cultura architettonica si correrà ai grandi monumenti del passato per trarre dai sì le essenziali lezioni spaziali Ormai idonei a distinguere l'autentico dalla copia il passato dal presente la nostra vita dalla vita di ieri e alla luce di quel passato e della sua critica le teorie dell'architettura contemporanea che già col movimento dell'architettura organica cercano di svincolarsi dalle formule razionalisti che dieci speranzosa di esperanto strutturale si arricchiranno di un linguaggio pienamente umano L'istanza di una moderna storia dell'architettura è posta da tutti i fattori vivi del mondo contemporaneo dall'indirizzo collettivistiche o del pensiero sociale dalla nascita e dallo sviluppo della psicologia scientifica dalla tragica constatazione tratta dall'esperienza di due guerre che la stessa esistenza materiale dei documenti di vizi della nostra cultura architettonica dipende dalla soluzione dei nostri attuali problemi dalla moderna critica figurativa dall'esporsi integratori del pensiero filosofico E dall'identificazione acquisita nella teoria se non nei fatti tra cultura e sistema di vita Soprattutto dall'architettura moderna che approfondendo i problemi spaziali indica agli storici e ai critici il segreto La realtà dell'architettura Grazie Bene grazie a Riccardo Sinibaldi adesso riprendiamo con la seconda parte della conferenza della mattina invito qui alla scrivania Gianni Biondillo Roberto Tullio Cristiano Tessari Luca G. bello Bene quindi continuiamo punto alla ricerca de di un'eredità culturale Di Bruno serie Gianni Biondillo architetto e scrittore con un intervento appunto tra architettura e scrittura abbiamo parlato di L'appunto di spazio di di cinema Di comunicazione quindi incontro con seri che cos'è una radicalità del pensiero cronache e narrazioni del contemporaneo è il titolo del del tuo intervento ricordo Gianni Biondillo scrittore e autore di romanzi Testi per il cinema la televisione articoli tema fortissimo letterario politico e membro del blog collettivo nazione indiana Storico blog Autore nel dire i civili romanzi tra cui ricordiamo la serie dedicata all'ispettore Ferraro Per Guanda editore ma anche autore di libri sull'architettura quindi appunto c'è questo passaggio tra ha chiesto la scrittura Tra i suoi libri Giovanni Michelucci Franich cita aperti a tutti è edito da testo immagine nel mille novecentonovantanove testo chiave anche per ricucire Questo rapporto con la figura appunto di zeri o metropoli per principianti Guanda del due mila otto molti altri Prego dopo la parola Gianni Biondillo grazie deve dove vuoi Ditemi voi no sì Premesso che io già fame ve lo dico quindi cercherò di farla breve Tra l'altro guardando prima portoghesi pensavo che il saper vedere l'architettura che gli elettori del cinquantatré io mi ricordavo che fosse quarantotto magari E le quarantotto ore E ha avuto una sorta di illuminazione perché ho pensato che la pensa Bruno Zevi scrive l'abbecedario un fondo di noi architetti Che ha trent'anni Era giunge dice quelle cose appunto che diceva portoghesi e Modena insomma parlando di Libeskind eccetera con quella sconsideratezza clamorosa che aveva Zevi messe ultimo ultimi anni della sua vita Da anziano con quella sconsideratezza della gioventù cioè ho avuto occulti è una sorta di illuminazione in questo momento che bronzine nato vecchio del morto giovane Cioè che E ringiovanito col passare degli anni se Prima di venire qui quando sono stato invitato a parlare mi sono detto adesso paghi e fai l'architetto farmaco una cosa molto seria costruisce un discorso una una relazione poi detto no invece vai a raccontare una storia Perché io questa natura anfibia sono uno scrittore sono appunto un architetto scritto all'ordine Dieci centotrentatré il mio numero di iscrizione all'ordine degli architetti di Milano pago Inarcassa favoloso non su un suo un architetto Però insomma Campo scrivendo libri romanzi e non solo e allora ho detto ora vai a raccontare una storia dalla racconta la storia di quel giovane neo laureato in architettura Che Scrive una lettera da Milano a Roma A Bruno Zevi Egli scrive questa lettera dove dice caro professore io sono già un paio di anni che lavorano sull'architettura di qua e di là finalmente ho trovato il tempo di concludere i miei studi e mi farebbe un grande piacere Farle leggere la mia tesi di laurea Questo giovane sconosciuto milanese osa fare questo gesto e e per essere sicuro che Bruno Zevi in qualche modo lo contattasse mette anche nella lettera a disposizione i numeri di telefono di casa e non si sa mai anche quelli dello studio dove lavorava ovviamente regione neolaureato ero io E dice no beh è mutato come dire il tuo messaggio nella bottiglia continua a tirare ferite sul tecniche la fonte era un amico momento di passaggio fra tecnica fu compiuta E la cosa finisce qui in realtà devo dire che le Poste italiane ancora più o meno funzionavano nel giro di tre giorni da quando io spedì in quella lettera ero a studio nello studio dove appunto tiravo le righe e ricevo una telefonata da parte di Bruno Zevi o meglio recita lo studio ricevono telefonate qualcuno dice C'è Bruno Zevi al telefono che ti sta cercando no è una ho già gonfio come un tacchino solo per questo Ecco una telefonata delirante divertentissima perché rischi massimale che cosa vuole da me con quel cipiglio che abbiamo visto prima no E ho detto ma professore cosa voglio vorrei farle tanto leggere questa tesi che un po'strana insomma mi piacerebbe mi rendo perché insomma mi sentivo in qualche modo chiuso nelle logiche universitari anche quelle che c'erano al Politecnico di Milano e l'ho fatto libero avevo scritto un una tesi di laurea molto strano sull'influenza della letteratura del Novecento Non sulla critica architettonica e quindi capite lo si capisce già niente a ripeto quello che ho detto somma C'è mettevo insieme le mie passioni la lettera la letteratura l'architettura già così insomma quindi un testo dove si parlava si passava da Proust a Pasolini e l'architettura del Novecento si capiva niente ancora oggi non so bene spiegare che cosa ho scritto Dato che verrò giù a Roma con la mia fidanzata a fare una gita mi piacerebbe molto portarle la mia tesi fare E e regala al di là se avrà al tempo e voglia di Lecce a guardi io non c'ho tempo In quel periodo non sono neanche a Roma A pioggia affranto da questa cosa Ma lei non si preoccupi venga davanti a casa mia c'è un cancello butti la sua tesi di laurea oltre il cancello qualcuno la prenderà Professore ma con i gatti romani ne fanno scempio non si troppi gatti romani sono molto raffinati non ho tempo da perdere se se così e io feci esattamente questa cosa scesi Roma con la mia fidanzata tra l'altro attuale mia moglie In cielo fanali perché tanto non una giornata un po'vagamente insomma c'era un po'di schizzi che ha più piovigginava qui vince lo farà in una busta di plastica della spazzatura praticamente la mia tesi di laurea andai davanti al cancello di casa sua prima di andare a visitare Santa Agnese ho detto facciamo questa cosa lancia ai Dattesi oltre il cancello dette e finisce qui ex esperienza è stato molto bello e molto divertente e andai a fare poi il turista Una settimana dopo è iniziato la corrispondenza con Bruno Zevi Ci siamo scritti ci siamo telefonati proseguiva a letto con grande attenzione metri si laureava sottolineato dalle parti mi riprendeva sulle cose di cui non ero d'accordo mi invece stimolava su altre cose allora io Dal cassetto insetto telefoni tutte le mie cose che volevo Condividere a partire da alcuni testi che avevo in mente Giada su Leonardo da vinci per passare a Pier Paolo Pasolini girando attorno a Giovanni Michelucci entrando prima si parlava di cinema letteratura Gli avevo proposto per l'universale per universale della di architettura un testo solo New York di Woody Allen che lui ha era impazzita l'idea di fare questa cosa fa le cose sono andate purtroppo in un altro modo marzo ma sta di fatto che un giorno qualcuno mi chiama e mi dice guarda che è uscito sul sull'architettura cronache storia sul sul sull'editoriale Bruno Zevi un testo lunghissimo a tua firma Cioè io gli ho mandato una cosa che gli era piaciuta così tanto che lui l'ha messa nell'editoriale no firmando sotto c'è anche l'impegno son stato pubblicato sull'architettura cronostoria a mia insaputa oggi si dice così Con il il rancore di molti in quel periodo studiosi storici e critici d'architettura anche a Milano che avrebbero pagato oro per una cosa del genere io così e nel tempo io poi gli enti dagli scrivevo con purtroppo tutta questa corrispondenza è andata sostanzialmente perduta perché lui essendo molto futurista molto moderna molto contemporaneo mandava del fax sapete che la carta del fax dire chimica dopo un po'quindi ho questa specie di corrispondenza fantasmatica dove sostanzialmente sono rimasti fai dove io scrivevo Daniele mela Bruno Zevi e la sua corrispondenza andata scomparendo nel tempo Perduta forse magari probabilmente nel nell'archivio del professor sedici sarà saranno gli originali immagino mi auguro di sì anzi sono proprio convinto di sì perché poi è successa questa cosa proprio quest'anno ha ricordo dal dei cento anni dalla nascita di Bruno Zevi Che su Su Repubblica due pagine dedicate Bruno Zevi alcune lettere spedite dal vedi negli ultimi anni della sua vita e appare una che ho che ho fu fotografato se volete ve la leggo perché è molto divertente Dove Bruno Zevi parla Gianni Biondillo scrive a questo giovane architetto che nel frattempo si era sposato e nel frattempo aveva anche pubblicato per la universale di architettura una raccolta di scritti di architettura di Carlo Levi e degli o Vittorini Quindi ancora una volta mette insieme letteratura e architettura come Grandi intellettuali scrittori non disciplinare in qualche modo vedevano la disciplina Larry interpretavano nei loro testi scoprendo mi è capitato insomma lavorando su questi argomenti Riscoprire anche e San Carlo levi in gioventù era scritto sulla casa bella Di storica insomma tombali cosa molto molto belle interessanti e poi io gli avevo proposto questo libro su su Giovanni Michelucci e questo libriccino che è uscito quasi universale universale di architettura in un periodo in cui fino a quel momento una decina d'anni prima era uscito qualcosa per Electa e poi qualche anno dopo era finalmente riuscito qualcos'altro ma sono Michelucci sembrava un po'sotto tono nella nel non lo sguardo critico dell'epoca e quindi allo con la tecnicamente il primo volumetto mai pubblicato la mia vita ha pubblicato grazie vennero pubblicati addirittura due diceva nel frattempo mi sono sposato E era giunta la notizia appunto che mia moglie aspettava un bambino però sapevo fosse una figlia primo novembre mille novecentonovantanove Bruno Zevi mi scrive Tutti gli auguri per l'architetto nascituro Viveva in un mondo molto migliore del nostro mondo senza Holocaust tiranni torture e puntini puntini geometri Un mondo già operante perché ieri Libeskind di quei folli progetti sono approvati realizzate senza ostacoli certo in Italia siamo un po'indietro ma per poco L'Europa è destinata a prevalere complimenti per il nuovo studio coperto uno studio giorno in cui mi sono sposato assettano dopo venni licenziato quinta B proviamo fa anche all'architetto nella vita complimenti appunto per il suo nuovo studio è un segno di ottimismo mi raccomando ispirazione allegra con ogni cordialità spiegazioni alle insomma è un ragazzo questo che mi sta scrivendo ragazza Uno come dire buttati ma spreca tema by non ti preoccupare chissà oggi cosa direbbe però Di tutta questa storia un po'strampalata che vi sto raccontando la cosa interessante E chi non ho mai incontrato di persona Bruno Zevi Esistito un rapporto profondo autentico sincero il motivo A tal punto che Palmer Banja pubblicato il giornalista di Repubblica queste due pagine su Bruno Zevi ho scoperto che è stato il figlio Luca Zevi a dire guarda pubbliche anche questa lettera di un tiglio come se ci fosse un rapporto intimo fra me Bruno Zevi e in effetti c'è stato un rapporto Intimo colpo dove su un rapporto documenti data amico di penna Tutto novecentesco tutto proprio del secolo scorso dove un perfetto sconosciuto che ero io Avevo un rapporto intellettuale con un grandissimo intellettuale quale Bruno Zevi Io ero abbastanza rompiscatole tanto quanto lui nel senso che mi permettevo anche magari dischi degli lettere non sono d'accordo su quello che ha pubblicato sull'ultimo numero di architettura conosco se non aveva niente Se non è un architetto buono da da pubblica era meglio che metteva delle pagine Bianche somma ero molto polemico vedo tutto per la vis polemica che si appunto trent'anni e e lui che era molto più polemico di me perché a ottanta era molto più giovane di me rispondeva picche attivissimo somma su Era era un era una corrispondenza fatta anche di vini di cose non da poco però appunto Il grande insegnamento che avevo ricevuto in quel momento era che non non la logica dell'inciucio dalla pasta detta del volemose bene una mano lava l'altra non non appartiene sempre a tutti quanti a tutta l'Italia esistono Le persone corrette esistono le persone oneste insistono intellettuali che sanno guardare disconosciuti senza il proprio interesse insacca cercare un tornaconto Questa cosa l'ho capita Ed è stato il più grande insegnamento aveva degli insegnamenti che mi ha dato come architetto e come e come critico come storico ma proprio come essere umano come intellettuale e come si deve comportare un intellettuale in questo Paese dove appunto la logica della camarille dalla prospetta naturale in molti anni dopo credo poi da per la naturalmente applicato appunto prima è stato citato in questo in questo contesto che Nazione indiana io credo che oggi Bruno Zevi scriverebbe su un blog probabilmente avrebbe un suo blog e senza negherebbe delle riviste di tutto quanto Che appunto ai nazione indiana che questo luogo dove un gruppo di intellettuali Sparsi nel territorio italiano pensate che alcune di queste redattori non si sono mai visti in faccia io faccio parte della redazione da molti anni e ancora oggi ci sono dei redattori alcuni stanno a a Parigi altri a Londra altri a Totti addirittura Italiani Per il puro come dire per la pura militanza culturale offrono gratuitamente da quindici anni un lavoro culturale critico sul sulla contemporaneità e spesso riceviamo continuamente materiali da perfetti sconosciuti Che ci leggiamo che ci studiano che selezioniamo e decidiamo anche pubblicare E e questo l'ho fatto come appunto Spirito di militanza quella militanza naturale che la Bruno Zevi con quell'idea che così come Bruno Zevi ha dato retta un perfetto sconosciuto quale eri tu Allora oggi ai dovere non il diritto e il dovere di ripetere questa cosa e per prendere perpetuare questa idea che la cultura appunto può esistere soltanto attraverso questa trasferimento da chi ha qualcosa a chi ancora non ho nulla quindi credo che questo sia il più profondo e più autentico E più emozionante per me insegnamento che Bruno Zevi mi ha dato grazie Grazie mille Gianni Biondillo da esso conteniamo con un intervento di Roberto Tullio Architetto e docente del Politecnico di Milano Bruno Zevi e le sue storie di questo ci parlerà Roberto un percorso che pone l'attenzione sia sulla storia della vita di Bruno Zeevi quella biografia culturale politica che sulla storia dell'architettura Dallo iscritte alla ricerca della sua eredità voglio ricordare un libro importante che ha scritto Roberto Tullio e cioè intitolato l'introduzione a Bruxelles della Laterza Che è sostanzialmente uno sforzo di indagine soprattutto per quel che riguarda gli anni della formazione di Zenit E quindi grazie a Roberto prego Grazie per l'invito ma cercherò in un tempo prete enti ritornare su o un elemento che quello puntualizzato dal titolo e che anche vuole evidenziare lo stretto rapporto che esistenza dalla storia Privata intellettuale di monzesi e la diciamo così la il compiersi di quello che è un suo progetto storiografo storiografico si colloca poi in un ambito disciplinare preciso per quanto complesso e allargato Cercando di dipanare un insieme Complesso Bruno Zevi non è un profeta e un intellettuale E lucido acuminato e chirurgico nella costruzione su progetto storico è un demiurgo non è ingegno genio un termine con cui noi poté chiamo una un significato non intellegibile e penso che la parte più interessante per la della personalità di Zevi la spiegazione del meccanismo per cui Zeri partorisce un dato Progetto storiografico una datazione visione critica non è per nulla semplice sedia complesse ci ci ci fa sembrare le cose semplici e questa è una sua abilità grazie la precisione di un Progetto storiografico che appunto ricuce e li configura delle premesse che sono anche contraddittorie infatti proprio su questa volevo concentrarmi su alcuni episodi per la della sua formazione giovanile perché ci fanno capire bene la la lucidità con la quale seria in grado di ribaltare completamente alcune prospettive storiografiche nel momento nel quale questo ribaltamento può compiere può configurare un progetto critico legato a una a una contingenza anche sociale politica oltre che culturale Alle mie spalle vedete il biglietto con quale sedia costretto a a partire dall'Italia nel mille novecentoquaranta per era già stato esule a Londra per recarsi negli Stati Uniti ritornerà solo nel mille novecentoquarantaquattro questo inizio è una specie di quasi inizi cinematografico per ritornare su uno dei temi delle relazioni di oggi perché Zevi guarda un luogo e una comunità intellettuale politica dal quale si sente escluse cacciato che sarà suo compito assolutamente impellente smantellare configura nel dopoguerra sostituendo letteralmente alcuni di questi personaggi e in maniera anche a volte sorprendente riprendendone dei ruoli chiaramente consegna completamente configura Con questo Ok Zevi è un giovane brillante studente del liceo Tasso già nel trenta cinque prima di iscriversi alla facoltà di architettura pubblica su anno tredicesimo anche dalla rivista degli intellettuali che stavano intorno a Vittorio Mussolini il suo primo scritto di architettura palesemente ripreso da una serie di articoli di Lionello Venturi in cui è in in in in eh sì da subito evidente il debito che Zeri ha nei confronti di questa figura di questo storico dell'arte ed è curioso perché emergono già una sì gli elementi che saranno poi i i configura che la sua attività di storico L'idea che la spiegazione funzionalista l'architettura non fosse stato Steve Hackett le architetture dovessero essere lette anche attraverso una visione e una capacità di lettura punto porosi puro visibili vista la ripresa di una serie di temi Da Marangoni Marangoni che era l'autore di quel saper vedere del trentatré da cui è chiaro che Zeri mutue Rappo e nel mille novecentoquarantotto il titolo del suo saper vedere l'architettura Le premesse contraddittorie Poi vedremo perché nel mille novecento trentasei si scrive la pittura ma è è palese da subito il suo interesse Per la chiusura per la sua storia per la sua critica nel mille novecentotrentacinque partecipa a un congresso al tredicesimo Congresso internazionale di architettura organizzato dal Sindacato Nazionale obbligatoriamente fascista architetti Nel quale invitato fra i tuoi RAI Franco Natale non va ama è presente il figlio di RAI con una lettura ma basta che vi sintetizzo il fascismo regime rivoluzionario Sì come dire posto un'idea anti urbana della della della programmazione Urbanistica io sono una che atto rivoluzionario io sto facendo un progetto che quello di propri siti Ecco ergo sono architetto perfetto per il fascismo non ci deve sorprendere le Corbusier farà la stessa cosa che solo una lettura storiografica più consolatoria che non voteremo nel dopoguerra come dire stendere dei ferri censori su queste sugli atteggiamenti e sul rapporto molto stretto che le grasse in parte Tura e potere Prima di recarsi negli Stati Uniti Zevi compie una breve periodo di permanenza l'architetto presso Station di Londra alla ieri proprio nel periodo in cui Zevi e di Franco De Ruyter compì una serie di conferenze ed è accolto molto criticamente dagli studenti e dai sedi scusatemi RAI considerato un precursore il suo spirito individualista visto come qualcosa di inutile nel momento in cui la l'architettura delle connotazioni sociali d'impegno anche sociale quasi politico forte non dimentichiamo che proprio nella Londra il trentasei era stato pubblicato il libro di perse nel Pio nessuno moderno architetto che dava una prima sostanziale Ipotesi di questo di questo coinvolgimento Sedi ritorna in Italia la partenza l'abbiamo vista si reca negli Stati Uniti compie un brevissimo periodo alla Colombia Alla scuola di effettuare la plumbeo Diversity probabilmente perché era l'istituzione con quale negli anni Trenta era stato avviato un processo di scambio con la con la facoltà di apertura della sapienza e poi si reca ad Harvard ha gestito ove Dean Walter Gropius quindi non a caso l'architetto che il Progetto storiografico di per fare avere qualche modo posto come l'elemento a cui l'architettura Contemporanea doveva attendere Sì di prende il decidano architecture con una Progetto Progetto proprio un progetto architettonico di cui qui vediamo le tavole tipicamente legato alla al corso di Gropius di Breuer che quel momento insegnavano lì E che ci fa ben capire come il modello sostanzialmente più ortodosso di Baudo Bavo sia la memoria fosse investito da una serie di elementi di digressioni dall'impianto Dall'impianto rettilineo di uso di materiali differenti rispetto a quelle che a quelli che erano che erano stati che venivano utilizzate nella scuola tedesca ma la cosa più interessante è questa che proprio nel mille novecentoquarantuno e che inaugura anche uno dei filoni che sarà fondamentale per Zevi quello della sua capacità di comunicazione divulgazione su temi che elevato ne fanno oltre anche il senso proprio disciplinare la storia d'architettura insieme ad altri nove studenti pubblica un piccolo pamphlet che si chiama e non Plinio non architecture In cui curioso perché nelle sue memorie mi dice anche questo Fusco Longoni attaccavamo l'insegnamento di Gropius in favore della libertà individuale etilica RAI non è assolutamente così Anzi in questo pamphlet gli studenti sostengono Gropius in un momento in cui è forte diciamo così villa l'attacco che la Società americana sta dando alla ideologico ideologizzazione che grotte sopportato l'insegnamento della Justin ma la cosa invece interessante che rimarrà e che ci consegna una delle caratteristiche che da questo momento in poi saranno Interverranno la produzione critica storiografica degli Han è un'equazione che viene scritta proprio a caratteri capitali morte una città certi spetti il fascismo cioè l'architettura moderna combatté il fascismo verità una connotazione Ideologica e politica quello che fino a quel momento non è persa né Egidio spezzamento Architecture matura esattamente negli stessi anni attraverso una serie di conferenze tenute da chi chi ha un proprio ad Harvard avevano in maniera così esplicitamente dichiarato L'atteggiamento rispetto a RAI non solo di zeri ma di tutta l'avventura c'è la scuola in quel momento molto critico tanto che in una rivista appunto che si chiamava tasche che era realizzata dagli studenti RAI viene sempre messo un po'viene individuato come il precursore che però è un architetto individualista che fa queste case gigantesche lette lacca infauste è una parodia della Frank cause e anche in una vignetta pubblicata sempre dal nella nella nella rivista di studenti questo enorme bruco che invade che vuole divorare il fiore della democrazia americano come dire inutilmente minacciato da una serie di dispositivi che non funzionano tra cui un cadaverino di Genius che si vede che palesemente la caricatura quasi di RAI tre RAI che nel pamphlet di prima viene dichiarato un architetto Michelangelo del diciannovesimo significa significativamente secolo che è geniale ma non è utile alla causa sociale dell'architettura Vedi tenta Da sempre di ritornare in Italia vuole avere un ruolo si capisce che ormai la fine della guerra sarà vicina Cerca di ritornare in Italia già nel mille novecentoquarantatré non riesce si ritroverà a Londra A Londra sarà impegnato come era già stato negli Stati Uniti in una serie di trasmissioni radiofoniche in italiano di carattere politico destinate all'Italia che sono anche un'altra delle chiavi di spiegazione della sua oratoria su cui oggi siamo tornati più volte Una modalità che riprendeva da una parte la mitra aliante prosa futurista dall'altra anche alcune impostazioni retoriche dei cinegiornali del giorno dell'istituto cinque con cui aveva convissuto per un lungo periodo E che come dire Lo lo mette nella situazione di coniugare necessariamente contenuti molto espliciti Ideologicamente chiavi e compiuti e come dire un'oratoria che dovevano essere graffiante e puntuale Degli registra centinaia di trasmissioni televisive radiofoniche scusate prima negli Stati Uniti e poi a Londra ma Londra decide di mettere a punto anche un libro un libro che doveva in qualche modo essere una sorta di vademecum per la ripresa alla rivitalizzazione della cultura architettonica italiana del dopoguerra cultura architettonica che a differenza di quanto era avvenuto In altri Paesi come la Germania la Russia era stata fortemente vicina al modernismo all'avanguardia Inizialmente ritorna ancora nella sua diciamo così fu filiazione ideale Venturi Anna Zeri pensa sul modello del gusto dei primitivi che era un libro pubblicato da Venturi alla nel mille novecentoventisei in cui Venturi postula va diciamo così per l'arte contemporanea le suggestioni derivate non dall'epoca classica ma da quella precedente quasi primitivi quindi Zeri pensa un libro molto sofisticato in cui attraverso la lettura della scrittura Del Medioevo del si potesse in qualche modo sublimato degli elementi stilistici ma arrivando a una lettura più complessa di questa architettura dare una sorta di suggestione Agli architetti contemporanei ma capisce benissimo che quel Progetto eccessivamente sofisticato e forse in questo senso la sua attività di speaker di conduttore radiofonico di La sua lucidità nel capire che occorreva anche poteva condensare un progetto complesso quasi in uno slogan gli fa capire che quel progetto è troppo complesso troppo raffinato nello stesso momento erano circolati era uscito il quella che sarà la prima monografia su RAI pubblicata dai arrivasse l'Hitchcock che si chiama Valentina Cioffi Material schermi occasione di vedere a Londra E soprattutto E insistenti in quel momento da parte di RAI la volontà di riportare al centro di un dibattito e di insistere su il concetto di architettura democrazia con un significato che per RAI era molto distante dall'idea di di democrazia credere Abbiamo e avremmo avuto noi all'indomani della dell'avanguardia ma la capacità di se viene e di lucida genialità nel cogliere quella rinnovato interesse su Rai come qualcosa di assolutamente Utilizzabile per il suo prodotto storico grazie E quindi improvvisamente quell'architetto che Anzi era quasi messo diciamo così ironicamente traguardato dalle vignette pubblicate su Pasqui vediamo questa deluxe in causa austriache la casa Kaufman la casa sulla cascata qualcosa che imparentato tra Mendelsohn è RAI che incombe su questo canonista ecco Quello che era visto con una sorta di elemento didascalico sul distacco di una personalità rispetto ai problemi culturali dell'attualità viene completamente ribaltata la figura di RAI è genialmente qui aggettivo funziona utilizzata da Zevi perché Zeri capisce che quella figura Era perfetta perché poteva servire per traghettare la cultura architettonica italiana Fuori una una relazione che l'avanguardia deve intessuto col fascismo e chiederà molto problematica da come dire superare all'indomani della della liberazione Ed è quindi Il testo è davvero una Un miracolo storiografico perché riconfigurato Questo progetto su una personalità che diventa funzionale a un ripeto ha una precisa visione critica ma anche politica si mette poi nell'orbita di una non ricercata ma sfruttata modalità che in quel momento mi della politica americana molto impegnata nel propagandare un modello americano per l'Europa E e allo stesso tempo a permettere una sollecitazione su alcuni temi culturali e progettuali che sono sia in cassa non perfettamente con la figura dell'architetto americano E curioso perché scusate pensavo ci fosse un'altra immagine cioè esiste anche un'edizione inglese fatta non a caso da Faber and Faber cioè la stessa casa editrice che pubblica le paghe e stipendi assegnando il trentasei in cui in copertina cioè la casa sulla cascata ma c'è un più quieto edificio quasi tradizionalista perché in quel luogo questo Progetto perdeva la sua necessita di essere quasi manifesto non ve l'ho detto ma anche il titolo una palese citazione e non verso una citazione di record ISEE A cui quell'aggettivo organica quasi didascalica mente fornisce la diciamo così capacità di voler superare il modello modernista chiamiamolo razionalista tradizionale che questo libro doveva doveva inverare quindi questo ci fa capire come qualche cosa che noi abbiamo sempre visto come Cioè Il racconto consolatorio nati Zevi negli Stati Uniti che viene come dire quasi come sulla strada di Damasco convertito all'architettura no è un è un percorso molto più Complesso molto più lucido e per questo siccome un valore ancora più evidente nella capacità Giuliana di agire di compiere sulla storia un progetto che è quasi paragonabile per questo io uso spesso il termine Progetto storiografico a quello che non possiamo operare con nella disciplina più propria dell'architettura questa questa questa visione ha chiaramente degli sviluppi che poi prendono altre Altre connotazioni prima Paolo Portoghesi ricordava la monografia la mostra sessantaquattro in cui appunto Quella mostra è la diciamo così è frutto di un'altra raffinatissimo Progetto storiografico zeviano che quello della così detta critico operativa Banalmente si pensa la critica operativa nella maniera più esplicita quella che vediamo alle nostre spalle queste numero monografico de L'architettura cronache storie legato alla mostra sessantaquattro nel quale vengono esposti modelli degli studenti Realizzati con il contributo di di Mario De Luigi son dei plastici interpretativi degli spazi michelangioleschi e chiara che la visione zeviano in quella di sollecitare il Progetto attraverso una lettura astratta degli elementi michelangioleschi discutibile Però era esattamente Progetto zeviano La cosa interessante però che la NASA diciamo critico operativa e anche il contrario è anche il riconfigurare un racconto storico con un dato elemento operativo se ci pensiamo di fatto era quello che mi aveva già fatto nel mille novecento quarantacinque con verso una pittura organica Infine si arriva al nodo forse Più sofferte meditato della della produzione storiografica zeviano anche quello legato a Terragni Terragni era indubbiamente l'architetto più talentuoso e dotato del panorama architettonico italiano tra le due guerre profondamente fascista Che sicuramente l'autore di alcuni delle opere più avanguardisti della cultura architettonica italiana E Zevi Forse di tre anzi ma non non smette mai di riconsiderare il suo pamphlet del mille novecentoquarantuno quella sua programmatica dichiarazione moderna Keita Ettore Setten fascismo di Neri configurati in una maniera a mio avviso straordinaria anche su Terragni in con un discorso che e e contraddittorio ma che ci fa capire alla magistrati tanti devi nel tessere questo progetto L'architettura moderna contro il fascismo Terragni è così moderno che lui è fascista ma la sua architettura antifascista e in questo modo Zeri sottrae a questa imbarazzante eredità in quel momento Uno degli architetti più dotati del panorama che tonico italiano tra le due guerre a cui dedica sostanzialmente il primo studio monografico che questo numero della rivista cablati lettura cronaca e storia Dedicato a Terragni e in una modalità che non è mai casuale questo lettere in questo impaginato in cui la diciamo così divisione su tre righe del del del titolo sottolinea in quella centrale quel Liotta e che l'ebreo Zevi che si rivolge al fascista Terragni e che in qualche modo ci fa capire come il debito lo straniamento la diciamo così la ferita lacerante profonda della suo essere stato cacciato dalla società italiana dopo il trentotto diventa un elemento Calexico che condiziona in una maniera Fortissima non in maniera banale strumentale in una maniera molto il più raffinata sublimata ha come dire il il senso profondo di sui progetti storiografici e anche forse ci fa capire quell'aspetto che su cui Paolo Portoghesi era tornato non colpite non condividendolo della necessità di assumere spesso e Poli cammini e polemicamente un atteggiamento manicheo su ogni manifestazione architettonica e culturale grazie Grazie mille a Roberto Tullio adesso continuiamo alla ricerca dell'eredità ti Bruno Zevi con cristiano Tessari che ringraziamo architetto docente alla Facoltà di Architettura di Udine Cristiano ci parlerà di sedi che Tafuri e ci parlerà di queste divergenze parallele Quindi ridicolo protagonisti nella storia della critica dell'architettura del del ventesimo secolo distanti per approccio metodologico e direi anche politico prego crescano grazie Ho un rapporto complesso con la tecnologia Ringrazio per l'invito gli organizzatori e in particolare l'amico fraterno architetto Francesco il Mulino che per eccessi della memoria deve aver fatto emergere ricordi di molti molti molti anni fa Metà degli anni settanta epoca in cui a Roma è essere parte della compagine Zé Viana non era proprio una posizione alla moda Tuttavia quello che uno storico deve pietà sì l'autobiografia Tanto per cominciare per non massacrare il suo pubblico perché il flusso potrebbe essere travolgente ma soprattutto perché è uno strumento diciamo così assai equivoco sul quale ebbene sorvolare L'immagine Corrisponde sostanzialmente ad una sequenza Che non casualmente è stata proposta nel primo studio sul look sull'opera di Zeri uscito dopo la scomparsa di quest'ultimo mi riferisco a quello da poco citato Di Roberto dubbio che da un lato individuava in Tafuri la più profonda presentato penetrazione del Progetto storico zeviano e che dall'altro in una sorta quasi di conclusione gettata verso il futuro indicava come il più giovane dei due storici romani fosse quasi poco concepibile se non grazie al virgolette preludio del meno giovane Il problema di fatto qual è Il problema è che sostanzialmente Come dire Ognuno degli argomenti che è stato toccato fin qui e che per Vanno toccati inseguito potrebbe essere passato al vaglio di questa dialettica Zelig come esercizio didattico unica concessione all'autobiografia non mi risulta che l'abbia mai pubblicato invitava gli architetti anzi gli studenti architetti come venivano chiamati agire sulla memoria vale a dire a partire dall'anno in cui si stava agendo andare indietro col tempo Il tempo contingentato come è giusto che sia porta a concentrarsi su un anno all'interno di questo gioco Siamo nel due mila diciotto andiamo indietro di cinquant'anni e abbiamo a che fare con un'altra ricorrenza quella del cosiddetto sessantotto Ma per uno storico nessuna data vive di se stessa e dunque può essere opportuno Diciamo così considerare l'immediata precedenza e il corso successivo nell'ambito di questa relazione perché come è stato più volte evocato nella giornata non esplicitamente detto e parte della strategia comunicativa di zeri Riattivare di volta in volta la versione funzionale a quel momento della sua autobiografia Poteva accadere che mondana mente dicesse nel sessantotto arrivava con dei materiali dagli Stati Uniti ho trovato il Sessantotto e mi sono offeso Nella lunghissima nel lunghissimo itinerario dei suoi contributi né in media rivendicava questa posizione in realtà come documenta Quello che è veramente io personalmente considero uno dei massimi patrimoni letterari del secondo novecento per quanto attiene alla storia italica vale a dire le cronache di Zevi Peraltro pubblicate in volume nel momento in cui lui prende e continuava a prendere le distanze da questo periodo In realtà Parlano largamente dei precedenti del sessantotto le occupazioni del sessantatré Quelle del sessantaquattro con livelli di osservazione sulla compagine accademica romana che riprenderà anche nell'anno successivo Ma c'è una cosa che va detta il percorso in parte inaugurato in parte perché lui stesso ha scelto di privilegiare gli anni precedenti anni cosiddetti alla formazione e di correre in seguito da duri o vale a dire quello dello scavo filologico dello scavo archivistico reso possibile grazie alla generosità Della fondazione zelig che cosa Può comportare Può comportare ad esempio il suo tentativo cosa ha comportato il suo tentativo di recupero di una personalità quale quella di Luigi Moretti Un recupero forse addirittura risalente a un'esperienza Diretta quando Moretti era assistente a vario titolo E che poi sembra non essersi concretizzato per la continuità diciamo così della professione di fede ideologica da parte dello stesso Moretti del quale però Zevi scrisse Ha prodotto almeno un'opera d'arte Chiedendogli ne voglio un'altra prima della sua scomparsa Vale a dire un livello vita generosità umana che era il principale difetto di quella scuola in cui lui era cresciuto Si è citato più volte nella giornata odierna Quella sindrome da sradicamento sindrome da affaticamento che peraltro bisognerebbe avvicinare alla sua richiesta in America di cittadinanza negli Stati Uniti Direi che il problema dello sradicamento non è soltanto quello dell'appartenenza a uno sradicato popolo di Profeti è quello a di una utente Vocazione e civile strappata al suo contesto naturale non dimentichiamoci che l'anno prima dell'inizio dell'esilio nel suo Nella sua conferenza per partecipare ai littoriali del trentasette Zevi come ricorderà più volte Parlerà anzi avrà parlato per più di un'ora dell'arte e dell'architettura fasciste senza mai utilizzare quell'aggettivo Negando il paradigma romano a favore di quello che all'epoca si chiamava medievale Non è una deviazione e la non necessità di commentarle le immagini delle quali fa parte che cosa una accoppiata il giovane anzi giovanissimo Tafuri assistente in quella facoltà il primo studio pubblicato nel dopoguerra nel sessantaquattro su un contemporaneo in quello studio Tafuri a un certo punto diceva facendo uno scenario del passato recente una scuola la cui arretratezza culturale era tale che poteva capitare di rivolgersi a un Del Debbio come un maestro in realtà la frase compariva in una specie di Precedente dello studio Vale a dire un panorama della visione romana quarantacinque sessantatré pubblicato l'anno prima su su Casabella ma poiché la facoltà di architettura di Roma non era applicato scusate Abbonata Casabella perché considerata rivista di sinistra fin dall'epoca del Ventennio la cosa era sfuggita Del Debbio Non leggeva e infatti non legge la frase nel libro di Tafuri bensì nella recensione qui scusate qui evocata che ne fa Zeri denuncia Tafuri E zeri si trova sostanzialmente da solo contro il consiglio di facoltà Non solo nel stigmatizzare l'idea culturale che si potesse censurare L'attività è il pensiero di un ricercatore tanto più che Del Debbio inizialmente aveva esteso iscritti la logica della denuncia alla cito fra virgolette ruolo di insetti in quella Facoltà dunque per due personaggi che sono passati Nella storia fino a dieci anni fa fino al libro citato come una sorta di emblema di luogo comune della contrapposizione in sede storiografica Un curioso inizio di prossimità inizio che continua perché se osservate lo sfondo c'è una curiosa sequenza Gli incidenti all'università di Roma sessantasei con la morte Dello studente architetto Paolo Rossi La puntuale recensione di zeri sull'Espresso del volume dedicato a da Tafuri all'architettura del cinquecento europeo è chi che da un lato Fanno sì che sarà Zeri a commemorare lo studente l'anno successivo per chi non conoscesse l'immagine vicino a Paolo c'è Adachiara la primogenita di Bruno e che per quest'ultimo però comporteranno un vero e proprio linciaggio sulla stampa di destra A ripercorrere quelle poche e curioso più passano i mesi e più i numeri e le immagini delle fotografie dell'aggressione del sessantacinque diminuire scusate sessantasei diminuiscono In Rete ci sono note fisionomie di picchiatori che in seguito sarebbero stati variamente immortalate nei servizi Dell'Espresso E arriviamo a quel tale sessantotto di cui ricorre il cinquantenario da un lato la testimonianza più eloquente della partecipazione attiva pizzeria a quella temperie un articolo sull'Avanti in cui Qui le sintesi estrapolate da quell'articolo in cui la redazione Cito tra virgolette Presente la lettera scritta dal virgolette compagni oggetti al chiuse virgolette al giornale che riproduce il suo intervento nel Consiglio di facoltà i contenuti Duole Dirlo in molti aspetti potrebbero essere stati descritti l'altro ieri E non si può certo parlando solo di Roma Dall'altra parte Il libro che ufficialmente nella Pool Gatta segna l'inizio della divaricazione Sì avevo suggerito il titolo divergenze parallele questo dipendeva soltanto dal fatto che alla vulgata che vuole contrapposti l'uno all'altro Per lo storico è molto più produttivo considerare il fatto che le divergenze non fossero da considerare quelle fra loro ma quella di ciascuna di loro rispetto al mondo e alle dinamiche circostanti di fatto perché viene istituita Questa relazione per un capitolo Quello dedicato alla critica operativa Che l'unico capitolo in realtà quasi un suo incipit che zeri costantemente attento alle pubblicazioni da Furiano ecco più tempo avrei potuto fare L'elenco i commenti Riserva al solo capitolo sulla critico grazie Non nessun commento sull'eclissi della storia primo nessun commento a l'architettura come oggetto trascurabile Il secondo nessun commento sulle conclusioni i compiti della critica Dunque Zeri sceglie la strada della reazione In che modo da un lato Riconoscendo in Tafuri quella qualità che egli stesso nei suoi rapporti umani a praticato la generosità Molto più di quanto vi sia accreditato ossia accreditato a entrambi Zevi riconosce l'alto valore scusate Tafuri riconosce l'alto valore e la generosità Dell'impegno seriano Ma adesso si contrappone in quanto nella critica operativa vede un uso ancillare della storia rispetto alla progettazione Ma attenzione Il capitolo dedicato alla critica operativa L'itinerario del libro Non ho il tempo per dimostrarlo ma prima o poi se ci campo farò il più frainteso fra quelli pubblicati in seno alla pubblicistica storico architettonica del secondo novecento L'intero capitolo dicevo l'intero libro sviluppa il rapporto fra produzione storica Dati della storia e Atteggiamenti teorici rispetto a questo orizzonte verrebbe la voglia di recitarlo il titolo non frettolosa mente Teoria e storia dell'architettura ma Teorie le multe i molti passanti e Storia dell'architettura eppure nell'introduzione si autodefinisce o meglio definisce la sua funzione in quel momento come Critico puro scrive il critico puro e guardato con sospetto e con fastidio Un qualcosa che forse va spiegato visto l'importanza che in maniera diversa Zevi e Tafuri danno alla parola perché il critico Perché la storia in quel momento il fare storia il produrre storia nel passato letterario degli studi vede come costante un rapporto fra la progettazione e la scrittura storie Tafuri parlerà non a caso in quel libro del Giovannoni Simone dell'architettura italiana riprenderemo il tema e che di questo si tratti E documentato dal fatto che all'insieme Degli editoriali qui evocato per la forza del titolo tra accademie strapaese che dagli anni sessanta in poi Zevi dedica all'emergere al successo della così densa tendenza Utilizza la definizione di un collega fiorentino Ugo la Pietra affacciando addirittura l'architetta addirittura lanciata da Rossi come frazione al fascismo che è un po'eccessivo per carità Ma nello stesso tempo assoluta attenzione e diciamo così totale condivisione della produzione storica di Tafuri nell'ambito dell'età Convenzionalmente definita come moderna Le sue selezioni i suoi brani eccetera ovviamente producono o meglio danno l'impressione al pubblico di una sostanziale identità di vedute masse a proposito di architetti come Misurando errore è stato detto divo nel dettaglio per gli storici e il diavolo è evidente non è e l'insidia nel dettaglio Come illustrazione sull'Espresso Zevi pubblica diciamo così il colloquio drammatico fra la testata della Libreria Marciana e La Zecca Quando nel testo commenta favorevolmente l'ipotesi di Tafuri rispetto al fatto La Zecca viene raggiunta dalla Libreria Marciana non per volontà di Sansovino ma a causa di un pensiero di scherzo di pessimo gusto giocattoli dall'iper accademico e detestabile Scamozzi Così come nel corso del tempo se da un lato si è iniziato dicendo potremmo tutti i temi considerati attraverso quella dialettica i due in realtà continuano a colloquiare a distanza e la misura delle enormi differenze Del non è differenza sta nel dettaglio che si tratti di Alberti di Michelangelo di Borromini da Papa curvo a Wiccan e mai Per episodi chiusi in se stessi Esiste la versione Tafuri Anna chiamiamola così di Zeri sul serio è un'intervista una lunga intervista in una serie di giorni eccetera pubblicata in America trascritta malissimo ecco una pessima cura editoriale figuratevi che a un certo punto Chi scrive citando tra i suoi collaboratori degli anni ottanta Howard ora non sa chi ascolta non capisce niente che scrive vana ma dice è un altro inglese suona bene va bene così Però è veramente l'alter-ego l'uno si consegna alla storia prima ancora di aver compiuto l'età della pensione con la sua versione chiusa tendenziosa ma attenzione dice anche cristallino nell'attitudine sulle dissonanze non sono d'accordo con dal poco Ando dice ha inibito gli storici futuri ne abbiamo qua uno che non si è fatto inibire ce ne sono Anche altri seppure meno impegnati Sala dal copie si inibisce tutt'al più ma non questo dall'altra parte Un'intervista diciamo così corrente In un momento delicato perché fatta dopo l'operazione cardiaca che lo porterà a uscire di scena Ma c'è un'infinità scusate di altri contatti se da un lato è un luogo comune Scolari definizioni tendenza architettura razionale triennale da Milano da una parte e dall'altra Il linguaggio moderno dell'architettura con la Codificazione delle sette Invariati si può dire che questo schieramento iper schierato al punto di suggerire una sorta di e nuova norma a il suo altro da sé con la sequenza degli studi che comporteranno all'inizio degli anni ottanta la visione La furia del contemporaneo per sondaggi nella sfera e il labirinto e diciamo così per un racconto più articolato negli eventi nella storia l'Italia in Audi poi pubblicato in volume Fino al esteso fino a ottantacinque anni dopo il secondo momento in cui una vasta parte e dedicata a ruolo di insetti Altro che una generica contrapposizione verrebbe voglia di dire Il più giovane Storicizza in linea diretta Il principale quello che lui stesso indica come il principale dei padri in un parallelo che potrebbe sembrare tendenzioso Squilibrato ma in realtà non è perché perché le sterzate architettoniche nell'arco polemico che ci serve romanticamente per contrarre i tempi da una parte Corrispondono in realtà a due blocchi il lavoro monografico dalla vocazione micro storia Alla Venezia frequentata da entrambi A quella serie di sondaggi che costituiscono il maggior contributo del Novecento una lezione di metodo per quello che riguarda gli studi sulla diventato ditta umanistica e dall'altra parte La corporazione i prodotti della collaborazione di cui l'ultimo Uscito di fatto postumo quello dedicato a o quasi postumo alla mostra su Francesco Di Giorgio giuro non so leggere nelle menti del mio prossimo però quando sento a portoghesi o da altri il professor Portoghesi o da altri discettare della solita ed è la solita Roma Anita di una cosiddetta Scuola romana di Storia dell'architettura non posso non pensare al convegno del novantadue Uscirono gli atti nel novantaquattro in cui due assenti entrambi per ragioni di salute erano zeri scusate Tafuri e Argan l'unico presente della triade era zeri che in maniera molto molto garbata diciamo così Diciamo che se i romani oltre che essere molto spiritosi avessero anche senso dell'umorismo dopo l'intervento di zeri avrebbero sotto il convegno ma nessuno naturalmente ha rinunciato alla platea Perché beh perché il presupposto qui sintetizzato in un in un ospizio naïf del compianto Arnaldo Bruschi Riconduceva praticamente tutto alla Scuola romana Definizione alquanto bizzarra Se si pensa che da un lato questa sarebbe stata il prodotto della istituzionalizzazione sotto il regime delle facoltà di architettura nell'arco scuola superiore ventisei ventinove e poi facoltà di architettura Cosa c'è di più il fatto che dall'Ottocento in poi Dario le le ditte Passando per l'Abruzzo passando per Van de Velde e per chiudere l'ottocento a semper chi scrive di architettura sono soprattutto architetti Non è certo un'invenzione romana Qual è la caratteristica dello scrivere dell'architettura dell'Ottocento che a farlo siano coloro Che se ne sentono competenti I militanti Nel senso biologica per dire progettiamo la gotica Gli analisti Center Per Fondare quella che è la concezione ancora attualmente praticata dello stile vale vale a dire manifestazione connessa a grandi cicli storici una di quelle tante categorie che dovremmo deciderci Finalmente ad abbandonare perché Perché di quella categoria faceva parte la sottovalutazione della figura dell'artista proprio quella dominante nel pensiero Giovanna Miano motivo centrale del suo scontro con Venturi eccetera e allora E allora storicizzare il fondo la relazione la relazione fra i due personaggi significa mantenerne e sistematicamente vive diciamo così Le componenti dita scontro Non come crisi piagnucola come lezione etica come lezione si dica Che cosa fa Zeri Dopo la scomparsa di pubblica Rigorosamente in modo asimmetrico stralci della lunga intervista che solo due mesi prima era uscita sul giornale dell'arte per limitare il ricordo a una Contratto riferimento in cui parla della altissima valutazione che Zeri fatte Tafuri fa del lavoro di Zelig scrivendo Riconoscimento commovente ancorché tardivo verrebbe voglia di rispondere a Bruno Zeus come se uno si chiamava ai miei tempi riconoscimento e costante che forse per bisogno di antagonismo Non hai di volta in volta valutato L'ultimo scorso Tafuri in senso fisico ci ha lasciato è quello che potremmo chiamare e ritorniamo a un celebre editoriale L'ultimo impegno di generi o meglio uno degli ultimi Cosa c'è di comico E un suo formidabile editoriale cominciava così le parole si vendicano A forza di moltiplicare i contro e cita la rivista di portoghesi contro spazio e quella su cui Tafuri aveva pubblicato il suo saggio sulla critica dell'ideologia applicata l'architettura contro piano La frase finiva si finisce per ragionare controsenso Ma le parole possono essere terribilmente Maglie Non alternativa se non chiamare la propria monumentale conclusione controstoria In quale direzione Sostanzialmente Una zero amento una tabula rasa Non i cicli le personalità La distinzione fra poeti e letterati Condivisibile o meno Tutto quello che la critica trionfalistica degli osceni anni ottanta e novanta critica che sostanzialmente rinuncia al suo ruolo si era ben guardata nel proprio specifico di fare L'immagine che vedete Zebina pubblica nel novantasette sull'Espresso in un articolo relativo alle occupazioni promosse da Danilo Dolci per lui qualcuno ha ricordato la sua intervista con Amanda Lear Non c'è l'eros è la posizione di politici amministratori davanti ai cosiddetti poteri altri Oggi Mi diverte pensare che probabilmente la utilizzerebbe per illustrare la posizione di critici nel contesto Anti star La sua ultima invettiva Gennaio due mila Una Dichiarazione a tutta pagina di stroncatura della mostra su Borromini Mostra Però sbagliano alcuni nomi lecco storico capite voi che cosa vuol dire e un ricordo Da questa parte E pensare che nel sessantasette buffo la stessa data citata da portoghesi nell'intervista Si è rotta un'amicizia sull'interpretazione di Borromini Vediamo un po'che cosa dice zeri Si era pensato di pubblicare un volume con Argan Brandi Bettini Tafuri splendidi saggi li pubblico io adesso su l'architettura cronaca e storia Cosa che ha fatto Il rammarico l'attualità ce l'avete una striscia di sotto Da un lato Uno Zelig che come uno dei suoi maestri Argan è un po'infastidito finisce per Pool Pepoli zanne ridicolizzarla Filologia non si accorge di uno stupro a cui confronto quello dell'osceno Piacentini a Ferrara è un incidente da quattro soldi Fine anni ottanta primi anni novanta Viene come realizzato un restauro all'esterno di Sant'Ivo Non leggo nel pensiero gli organizzatori non sapevo che avremmo tutti rivisto la mirabile fascino aporia sua lettura della fabbrica In quella documento ogni volta che si torna sul fronte il segno di un festone coronato da Stella è perfettamente visibile La filologia ci dice che quel queste estone è perfettamente documentato il cavalier Borromini no ha fatto togliere quel testone che aveva fatto mettere altre fonti ci dicono che lo Borromini è un manuale abilissimo stava lì dopo quattrocento anni che cos'è è il Michelangelo Isma'concettuale di Borromini Il non finito trasportato sul terreno dell'architettura senza alcun gusto pittorico per i provini Smoke eccetera Degli sciagurati dopo quattrocento anni ce l'hanno tolto nell'indifferenza generale Purtroppo Zeus diventa tutti usciti di scena tempo più recente Demolizione Della allestimento dei BBPR post bellico della pietà Rondanini Articolo esaltato su Affari e Finanza che lega no che lega il design e l'impresa delle luci la quale che cosa ha pensato bene di fare Eliminare le ombre il dramma di Michelangelo ridotto a una lampadina d'Autore Di nuovo nell'indifferenza generale Insomma in fondo i due incarnano che cosa E il presente non è retorico almeno vale diciamo così per chi parla e per chi sta qua Interno la duplice visione e versione costitutiva della storia Zeri La maggior rappresentazione o meglio la Maggioli incarnazione Nel novecento Delle attrezzature mentali dell'avanguardia Nel contesto della scrittura storica E il grande narratore Era un ricco Quello per cui tramandare significa spingere illustrare per sollecitare Tafuri Tucidide Quello che è consapevole che forse annoierà ma il problema e il rigore dell'analisi della Historia con l'acca della investigazione Per entrambi la ragione che li muove E la passione per l'architettura grazie Grazie davvero a Cristiano Tessari queste divergenze parallele tra serietà fuori Adesso continuiamo con l'ultimo intervento di questa conferenza della mattina Luca G. bello direttore del giornale dell'architettura con un titolo significativo esiste ancora possibilità di critica oggi Quindi torniamo alla a ragionare di critica dell'architettura com'è cambiata la comunicazione dell'architettura negli ultimi vent'anni qual è il rapporto tra web nuovi media e architettura prego Luca Grazie buongiorno tutti grazie agli organizzatori per l'invito punto io non mi alzo in piedi non per mancanza di rispetto verso l'uditorio perché punto il mio non è un intervento governo avevamo già detto con con Marco parlandoci Nei nei preparativi di questo convegno ma solo lanciare alcune stimoli alcune domande magari da sviluppare poi nelle tavola rotonda del pomeriggio anche perché non sono uno studioso un esperto Né un filologo di Bruno Zevi Prima Paolo Conti diceva fare giornalismo oggi sarebbe impensabile senza considerare il portato di Zevi Ma non lo so piacerebbe pensarlo però sono un po'più un po'più pessimista mi fa piacere sentire da Gianni Biondillo che sia ancora la voglia di guardare interloquire con dei perfetti sconosciuti che mandano delle proposte che cercano anche a volte di trovare un un interlocutore per un orientamento ma in generale io credo che la Panorama odierno della critica Sia molto molto molto più piatto Perché c'è una grande differenza cioè rispetto a al percorsi che alla alla biografia se Diana che c'è stata tratteggiata Da Roberto Duilio da cristiano pensare come una un progetto culturale una capacità interpretativa poi con tutti i rischi che questo Comporterebbe anche le cantonate a volte che Delinea presenta un tonante no assolutamente però c'era un e questa è la critica operativa c'era un telo rosso c'era oggi forse si riapre una una piscina non lo so però in base a quello si costruiscono i pezzi si fanno le gerarchia si ordinano le cronologie si mettono dentro e fuori persone si butta giù dalla torre qualcuno si tiene su qualche e si osanna qualcun altro oggi mi sembra che tutto questo non ci sia C'è parallelamente se vogliamo una maggiore diffusione dell'informazione perché oggi tutti facciamo informazione tutti E mettiamo in Rete un sacco di informazioni gli architetti auto pubblicano va cioè le piattaforme più diffuse dalla mondialmente straordinaria un'operazione di Arché belli fino alla divisa are fino fino a quante ne volete Dando la possibilità di Autopubblicati arti Non c'è non ci sono filtri ci sono molti pochi filtri allora forse una volta ce n'erano troppi forse una volta le letture orientate tagliavano fuori decisamente altre possibilità di interpretazione ma attualmente detto che si è diffusa moltissimo l'informazione ma per me l'informazione non è comunicazione e credo che Zevi in quei anche in questo bellissimo Video delle Teche RAI ce l'abbia fatto capire La comunicazione è appunto interpretazione conoscenza per poi poterla per poterla trasformare in un portato un qualcosa che ci si sente anche dentro per affinità elettiva per tutto quello che volete Quando anche anche a a me insomma capita dietro le quinte in cucina della della della redazione al nostro giornale che ci arrivano comunicati Stampa tra la comunicazione e il comunicato stampa se guardiamo da un certo fronte sì però forse un una forma di rielaborazione Cipa E poi mi accorgo di Corzine escono nei vari nelle vari portali di architettura vedo che sulla del copia e incolla Copia incolla Lo sforzo di costruire dei racconti Lo vedo come una cosa molto molto molto rara oggi quindi credo che questa lezione sia molto da riprendere ripeto anche con tutti i limiti che ha una visione orientata una visione critica dall'altra parte c'è il fatto che se qualcuno oggi però si permette io guardo il contesto italiano non so mi auguro che all'estero sia diverso mi auguro che ci sia ancora soprattutto in ambito anglosassone con la capacità della critica che modo per come diceva Tafuri per rilevare una distanza tra un volontà una Un'idea e la realizzazione che magari non è conforme con quelle ispirazioni iniziali quindi Correggetemi se sbaglio ma mi sembra che Tafuri incerti scritti soprattutto teoria e storia dell'architettura rilevi come l'essere critici operativi sia prendere ovviamente le difese di alcune posizioni ma anche di rilevare in quelle posizioni ripeto la distanza tra il dire e il fare se vogliamo o no Ebbene oggi qui in Italia se tu comunque ti azzardi a fare della critica costruttiva e non stiamo parlando di fare Denigrazione mai fare critica costruttiva La suscettivo urti immediatamente la suscettibilità degli architetti che credo sia uno dei popoli più suscettibili che esistano mentre all'estero scientificamente provate le stroncature A trovando a volte no spesso il ringraziamento da parte dell'autore che è stato stroncato perché dice a grazie mi hai fatto vedere no In questa pubblicazione quello che appunto non sono riuscito a ottenere da dove appunto per molto meno La suscettibilità degli architetti se si dice qualche cosa è immediata perché prima siam tutti bravi a dire ma che bella con lavoro lì che viene fatto eccetera ma se appena entriamo nel confronto dialettico critico ripeto ma critico costruttivo non dice non c'è un deficiente Stroke ragione Le cose diventano molto problematiche io chiuderà i qua poi magari lascio al pomeriggio Grazie mille Luca G. bello bene quindi siamo perfettamente nei tempi chiediamo questa prima parte del del convegno vi ricordo il pomeriggio ci saranno due tavole rotonde coordinate da sempre da Luca da Luca G. bello nella prima tavola rotonda interverranno Luigi presidenza pugliesi Valerio Paolo mosco Marcello Guido Carlo manco sul Sandro laser poi ci sarà l'intermezzo dagli archivi l'invito appunto a vedere la la bella esposizione dei tavoli originale che grazie la lavoro Del gli archivi dell'ordine degli architetti di Roma noi possiamo vedere oggi solo in occasione di questa giornata quindi un'occasione molto importante per noi Poi la seconda tavola rotonda con Antonino Saggio Gianni Ascarelli Rosario Pavia Massimo Lardi Luca Richini e Tomaso brasiliana ci vediamo quindi alle due e mezzo una notazione tecnica mi raccomando due mezzo puntuali anche proprio per chi si è iscritto per i crediti formativi grazie a tutti ci vediamo dopo Eccoci qua se vi accomodate cominciamo con la sessione pomeridiana Bene grazie a tutti allora cominciamo questo pomeriggio di studio su Bruno Zevi Questo convegno insomma la mattina abbiamo avuto abbiamo fatto molte riflessioni critiche Su questo tema saper vedere l'architettura eredità culturale qualità critica il Bruno Zevi Adesso ricominciamo con due tavole rotonde La prima Saper vedere l'architettura linguaggio spazio assediano poi ci sarà l'intermezzo dagli archivi dell'Ordine Architetti Roma Che ci presenterà il fondo Sara Rossi architetto e potete vedere le bellissime tavole originali del fondo sarà rosso qui nelle nicchie dell'Acquario romano Poi alle diciassette avremo la seconda tavola rotonda sua attualità critica politica etica architettura di urbanistica questa prima talora tavola rotonda Moderata da Luca G. bello direttore del giornale l'architettura che ringraziamo che modererà anche la seconda tavola rotonda quindi il pomeriggio sarà coordinato da Luca Che bello Questa prima tavola rotonda abbiamo Luigi presidenza pugliesi Valerio Paolo Mosca con Marcello Guido di Carlo manco su grazie a tutti voi di essere qui poi la seconda tavola rotonda avremo Antonino Saggio Gianni Ascarelli Rosario Pavia Massimo Ilardi Luca ridi chimiche Tommaso Brasile Bene cominciamo quindi questo pomeriggio che sto grazie prego grazie Marco Salvo per ritrovati buon pomeriggio Non taglio qualsiasi il preambolo perché credo che già molte sollecitazioni siano emerse dalle dagli interventi della mattinata Pregherei i nostri ospiti e come già un po'detto di tenera magari gli interventi entro i dieci minuti perché così magari diamo la possibilità a un secondo giro di tavolo e eventualmente anche a domande dal Pubblico Luigi pertinenza pugliesi critico di architettura presidente dell'AIAC l'associazione di italiana di architetture critica saper arrivi vedere serie anche mi piace presenziata Luigi che sicuramente ci metteremo al casco qualche provocazione lancerà ci mancherebbe anche qual è stato in qualche misura il suo rapporto con serie quanto si sente Saviano Beh io mi metto qua Intervento vietate ai minori di diciotto anni Allora io partirei dicendo questo che molti critici compresso che nel fra tornante Non so quanto né adesso lo stanno premiando ma io non non penso che lui proprio siamo grandissimo interprete dell'architettura sostengono che l'ultimo raid quello per capirci nel piano di Baghdad Indire era diventato come una specie di bambinone aveva perso il controllo del della forma anzi per lui questo non succedeva un po'prima diceva pensate la casa sulla cascata dovrebbe essere rivestita in foglia d'oro per fortuna che non la rivestita in foglia d'oro l'ha lasciata così Commenta Bright era diventato Oggi si direbbe folle pazzo O forse si direbbe creatore di architettura autoreferenziali per attuarli per adoperare una parola che si adoperò molto su succubi del diktat della società dello spettacolo forse si sarebbe io penso che almeno altrettanti penso non lo stesso degli scritti dell'ultimo Zeevi Non gli si perdona di aver optato decisamente per certi autori per esempio Libeskind che oggi politicamente poco corretto che via di la sperimentazione mi informa finché sosteneva la migliore architettura italiana Aldini Gardella la questa poetica dell'eccesso ossia poteva considerare un aspetto minore del del suo carattere forse il prezzo da pagare ha un lavoro critico però considerato da tutti serio e originale Poi però è caduto vittima dell'arte per l'arte Del del costruttivismo Del Delle tendenze più arbitrario C'è questa cosa degli architetti e critici d'archetto agli architetti con me durante i critici o addirittura sembra non essere concesso il diritto a uscire oltre certi confini e soprattutto a trasformare l'ultima parte del ciclo della propria vita in un faccia a faccia con il concetto di limite Questa operazione però è perdonata gli artisti ma nessuno per esempio verrebbe in mente di criticare Michelangelo per il non finito drammatico dell'EUR sue ultime pietà oppure a Tiziano l'ultima Tiziano che disegna addirittura disegna dipinge con con le mani E quindi se volessimo semplificare in uno schema il giudizio che si applica per Zevio per RAI tempo questo periodo di formazione maturità Conseguimento dei suoi migliori risultati decadenza senile Di quest'ultima per rispetto al personaggio non se ne parla troppo apertamente la si fa un po'intuire Azzedin quello della simmetria Missa dopo la simmetria Panzeri quello del del costruttivismo Azzedin quello che invece vai Libeskind Marcello Guido e Ascarelli ci torniamo poi su questo Su questo la difficoltà a confrontarsi con il personaggio nella sua interezza per cui se ne accetta sulla mente una parte a probabilmente inibito la produzione di testi critici a Luigi dedicati almeno sino a un certo punto ha questo centenario della nascita in realtà c'è stato un testo di un certo respiro io non ho sentito purtroppo oggi l'intervento di Duilio E che il testo di due ma il testo di Duilio tempestosa scritto molto bene da una persona molto corta ma che esce levato da questo punto di vista l'introduzione a a a Bruno Zevi Castelli in questo stesso in questo stesso modello narrativo Una Zeri condivisibile fino alla fine di quanto diciamo gli anni Settanta Ascierto fino alle sue di mentre dimissioni dall'università e poi un personaggio sempre più incomprensibile dopo da guardare un pochino con Un po'di Di benevolenza Nello stesso errore sprofonda la pessima mostra azzeri dedicata al maxi dieci anni dopo Del testo di Dorio Con il mezzo fra due personaggi che non si riesce a capire perché hanno deciso di occuparsene di Zevi nel centenario ha visto che in vita non mi sembra che mai abbiano dedicato una particolare un particolare interesse decidono di affrontare il critico proprio a partire dalle opere degli architetti italiani da lui sostenuti risultato la quasi generalità degli edifici presentati vanno dal quarantaquattro agli anni Settanta ci sono due eccezioni Ascarelli Marcello Guido E quali pare che all'inizio non siano stati messi all'interno del del della mostra e poi a seguito di proteste della Fondazione Zeri di Massimo Locci chi lo sa Vengono ammessi ma vengono messi con un certo imbarazzo e cioè non nelle Zone dedicate al agli architetti ma nella Timeline come dire sono episodi della della cronaca io una specie di di dopati è peggiore del del buco che voglio no Recuperare di Ugo concettuale che è quello di pensare che l'architettura Rizzelli gli architetti di Zelig che hanno una certa importanza almeno per Zé di finiscono negli anni settanta Ci sono altre esclusione quella che a me è venuta più di cioè che ho visto subite quella anche di Massimiliano Fuksas su un personaggio a cui Zevi dedicò nell'universale di architettura una Monte monografia ma adesso inutile andare troppo a ricostruire queste queste dinamiche quello che però viene viene fuori è sempre questo modello storiografico Zevi va bene fino agli anni settanta e gli anni Ottanta poi Sei virgola poneva la B l'aveva intuito questa questa storia di omogeneizzazione del della sua produzione che sarebbe avvenuto dopo la morte mi aveva parlato per metafora quando raccontava del funerale di Michelangelo Michelangelo muore vi si dedicano i funerali il Vasari il l'artefice di questi funerali ma l'immagine di Michelangelo che ne viene regole ricostruita ENI immagine Di un Michelangelo meno cool Abruzzo meno disturbante tutti gli spigoli divengono come dire Sul Musati Forse il prezzo da pagare questo di smussare i personaggi per essere tramandato Attraverso le pubblicazioni scientifiche attraverso le commemorazioni ufficiali e insomma un personaggio che diventa un po'buono per tutti ma che perde la sua fisionomia Io mi chiedo quanto in questa operazione la Fondazione Zeri non sia colpevole nella nell'avvalorare questo Questo modello interpretativo il dimezzamento e il pedaggio per entrare nella storia e in questo senso sia l'ingessato testo di Duilio che la pessima mossa del maxi svolgono questa funzione Tuttavia per noi che pizzeria abbiamo un'altra idea non possiamo che guardare a questa operazione di inscatolamento con me Ed è caratterizzata se non è come un episodio grave grave per quanto sono gravi fatti sopra strutturale della cultura per carità E invece proprio per questo io vorrei provare a sviluppare un'altra ipotesi interpretativa non che sia il primo sedi chiave per capire il secondo con me un rimbambiti mento ma che sia l'ultimo Zeevi a dare una chiave per meglio capire Il primo che è un'operazione totalmente diversa rispetto a quella che stanno tentando di fare Storici accademici di banco l'ultimo Zeki esattamente come l'ultimo avrà letto l'ultimo Michelangelo e l'ultimo Tiziano giunto all'apice Della propria apertura concettuale corona un percorso di riflessioni con nuove sintesi Che sono in grado di fare nuova luce sul passato Ad altri manforte in questo tentativo di interpretazione sono alcuni episodi L'ultimo Zeri per esempio si dà da fare molto per raccogliere i suoi iscritti Li ripubblica insieme Leggere scrivere parlare architettura Pubblica storie contro è uno Zelig Nell'ultimo periodo della sua vita estremamente produttivo che cerca di organizzare la sua eredità spirituale pubblica Storia e controstoria dell'architettura in Italia Lavora anche a un libro secondo me non particolarmente felice sulla critica architettonica che lascia inedito forse perché non non era particolarmente convinto chi lo sa e verrà pubblicato dopo la morte dirige con polso fermo la nuova serie dell'universale di architettura che completa la per precedente Ma soprattutto organizzò un convegno paesaggistica linguaggio grado zero del dell'architettura preparando un intervento toccante che non pochi hanno interpretato come il suo testamento spirituale L'ultimo Zevi è tutt'altro che uno sui monitor geniale non personaggio di statura gigantesca che sta rivedendo la sua intera opera per lasciarla attiva vorrà tramandare suggerendo importanti chiavi interpretative Sono l'Accademia l'avrebbe banalizzata vedere Zeri come il sostenitore del dei costruttivismo può essere utile ma anche fuorviante sicuramente Zevi mostra nei confronti di questo fenomeno un grande interesse Anche perché e sola tra verso la costruzione del decostruzione dello spazio che si riescono a far fuori le scatolette post moderne e a fare i conti con Manfredo Tafuri e con Aldo Rossi annientando nel discorso certo idee costruttivisti sono stati anche un fenomeno estetizzante spesso insopportabili ma senza la loro architettura Si sarebbe trascinata come puro gioco di Masque di maschere di regole anti regole divani a buon mercato di nostalgia per la storia Pensando che il servizio andato in fissa con la decostruzione vuol dire non aver letto i suoi scritti negli ultimi anni in cui è sempre presente un concetto che l'architettura moderna finalmente abbandonato ogni regola E diventato un processo della storia della libertà E che io credo che sia questo il senso Che data la chiave di lettura di queste o interpretazioni ed i fatti il il convegno finale si intitola paesaggistica e grado zero E sono questi i i due temi Sintetici portati ad estrema sintesi che permettono di Guardare con occhio Libero alla sua opera paesaggistica cioè l'architettura che si libera dalle sue condizioni oggettuali sì dissolve nella nella nella natura recupera dalla natura anche aggredisce la natura ma che comunque diventa paesaggio e e questo da una chiave di lettura molto forte rispetto anche a quella che era la predilezione per l'architettura organica della prima parte del della sua vita e grado zero La il problema non è il del costruttivismo me la capacità di fare grado zero che vuol dire fare grado zero fare il grado zero vuol dire porsi sempre in condizione di distruggere quelle che sono i frutti Della del dell'elaborazione culturale perché sono provvisori E ripartire daccapo ripartire da capo ovviamente tenendo sempre presente quello che il lavoro è il discorso fatto in questo senso questa questo grado zero e delle radici profondamente ebraica e e destino un bene che in questo periodo si sia pubblicato quel libero Fondamentale secondo me per capire il pensiero di generiche ed Architetture Breast Marisa ricordo bene villa il il il titolo Io ebraismo ed architettura Quindi Proviamo a fare l'operazione opposte e concludo l'operazione opposta è quello di vedere l'ultimo Zeri come il critico che riesce a mettere insieme tante cose che aveva costruito nel corso del del della sua vita e attraverso quelle si può dare un'interpretazione del anche della sua produzione passata a questo punto le scelte che lui fa negli ultimi anni della sua vita non c'erano scelte Trascurabili Ma sono le scelte attraverso le quali si possono leggere anche le scelte del del passato un mutamento di prospettiva che io suggerisco di accettare o di comunque di di di verificare perché attraverso questo mutamento di prospettiva ne viene fuori uno Zelig molto meno accademico molto più interessante Filosoficamente molto più rilevante paesaggi Isma'e grado zero grazie per l'attenzione Grazie a lui si pertinenza per il ribaltamento di prospettiva quindi a leggerezze che partirà dal dal fondo Magari anche perché è tirato in ballo la mostra del MAXXI tirato in ballo il lavoro di Roberto Tullio che è intervenuto stamattina perché l'abbiamo poi tempo antico poi Roberto vuole intervenire part per un confronto Valerio Paolo Mons compito critico di architettura Saggista docente lo ricordate di Venezia Ci parla di con un titolo curioso dimenticare molto ma ricorda ricordare tanto architettura indurci Avevo intenzione di parlare di acqua ma devo rispondere Non fare il mio intervento inizio voglio rispondere a ciò che ha detto Luigi ter fondamentale c'è un punto a mio avviso ci discrimina Luigi ha parlato dalla vorrei parlare Il quello che dice Luigi a mio avviso non è condivisibile Nel senso che non fa i conti con L'impianto critico di e l'ideologia critica dizionari che di fatto Come lui scrive è per un'idea prima Io penso prescindere da fenomeni tutto ciò almeno dagli anni Settanta diventa così determinato fino arrivare al ridicolo invarianti Alla luce di quella roba là è chiaro che io cerco dei fenomeni cabala abbandonino le mie tesi E la mossa del maxi parco treni quanto dice Luigi Dimostra proprio come questa impostazione sia sbagliata perché per avere un'impostazione del genere la poteva avere Egidio che Charlie truppe fra le Corbusier aveva mi Airaudo Non certo Zaia che dagli anni settanta in poi non ha avuto più gli architetti che capivo no-logo riuscivo a dar forma al suo pensiero Per cui care un pensiero raffinato finisce intendo dilagare un pensiero dove c'era presso il non finito la commistione tra l'alto e il basso il il manierismo tenuta il contrario del grado zero manierismo Anzi alla maniera contrario grado zero lo spazio il continuum spaziale sono tutte elementi fondanti il pensiero di Zani che per trent'anni non hanno avuto rappresentazione fisica se non in un'architettura sconclusionata casuale di fatto di reazione cioè quello che io la mia critica azzardi perché da uomo per è diventato un uomo contro e tutti gli uomini contro fanno una pessima critica scivolo e giornalismo perché chiaramente il contro ben dentro la critica invece chiaramente una cosa un po'diversa Bruno Cesario è diventato l'uomo contro e ha avuto delle truppe di bassissimo profilo l'architettura prodotta Dal mondo di Zanini era a un certo punto declina declina spaventosamente ripeto perché paio indirizzi Lizzadro indizi raffinatissimi difficili e torno a quella del PAI doveva essere il mio intervento per ogni sul Su quello che io reputo il capo di un lavoro di generalità che architetture in uscita rilettura in nuce un libro sapientemente anche un po'noioso non è giornalistico è un libro dove si imparano delle cose anche un po'didattico è bello La produzione Rizzari dagli anni settanta in poi dal punto vista editoriale di bassissimo profilo sembra fatto apposta quel brutto quel kitsch e è un libro bellissimo studi attivissimo raffinato e che si pone poi dei punti e sa qual è la grande attualità dicendo a mio avviso non in quello che dice Luigi il primo punto essenziale e che critica storia coincidano è questo il punto che io penso che è stato dimenticato E questa Situazione questa condizione questo credo meno male l'ho vissuto anch'io nella mia esperienza a un certo punto mi sono tre ritrovato costretto a scrivere una storia perché la critica brucia se stessa alla fine scivola nell'andare incontro Croce vero maestro Rizzari diceva la vita e storia null'altro che la storia è la storia non è Giudiziale non fa parte del mondo giuridico la storia va apprese considerata con la storia per far ciò questa tessitura tra forte impostazione critica e anche una filologia storia antica servono pagina E architetture Nuceria nel senso che le contraddizioni di Inzaghi vengono tessuti tra le parti in una miniera equilibrati stima con anche forse delle distorsioni Quercia tutte le prime pagine e cioè a dire in tutte le lingue del mondo l'etimologia di architettura ma non utilizza quella più evidente quella greca acché TAC acché lei no quell'anno l'utilizzabilità chiaramente una torsione è evidente che nel momento in cui un critico fa storica evidente che da una torsione Mapai questa torsione viene sempre redenta da quelle sfumature del linguaggio che Zeri sa tenere insieme ad esempio c'è una parte lo trovo bellissima quelli tende Santa Sofia chiaramente dice lo spazio magnifico tutte ci sarà però attenzione è la banalità degli spazi al contorno di Santa Sofia Che fanno grande Santa Sofia e in quella cosa che abbiamo visto prima in cui lui spiega Santini palpando parli Sancarlino ma certo dice la grandezza di di Borromini nella banalità del fronte laterale E questo è un esempio che va Cuntrò quel giornalismo un po'a buon mercato Quetzal via prodotto nella parte finale della sua carriera Vede in diciamo nella parte finale della sua carriera quella che è stato il declino della movimento moderno attenzione Zerbi è stato tra i primi a essere antimoderno nel senso oserei dire umanista del teste Ho fatto il primo con Rodgers una critica al ideologia del movimento moderno bene nel momento in cui lui sia schiacciato E ha cercato dei nemici della trovati chiaramente Ha perso quella capacità di saperne considerare ogni sfumatura linguaggio fatto di sfumature Cioè bene o male siamo abietta di tutti abbastanza grandi da capire che le Corbusier con mia non è quello che ci hanno raccontato bivio Operti narra urbana ma qualcosa di più complessa ora e adesso salto su un altro piano l'atto presenta un'intervista molto bella le ultime interviste ha rotto diciamo io dello ma l'ho sempre avuto degli sempre delle idee molto forti all'inizio ma io so benissimo trascrivo questi dati così forti mi gioco tutto il sistema delle sfumature Che danno plasticità alle idee La critica non può essere assertiva Può alludere a un'assertività E invece questa cercare di accorciare il più possibile per cercare poi il consenso popolare che non si trova perché l'archetto un fatto di élite forza Ah certo muta bruciato quello che è un pensiero di una plasticità e di una raffinatezza che ritrovo in architettura innocente qui non è che li mette in crisi la sua idea di spazi interna ma l'argomento alle sfumature dello spazio interno Ora questa prestazione alita giornalistica Penso che sia stata molto negativa specialmente a Roma Al massimo mio rispetta l'amore da non male le pagine lo scrittore mia storia vecchietto da Sulzano il fatto le scritte soffrendo Perché perché tocca a un personaggio di altissimo livello e me la sono cavata mettendo in parallelo Zarja Tafuri Bene l'essersi schiacciato nella esser contro è stata qualcosa che è stato negativi e questa attitudine è qualcosa che è rimasta nella cultura italiana che ha incrociato ahimè quella tendenza a parlare di tutto meno che di architettura di Quaroni per esempio e l'uno due Quaroni Zaidi a Roma è stato problematico Molto problematico ed è una delle ragioni nulla prima forza sarà la centoventitreesimo Del evidente spaventoso e palpabile declino dell'architettura a Roma degli ultimi trent'anni E su questo parlo di questo con un rispetto totale nei confronti della generosità intellettuale umana di un uomo del Partito d'azione per cui della migliore italiano Ma questo allo stesso tempo a un'eredità anche come tutte le dita complesse a mio avviso ha degli spettri di notevole criticità Greche il dibattito si anima subito e apprezzo ringrazio Valerio per aver modificato il tuo intervento in funzione appunto del dell'intervento di Luigi credo che a questo servono tavole rotonde è stato tirato in ballo anche Marcello Guido vicepresidenza proprio come il partecipante C'è un po'un po'di rimesso solo come dice Luigina la inserita la mostra del maxi che credo che ci racconterà appunto di come esperienza Seriana sia fruita anche nella nel fare architettura del Progetto ecco Allora innanzitutto il mio punto di vista non è il punto di vista di uno storico di un critico o piuttosto il punto di vista di un architetto che si è sporcato le mani con l'insegnamento di Zelig io vorrei fare prima di iniziare a parlare di sedi due Brad Pitt premesse lacrime sulle immagini che verranno proiettati tre è sono un mix di storie storie prima immaginate poi progettata ecco infine realizzate sono state realizzate con l'insegnamento dicono serio Stato un suo allievo e raccontano un po'anche la storia di questo di questo rapporto avuto con con appunto con il maestro il mio maestro è queste immagini vogliono rappresentare senso può inviare queste immagini vogliono rappresentare un po'una traduzione simultanea rispetto a ciò che essi alla parola accerti si dice no perché la parola può essere interpretata queste equivocata può essere tradotta male invece se c'è un'immagine affianco a quello che si afferma allora la parola diventa inequivocabile Un'altra premessa è quella di come quanto e perché ho conosciuto Bruno Zevi perché era il mille novecentosettantadue quindi quasi cinquanta anni fa un tempo lontanissimo no due generazioni quasi ci dividono da quella rata Ed un ragazzo di di vice nove anni si aggirava per i corridoi della facoltà di Architettura Valle Giulia Era In verità il primo anno non era stato molto molto convincente no era stato anzi un po'di deludente per il fatto che io prima stamane hanno fatto vedere un'ASL lette in cui c'era bruschi che Faceva un po'l'albero Genealogico di della facoltà di Architettura bene anche negli anni settanta non c'era un residuo del passato c'è un residuo della scuola di falso quindi Morpurgo Addirittura delle idee di Giovannoni quindi non sono d'accordo neanche a ciò che affermava affermava Nell'intervista nell'intervista Fatta a a Portoghesi No Zevi un'altra cosa rispetto al passato La scuola di Roma e un'altra cosa rispetto al pensiero Pizzetti questo deve essere chiaro perché altrimenti si fa di come dire Rendere la situazione è un po'fluida un po'gelatinosa dove tutto una cosa vale l'altro invece no bisogna scindere per bene le cose e dire chiaramente le cose come stanno no e e quindi Questo ragazzo nel settantadue e cercare di capire come era strutturata la facoltà di architettura perché appunto i primo anno era stato deludente E la facoltà di Architettura allora nei primissimi anni settanta metri si parla dal settantuno settantadue era strutturata su due nomi Due grandi personalità del veleno da un lato Ludovico Quaroni e l'altra all'altro Bruno Zevi In verità io anche al primo anno si comma siccome stavo molto tempo in facoltà per devo molto tempo nel senso che dedicava molto tempo Alla all'architettura avevo anche seguito le lezioni di guardoni e mi voglio dire ciò che un ragazzo come me nel addice nove anni Guardava I due modi differenti di rapportarsi alla costruzione dello spazio cioè arriva all'architettura e Quaroni faccio elezione al piano terra ricordo che nel settantadue faccio lezione al terzo anno Era erano Ali aule gremite insieme centinaia di persone ragazzi anche seduti per terra non era la condizione attuale Una nuvola di fumo nell'aula Maroni seduto in cattedra attorniato dagli assistenti no emanava un senso di sicurezza e tranquillità in chi lo ascoltava Nel senso che aveva un modo di fare paternalistico Che faceva sì che chi ascoltava la sua lezione resta però coinvolto in un discorso che andava al di là della lezione stesse cioè volevo voglio dire che formava un gruppo forma un gruppo io incontra i presenti la prima lezione Pizzetti la Ascoltai nei primissimi giorni della del secondo anno E o il Flash immediato di quella di quell'ingresso nell'aula ce l'ho ancora in mente Una situazione molto informale gli assistenti anche seduti in ordine sparso tra i ragazzi tra gli alunni tra che coloro che ascoltavano e poi lui che passeggiava con la in mano discuteva faceva lezione con la pipì in mano tra i banchi degli studenti una impostazione Completamente diversa perché non trasmetteva alcuna protezione non ascolta non trasmetteva qua E di tranquillità anche perché era un tipo molto irascibile no aveva scatti immediati irascibilità nei confronti dei degli allievi nei confronti anche degli assistenti perché cercava chiedeva sempre qualcosa in più e naturalmente negli i ragazzi ne i gli assistenti riuscivano a datare Aveva un'articolazione libera e libertaria in un l'opposto di Quaroni completamento Pozzi Quaroni erano un po'delle schegge libere Che erano nell'aula i ragazzi gli assistenti ognuno andava per la propria strada cioè lui indicava una strada Poi ognuno di noi percorreva la propria strada Ed è in quel momento nel secondo anno che ho detto a me stesso questo sarà il mio maestro e lo è stato per tutti i restanti anni per tutti e quattro i cinque anni di permanenza nell'università non ho lasciato neanche una lezione E dirette Diventa effettivamente per dire per dirla con le parole di trentuno di The Bright no diventa effettivamente il mio amato maestro non l'ho più lasciato ecco questo è l'inizio del percorso dell'inizio Dell'incontro con sedi poi magari alla fine eventualmente i dirò la mia esperienza quando gli chiese la tesi sull'aria di Lauria anche essa densa di contenuti lezioni zeviano dopo dopo magari ne parlerò successivamente però cosa mi ha insegnato sedi cioè queste architetture che passano sugli schermi Come hanno recepito l'insegnamento di zeri io penso che vedi è vi conosco Hansen Virgolo più importante no nella rapporto tra allievo al maestro cioè quello di aver insegnato le nozioni essenziali questo lo dico da architetto non Netta storico netta critico quello di aver insegnato le nozioni essenziale della costruzione dello spazio attraverso la storia o meglio attraverso i processi di evoluzione del concetto discordi spazio nella storia medesima Zevi ha indicato una strada da percorrere E questa è una cosa che Non è che cosa da nulla perché potrebbe sembra diceva bianchi tanto una strada no è un concetto è una prerogativa che viene associata ai grandi prendono di Frei tempi Kato una strada le Corbusier era implicato una strada genti al contrario dei primi due no anche i Catto una strada autonoma che si può fare per che si poteva percorrere mentre ebraica rimasta all'interno del della sua filosofia Ebbe L'esperienza di sedi è un'esperienza che accomuna Esperienze poi progettuali diversissime tra loro no la mia esperienza quella che voi vedete però ci sono tanti altri architetti che hanno elaborato altre esperienze con l'insegnamento di Zevi quindi ognuno di noi a percorso una strada O insegnamento di Zelig può essere sintetizzato in poche parole basterebbe una sola frase Una sola France un nuovo modo di guardare la storia per reperire all'interno della storia le analogie linguistiche di una moderna modernità trasversale e tasse definito non è che tutti i sessantacinque anni dell'insegnamento di zeri sono racchiusi in questa frase perché io potrei completare quest'intervento me ne vado a casa passero finito non non ci sarebbe più in alto più o nient'altro da dire Però In quanto io devo devo i altri cinque minuti quanti violentemente era un dotto fammi un segnale aggiuntiva sono possono non osservare i limiti è si tratta di una nuova interpretazione si tratta di una interpretazione inedita rispetto alla storiografia del Novecento e del passato remoto Cioè la storia non è qualcosa di distante ad analizzare dal punto di vista filologico Mettendosi ad una distanza artificiale dal dalla storia stessa Ma diventa un mezzo attraverso il quale reperire attraverso la quale reperire le analogie linguistiche di una modernità trasversale mi vorrei soffermare Un attimo su questo concetto della modernità trasversale che poiché aiutato a sviluppare questi progetti o questi progetti io li ho sviluppati attraverso questo concetto della della della modernità trasversale c'è la sua lezione è stata quella di far capire i termini di una modernità che non è legata alle contingenze temporali contemporanee ma attraversa i cinque mila anni di storia dell'architettura e un'impostazione del genere è completamente diverso riempie stazione Di Giovannoni modi Fasolo o di di pezzi metodi Didion è una nuova interpretazione cioè la storia come narrazione continua Narrazione continua da leggere attraverso tutto il processo della della storia conosciuta ecco questa è stata la grande lezione vigenti Non entrare nei formalismi negli archetipi cosa che è successa negli anni settanta e ottanta in italiano con l'approccio storicista esposto modernista e guardate bene se quelle ipotesi no sono state per un momento Accattivante produttive per la situazione italiana perché l'Italia in quei dieci anni è diventato Fulcro planetario di quell'impostazione sta decisa però quando poi la cultura internazionali andata avanti ha superato quell'ipotesi dell'Italia rimasta sui in una condizione di sofferenza e la marginalità della situazione della cultura della situazione architettoniche italiana dipende appunto da quella da quel periodo c'era quello schierarsi interamente delle strutture di produzione Italiano no di produzione culturale alle università si erano completamente schierate da una parte che era la parte dell'approccio storicista ecco perché poi negli anni Settanta Zevi non Non riusciva più a ritrovarsi all'interno delle scuole Perché era diventato tutto Un po'completamente completamente occupato da quel tipo di approccio nove e a mio avviso preferisce appunto andare via Occuparsi di altro occuparsi di di elementi più produttivi io mi vorrei soffermare anche un attimo su quello che diceva Luigi no sul fatto che se vi viene visto viene interpretato Un po'come quello che ha perso il lume della ragione Nella nell'ultima parte della propria vita e questo forse silenzi si vede in tutti gli aspetti in tutti gli aspetti Ma io posso assicurare no che anche nel mille novecentosettantadue quanto ascoltavo le elezioni vizietti erano sugli elementi su quei gli elementi di rottura di un quiz dica di cui abbiamo parlato non so se mi mi sono spiegato E questo è un dato essenziale quindi non è un fatto che uno cambia idea nell'ultima parte della sua vita la sua vita è stata un Un elemento progressivo di di di idee però le idee erano sempre regolate all'interno degli atti di rottura linguistica Espressi nella storia perché le lezioni di inseriti nel settantadue erano anche sulle sulle catacombe Erano anche sull'architettura medievale erano anche sugli architetti della prima età del cristianesimo Monno uno dei più importanti grado zero della scrittura architettonica di tutti i tempi no Io adesso non so se mi fermo e facciamo un secondo giro di di Non completo il mio discorso perché vorrei anche dire l'ultima parte della della dell'incontro con seri quando gli ho chiesto il la tesi di laurea eventualmente ne parlo subito dopo nel secondo ciclo Grazie Grazie Marcello Guido che ha evidenziato ha dichiarato debito diritti uno studente che anche individua poi all'interno di una facoltà come muoversi in seguito quali possono essere dei maestri a proposito di incontri Con con Bruno Zevi qualcosa ci potrà dire Carlo qualcosa compro Bruno Zevi qualcuno ne ha pubblicati e quindi a Luís cederei la parola come editore ovviamente E intanto ringrazio tutti gli organizzatori Per avermi coinvolti Marco Sambo supporto per avermi invitato a parlare di zeri In questa giornata organizzata ricorrenza del centenario della sua nascita Premetto che sono la persona meno indicata da farlo non solo un fine oratore come tanti ed è per questo che mi sono segnato alcuni punti scusi voglio parlare Fosse stato io lega renderà meno partecipativo Quanto voglio ricordare ma anche quando uso non scrivere Gli argomenti del parlare spesso rischia di piacere Ma anche di annoiare Minuto sull'auto che vive e quando appunto nella novecentottanta settantasei Operano nel mondo dell'arte contemporanea Venne coinvolto dalla lega italiana per la lotta contro il cancro per tenere un'asta di beneficenza Per la raccolta di fondi nel Gargano in Puglia La tenevo nel piazzale di un albergo con la vendita la stanno molto bene e fu un successo che il giorno dopo si presentò in albergo una persona time distraesse donne importanti odontoiatra che voleva conoscermi e parlarne E mi fece molti complimenti della serata precedente richiesi ma lei non era tra il pubblico ieri sera Non risposero a casa nella villa qui a fianco ho sentito tutto dalla mia terrazza lei ha un figlio oratore complimenti non mi succedeva danni di farmi primo sono nonché una voce così conciliante suadente Ecco come quello che mi era sembrato un complimento in un attimo era diventato una critica severissima ora mi auguro di non ripetere Congo e lo stesso errore oggi Parla di Rizzitelli come critico di architettura mi astengo dal farlo perché sono già in troppi quelli che lo fanno alcuni autorizzati per preparazione a farlo altri lo fanno nella qualità dei invasori di un terreno che non gli appartiene Dicendo spesso molte sciocchezze Ecco perché ci sono anche qui le divisioni da curva da stadio chi lo esalta anche in modo melenso alcuni e chi lo critica anche con acredine Pertanto su Zelig è già stato detto tutto quasi io mi limiterò solo a testimoniare la mia conoscenza personale con il professor Zevi è iniziata nell'ottobre dell'ottantasei Ed è terminata il nove gennaio del due mila Come preda zeri mi occupavo di arte contemporanea e l'architettura per me era la materia sconosciuta o quasi l'idea di andare da Zevi a proporgli di realizzate il nuovo Manuale dell'Architetto era nato dalla provocazione fatta a me Da un caro amico l'architetto Marcello D'Anselmo che mi sfidò dicendomi che non sarei mai stato capace di prendere contatti col professor Zevi e soprattutto convincerlo a realizzare il mio progetto editoriale Io venne a a Roma chiaramente il giorno dopo Zevi mi riceve tranquillamente Capì subito la passione per di inseguire le sfide impossibili Come accettare di evitare un lavoro così difficile e complessa può essere manuale dell'architetto con un non editore meritorie dovrà ancora nasce Quando suona e al cancello di casa sua lo studio di via Nomentana non aveva alcun appuntamento e non conoscevo per nulla anzi Senti la sua collaboratrice l'architetto Marisa Cerruti che imbarazzata e gli comunicava che in redazione c'era un signore che la necessità di incontrarlo Intuì che lui ribadiva di non ricevere nessuno senza il preventivo appuntamento accetta nonostante la riluttanza iniziale alla fine scesi dal suo appartamento in studio e mi concesse cinque minuti Il prospetto ai Progetto e quando pronunciare la parola nuovo Manuale dell'Architetto Mi accorsi che i suoi occhi iniziarono a brillare Quel nostro primo incontro terminò dopo un'ora e mezza Questo mi ha dimostrato che Zevi era un uomo generoso Mettere a rischio la propria credibilità come autore passando da importanti editori italiani e stranieri a un poveretto è sconosciuto A conclusione dell'incontro mi disse bene io pubblicato libri contanti editori Dei quali molti stranieri e non avevo mai fatto un libro con editori che ancora non esiste si può fare Non capivo se mi stesse prendendo in giro stesse parlando seriamente E ribadire bene manco se mi lasci più un assegno da un miliardo di lire stiam parlando l'ottantasei poi ci vediamo fra un anno e le faccio trovare qui sul tavolo tutto il materiale pronto per andare in stampa Il professor Zevi ma io il miliardo non lo posseggo balbettare Si alzò in piedi scatole alzando con un tono di voce dice più più irruento sì pene una sfida ancora più impossibile a me piacciono le sfide impossibili se a combattere ci sono anche persone intelligenti Se vi era anche un critico severo e intransigente dall'ottantasei fino a settembre del novantasei dieci anni ha avuto molta corrispondenza dei primi tre anni o no stavo a Roma risiedevo fuori E successivamente quando spegne a Roma molti incontri Al contrario di quanto faceva normalmente i nostri incontri li voleva tenere nel soggiorno studio in casa al primo piano Il rapporto con me lo tranquillizzava molto io parlavo poco l'ascoltavo molto nell'UE amava raccontarmi della sua infanzia dalla sua famiglia dalla sua esperienza negli Stati Uniti delle esperienze fatte vissute all'estero Ogni scelta fatta da quel momento in poi nel programma del progetto e collaboratori è stato vagliato una certosina meticolosità Se vi era anche un critico silente con se stesso Era severo Anche con le proprie decisioni E spesso le rimetteva in discussione senza dei collaboratori lo notassero Episodio emblematico fu quando dopo dieci anni di lavoro stavamo per dare il visto si stampi al nuovo Manuale dell'Architetto E facemmo la riunione conclusiva in casa editrice Presenti tutti gli autori e collaboratori oltre quaranta persone Dopo aver riesaminato i contenuti dell'opera passiamo alla verifica della veste grafica della copertina Si alza in piedi è stizzito e se questa copertina fa schifo Silenzio totale di tutti i presenti dopo circa venti secondi di silenzio tombale coglie colistina degli autori che si incrociava riguardavano e si interrogavano E permise di controbattere a quella dichiarazione aveva lasciato tutti di stucco dicendo ma professore abbiamo discusso tutti insieme sei mesi fa Decidemmo che andava benissimo Sei mesi fa andava bene oggi non va più bene chiede grafici di fare altre prove La copertina rimase quello La conclusione fu quello sulla maniera provocatoria di rimetterci tutti in discussione Per valutare il nostro livello di convincimento e verificare che la scelta fatta fosse proprio quella giusta Quando è uscito il manuale proprio un cimelio che Zeri mi ha mandato nel formato A cinque era tipico Del della sua scrivere Scritta ventisei ottobre del Nel novantasei dove dice caro carissimo ma in corso Pur rendendoci tutti i giorni mi scriveva continuamente mi lasciava nella buca dalla lettera lettere della redazione dei comunicati delle lettere Comunicati vari Solo dopo quasi una settimana mi decido a scriverle volevo telefonarle subito non appena Lucca Luca Zevi chiaramente Le ha mostrato la prima copia del nuovo manuale Ma cosa dirle per telefono Cose solo generiche mentre lo trovavo più trova un'autentica emozione Qui ho pensato di scriverle Ma neppure questo era facile Il fatto che il manuale e cresciuto in grado e modo veramente straordinari per me è stata una vera gioiosa sorpresa A una eccezionalità è una densità dei contenuti che si riflette in spessore di rappresentazione grafica è un'opera non solo plurima ma concepita a vari livelli che si sovrappongono si intrecciano secondo le diverse occasioni un risultato che l'edizione del quel mille novecentoquarantacinque non raggiunse E a cui direi neppure Mirò Il nuovo manuale domina questi cinquant'anni di cultura senza perdere nulla della sua freschezza Mi fermo qui ma potrei continuare a lungo ogni tavola ha una sua personalità Pur essendo in immersa in un insieme Anche i pochissimi aspetti che non condivido Potrei convintamente legittimati Un plauso a tutti i collaboratori un plauso a lei il vero autore dell'impresa malgrado non lo meriti affatto sono orgoglioso che l'idea del nuovo manuale mi sia in parte attribuita Spero di rivederla presto né più cordiali saluti Il livello dei modestia e di generosità mostrata in questa lettera perenne un imprimatur che ha caratterizzato tutta l'attività editoriale della casa editrice Signor nemico del brutto e dell'ignoranza Sosteneva che le cose brutte dovessero essere distrutte E nient'altro partendo al vittoriano Ad altre architetture da Louis considerati obbrobri Scoprì che anche con i libri adottava lo stesso parametro che nel settembre del novantanove quindi parliamo di tre mesi prima dalla sua scomparsa Sì mi diede l'incarico di evitare la sua rivista L'architettura cronache storia quindi passava da un editore veneziano a noi e da quel momento da gennaio avremmo dovuto cominciare noi evitarla L'abbia fatto per cinque anni Mazzei che era morto e la dovuta dirigere Furio Colombo con maestria devo dire per non essere un architetto Scoprì che alcuni libri adottava lo stesso parametro era settembre appunto mi diede l'incarico di evitare la rivista ci chiese di studiare preparare nel giro di pochi giorni tutte le dodici copertine relativi al primo anno della rivista Lavorano con i grafici anche la notte nella redazione di via Nomentana una mattina uscì con l'intento di trovare un bar aperto è offrire ai collaboratori la colazione per tenerli svegli più che altro Vai Luís alle cinque di mattina fuori dal cancello mentre stracciare buttava due bustoni di libri nel cassonetto dell'immondizia Sembra che il fatto è che gli butta possono averli Magari trovo qualcosa di interessante appurare Caramia una biblioteca Mai Ricevo ogni settimana tanti libri che gli autori e gli editori mi inviano in redazione nove su dieci sono dei brutti libri le cose brutte vanno distrutte non ignorate lasciandole in circolazione Quasi per concluso Arrogante irascibile viene definito Zevi dal Coni c'è l'immagine circola nella definizione che aveva dotato anch'io frequentando lo fino al giorno in cui il ritratto dall'atteggiamento burbero urlante io sono i miei confronti discutendo di una scelta editoriale gli scrissi una lettera manifestando il tutto il mio disappunto e comunicando che la decisione di interrompere il nostro rapporto Perché trovavo offensivo nei miei confronti il suo comportamento mi rispose Scrivendomi il giorno dopo e pur ribadendo tutte le convenzioni concluse la lettera dicendo caro mancò solo mio tono di voce la mia irruenza fanno parte del mio carattere mi dispiace che lei se la sia presa Torino avanti però solo con lei metodi urlare sottovoce Era una maniera sottile di ammissione del suo comportamento esagerato che alziamo definito arrogante E burbero che dire più io ho avuto la fortuna di avere due padrini uno naturale uno putativo Posso dirvi quale dei due abbia maggiormente influito nella mia formazione So per certo che li ho amati tutte e due Ah scusate quello putativo era ZF Grazie Grazie Calumon coso per questo ho sentito volto di rivivere un rapporto molto profondo colpisce sicuramente La la passione Per Il prodotto Fatto in una certa maniera seguito in una certa maniera devo dire che anche questo rispetto a tanta produzione No libraria oggi forse sarebbe un po'da da ripensare perché molti molte volte so cosa pensata quindici Valerio ma sua detto libri uscire con una sciatteria da parte sia degli editori che degli autori perché tanto bisogna farli noi qualche misura O magari anche di questo se vuole parlare Stati Paris devo sicuramente tempo per un secondo giro anche perché magari Widzew voi rispondere non ribattere Valerio viceversa lasciamo poi Marcello qui sono la parte della tesi consente Sì mio quello che dovevo dire l'ho detto è venuto in mente un esempio che forse può chiarificare il il concetto prendiamo Michelangelo G proviamo a giudicare le prime opere la la pietà che sta al a San Pietro in un relazione alle ultime opere la Pietà Rondanini eccetera Troviamo e possiamo leggere un progetto che si è articolato nel corso del della sua vita che spostano Che sposta l'attenzione Da quelli che sono aspetti neoplatonici della della prima opera in una serie di tensioni che in quel momento sono sono in quel modo ma che poi si evolvono e e quindi abbiamo una chiave di lettura Significativa che ci permette di guardare la prima opera in un certo modo Se invece facciamo al contrario e pensiamo che l'ultimo Michelangelo Uscito fuori di testa e che primo Michelangelo il Michelangelo migliore probabilmente guarderemo Michelangelo come uno dei tanti mio platonici ricchezze che girava con il Nobel quattrocento beh Tavolo dotato ma senza quelle caratteristiche poi rendono quel personaggio unico Ecco io non vorrei correre in quei o lo stesso con con Tiziano sei guardiamo il Tiziano che dipinge con le mani E scopriamo la sua passione per il colore abbiamo anche delle prime opere una lettura diversa che c'erano tolgono da quella dimensione Non così interessante Che che sanno avere ecco io temo che la lettura che si stia facendo di decenni siamo una lettura sulla base della bella forma Se c'è un processo che mesce Zevi ha cercato di smantellare scardinare E proprio questo tema del del della bella forma del del piacere volle e per altri temi che nel corso della sua vita si sono venuti evolvendo E sono questi che costituiscono l'ossatura il nucleo principale a mio avviso del suo pensiero qual è l'operazione invece che fa l'accademia o fanno i i critici gli storici Diciamo non sei anni e quella di vedere il Michelangelo neoplatonico di vedere il Tiziano cinquecentesco Vedendo invece gli episodi successivi ecco come se fossero delle degenerazioni e questa è una prospettiva profondamente sbagliata perché non ci permette di capire e di gustare nel corso e l'evoluzione di di una storia che poi a commenta EMI Non quello di andare contro ma quello di costantemente mettere in in discussione di azzerare di problema di Zeri non è quello di andare conto il problema di Gelli è quello del del grado zero che è un tema formidabile nel nel nell'architettura in cui Luís Su cui Luís torna torna spesso E è chiaro che un atteggiamento del genere dove le categorie del bello e del brutto dipendono totalmente irrilevanti disturba profondamente non viene non viene capito allora che cosa si fa si recupera il il primo si mostra lo Zemin dagli anni quarantaquattro agli anni Settanta ma quello è uno Zenith dal che non sarebbe per niente il il grande personaggio che è stato sarebbe uno dei tanti critici gli gli piaceva Moretti che no Moretti no che gli piaceva scusate Gardella che gli piaceva Albini che avevo un rapporto conflittuale con con con Moretti però sarebbe stato un un critico come come tanti altri Ecco la mia paura torno a dire e concludo il mio intervento è che quest'operazione a volte venga avallata perché in questo modo Zeevi può diventare più facilmente trasmissibile può essere resa digeribile e quindi presso resa digeribile possano diventare un un un un prodotto di di di larga diffusione anche nei nei nei circoli che più di tutti Tramandano le storie che sono i circoli accademici quindi è un'operazione di ripulitura accademica che però si natura Il personaggio rendendolo irriconoscibile un'operazione del genere o è scellerata o è sciocca E questo è il il mio punto di vista volte lo si fa per sciocchezze a volte lo si fa per scelleratezza Vorrei chiarire maggiormente Soccer detto prima la mia critica anche profonda nei confronti di tre anni ma non profonda mi raccomando sugli affetti di Zelig un punto essenziale della costruzione non solo critica ma anche un utilizzare anche di uomo di cultura che aveva il dovere di indirizzare una relazione al dopo una guerra Ieri la prendere croce no la divisione tra Però sai polizia E già vinte vigente mente capisce questa cosa dice bene per giudicare l'architettura bisogna Dividerla tra Rosate può essere alta o bassa che sia e la polizia le opere poetiche sono quelle non fungibili Borromini Borromini sì Fischer parlate un po'Borromini ma insomma è Borromini non è fungibile La prosa è un'altra cosa ed Zevi diceva ma una nazione ha bisogno di prosa architettonica Cosa giustissima divisione che tra le altre cose nulla precluso tutta una serie di personaggi ibridi debbano essere un Garbelli andar Bindi ci sono sempre stati a cerniera sapientemente intelligentemente tra i due momenti ora Se si accetta questa divisione l'architettura in prosa è un'architettura mediamente composta mediamente coordinata L'affetto di Zeri è stato quello di far credere a degli architetti che non erano minimamente in grado di gestire delle opere di poesia di essere dei poeti e se uno va nella periferia romana Ne è un esempio plastico di tutto ciò La mostra Rizzari si poteva fare nella periferia romana e su questa attitudine verso la scomposte chiusa perché anti accademica Ha fatto gravi danni E tra le altre cose già vi è molto più intelligente perché se uno considera Terragni Terragni è tutto meno che scomposta anzi iper compose talmente raffinato per essere un iper manierista come dice sarà di e non è assolutamente Anzi cosa fa la grandezza di Terragni prende il linguaggio ormai comune del ma la modernità e lo trasfigura in alta poesia il top E termino capisce Però poi è andato a un certo punto ha Giustificare dare possibilità di espressione a gente che si sia creduta dei poeti E che ha letto quei libri pensando io farò qualcosa contro l'Accademia contro quello al risultato ripeto lo dimostrano le opere E anche sul concetto di spazio Il tipo De Zerbi ambiguo perché esistono diversi tipi di spazio anche per me l'architettura spaccio ed concordo con lui Ma lo scacciò della Crown Olla che uno spazio totalmente pacato assoluto non prestazionale pensano altri tipi di spazio persone invece Libeskind Che invece iper prestazionale per qui pure su questo bisogna sapere Ed è chiaro che se si vuole fare prosa si parta dall'ordine Si parta dall'ordine e il la stato dell'architettura a Roma adesso gli ultimi trent'anni dimostra perfettamente questa mancanza di umiltà dell'architettura in prosa E su questo io sono molto critico su quello caro l'apporto di Jerry ripeto non ha avuto le truppe perché è l'unico grande architetto Zé viale Moretti l'unico Perfetto e tra Polo plasticamente tutto Moretti non è nient'altro che Zelig però era fascista Tra di Moretti cinque uno Cioè si può dire una modanatura derivano solo Moretti riuscirà a pensare un edificio come una grande mondo natura in mano a X Y Z W diventa il kitsch E tutto abbiamo bisogno sinceramente in questa città meno del kitsch Le somme quindi per me questa è una linea del Piave non me ne frega niente personalmente dell'Accademia penso alle periferie della mia città che almeno siano ordinati e su questo ripeto paio ogni persona rappresenta il proprio tempo mi raccomando probabilmente sarei stato negli anni Settanta Pizzi piano le bizze Viani probabilmente avrei fatto l'orrendo per cui il Sessantotto Probabile ma quello che vedo io adesso è il risultato di una cultura architettonica Per certi versi magnifica ma che ha fatto di seri danni e li ha fatti specialmente questa città Basta sfogliare la Gli ultimi dieci anni della Purana Nessuna di quell'architettura è stata pubblicata ad altri Su questo Non è finito dico soltanto che io ho scritto l'affare dell'architettura italiana Probabilmente Gran Io va bene già c'è una città che salva la faccia allora nell'architettura Ci sono io Allora allora no io vorrei ricordare alcune lezioni di incendi Una su Michelangelo tante su Michelangelo veramente Alcune Su le fortificazioni fatte nel nei primi anni Settanta no E poi parlava anche del funerale di cui accennava Luigi In pratica Michelangelo muore nel mille cinquecentosessantaquattro E lui affermava dice be supplita appena è morto né a creme che hanno fatto hanno infarcito un funerale gran piovoso ci Michelangelo il sommo il per il più alto degli architetti è stato il più alto degli architetti però dimentichiamo immediatamente la lezione pensiamo ad altro rivolti a risultiamo pagina Sulle fortificazioni Di fiorentine è quello che è stato fatto no Le fortificazioni sono stato un testo michelangiolesco che è stato obliterato per trecento anni Per trecento anni nessuno ne ha più parlato perché era qualcosa che andava al di là della tradizione accademica no era un atto di rottura linguistica così esagerato che è stato meglio nasconderlo Quindi Parlare Di certi e accostarlo Michelangelo forse in effetti c'è qualcosa di di lì adesso non so se in modo consapevole o inconsapevole però è come se da da una parte una parte della cultura uno volesse fare un magnifico il centenario Per Passa il centenario così non se ne parla più e nelle e tutto viene messo a tacere c'è anche questo modo esagerato di porre sedi di porre i problemi è visto come un qualcosa di non corretto di un qualcosa che Dini ricevessi forse sbagliava nell'ultimo anno della sua band negli ultimi anni della sua vita sbagliava perché pensava alla al del costruttivismo ma in effetti la parte centrale della lezioni di tempi e proprio gli ultimi vent'anni a mio giudizio e da quando si è vantato dall'università segnata attorno è stata del nelle settantotto settantotto avveniva è la lezione di Zevi è quella più più pertinente alla alla nostra contemporaneità è stato uno dei grandi promotori internazionali del del costruttivismo E ed è è però Questa questo fatto viene interpretato in Italia no comunque cosa che riguarda riguarda i le primedonne in architettura lo star system lo star system dà fastidio all'Accademia Perché ne lo guarda come un qualcosa di negativo quando si parla di star system italiano lo si legge con un qualcosa di negativo Di esagerato che non è possibile che non è misurabile che non non non offre una misura non offre una misura ed è questo il il la lettura che si fa di Zevio undici non so se se mi sono mi sono spiegato è una lettura tradotta sì vuole tradurre Zemin secondo le esigenze che sono più vicine ad ognuno di noi beh certamente che chi ha avuto dei rapporti conflittuali conservi E ci sono state delle persone che sono tutt'ora no tuttora strutture sono in Ciro le persone che hanno avuto gli estremi conflitti e dei rancori restano i rancori restano no e quando non non non c'è più una persona che espone il proprio pensiero M. queste persone cercano di di tradurre il pensiero di inserire quello che si sta fare oggi né più e né meno certamente non tutti non tutti offrono questa lettura però questa lettura purtroppo esiste in Italia resiste in italiano Questo è la verità Io mi ero fermato prima Non so se è il caso di il figlio da architetto voleva porre anche il problema dei quando gli ho chiesto la la tesi di laurea Perché densa di significati al quinto anno di università no io Chiesa Zeri prove superiore e fare la tesi di laurea con lei PC a bene su cosa mi fa Luís Io dico professore vorrei fare un grattacielo a Prati di Castello perché pratica Spello era negli anni settanta il laboratorio per il si facevano nelle nuove città nuove architetture ci faceva di tutto e di più allora lui mi guarda e mi fa presentava se lei vuole fare la tesi di laurea o come deve progettare la cuccia di un cane Come la cui Celentano professore ma come come si fa era la prima lezione di centri cioè quella del controllo dell'architettura dico tu sei un ragazzo no lui pensava Ebbe fai qualcosa di controllabile di verificabile non fare cose che non riesce a verificare fai qualcosa di effettivamente alle alle tue portate Poi trovammo un un Una via di mezzo e propositivi e di fare un una tesi di laurea sul pestaggio sul mattatoi anche quello era un laboratorio di analisi urbana qui a Roma è proposi di fare un laboratorio musicale Allora la seconda edizione di feriti Sì se le deve fare il un laboratorio musicale allora devo chiamare Sergio Musumeci e a Franco Evangelisti terrà Che perseguirla e quinti io andai nello studio di Sergio Musumeci per alcuni mesi per farmi seguire dal punto di vista strutturale Con Franco oh Franco Evangelisti era un musicista che insegnava a Santa Cecilia è mi diede tutta una serie di consigli adesso la faccio breve la seconda lezione Rizzelli la interdisciplinarità nel senso che si ripensava uno a un Bauhaus storicizzato Dove storia tecnologia arti e progettazione diventava un un tutt'uno Diventavano un tutt'uno la terza lezione è nello scudo nella nella nell'esame della tesi Questi sono i pensieri di un allievo che ha seguito totalmente il maestro Bruno finti quindi sono sono pensieri che Solo solo uno che lo ha seguito gli di può capire il significato è la terza lezione quando ci presentiamo alla alla tesi di laurea ebbe siccome Zevi non facevamo tesi Itavia naturalmente no c'era una certa aspettativa Uno dei relatori ed uno dei membri di Commissione fradicio Basentana Ricci post ci può illustrare il progetto Zevi immediatamente zittisce tutti dice no lei non può parlare Era la terza lezione di inserirli sull'architettura parlata e sull'architettura parlata ci sono stati i fiumi di parole Più chilometri di righe scritte in Italia sull'architettura parlato no invece l'architettura è quella che si di che si mostra poi nella realtà cioè la realtà per noi il disegno la realtà politiche e la realizzazione tra la realizzazione avviene attraverso il disegno quinti E la la lezione principale è che tutta la struttura culturali italiano dagli anni settanta agli anni novanta si parlava stamattina di di scolari Massimo Scolari è vero che ci sono stati i fiumi di fiume di libri scritti su alcune installazioni elaborate che nonno che poi sono state completamente smantellate però erano diventati il nucleo centrale Di un un modo di concepire l'architettura c'è l'architettura era diventata la parola Non so se mi sono spiegato ecco queste sono un po'di ricordi che un allievo ha avuto di sedi è un ecco è una interlocutore questione che continua ad esserci perché io consiglio di farlo anche se anche mio parlavo ho parlato con lui ieri ho parlato con lui oggi stamattina parlerò con lui anche domani no Perché è un modo di rapportarsi continuo con una idea di progetto uno una idea di architettura Ok Cui Dato che il dibattito mi sembra vivace forse lascerei la parola al pubblico Perché abbiamo ancora un attimino poteri tira in ballo Roberto Tullio Roberto Ma io volevo ribaltare nuovamente della questione cioè penso che io non ho mai trovato Lo Zeri simile neri di colonne anzi penso che lo dello Zen immaturo rappresenti il compimento Di un di un percorso che però non è comprensibile senza senza la sua formazione e come dire che Michelangelo maturo interessante non Michelangelo giovanile irrilevante come dire che Tiziano vecchio interessante Tiziano Giovanni non è assolutamente così Penso però che una serie mai detto vorrei riuscire io dico il contrario che secondo me il vecchio aiuta a capire il giovane ma il giovane è imprescindibile per capire il vecchio e questi su questo sono assolutamente convinto l'altra questione è in realtà secondo me legata strettamente la personalità di Zenit Io penso che la maturità di Zevi sia commovente e penso che Zevi nella maturità abbia in qualche modo per il percorso fino in fondo una serie di questioni di cui a partire ma non solo dagli anni quaranta agli anni Trenta erano state in qualche modo elaborate le premesse teoriche premesse teoriche che in quanto tali hanno un valore universale assoluto che sono convinto ancora che se per vedere l'architettura sia un libro eccezionale e che ci faccia capire quanto fosse raffinato e complesso il Progetto Saviano Nozze di finale ripeto ha un alto valore se non lo consideriamo come un'azione di Zeevi mi sembra molto poco convincente quando diventa una diciamo così una specie di mantra che si può utilizzare ogni volta che si deve prendere una posizione contro che deve essere in qualche modo costituito un sistema Manicheo per cui buoni da una parte cattivi dall'altra e ma lo dico con molta tranquillità io non non mi sento né né uno sprovveduto né uno sciocco ma neanche un epigono attardato Esservi Prego prego prego di venire qui perché punto così viene registrato No no agli americani taglio il mio punto di vista mi sembra No non siamo felici ci siano due posizioni diverse che facciamo da vari strappo le orecchie Mi ha fatto piacere dell'intervento del professor non verso gli occhiali dalla sfida studenti Del brano c.d. anch'io sono stato studente di mi sono formato sui libri Quasi tutti insomma Trovato molto interessante ovviamente in particolare sotto il profilo dell'architettura perché alla fin fine Anche seguendo le sue lezioni più turbato del tutto nascosto perché io con lo studio di un aspetto in corso come Studio uno capito gli utenti protagonisti ma in ordine cronologico voce pure uno studio approfondito il settore invece Luigi A destra questa grande capacità Naldini spazia su candidi gigli assistenti diversi Uniti già in comune nel due mila otto regioni do un punto di visto prostituta quindi questo indice di di grande conoscenza competenza Prima di arrivare a questo che ha una capacità da parte senza offesa questa cornice tranne se non esce fuori non a caso ho chiamato sul libro Superstudio più grosso infine sempre di più sempre Giuseppe lo scrittore sempre corta saper rifiuta e quindi io glielo La bicicletta e gli altri due Di cui parlavo prima questo queste conoscenze storiche questo il sofferto oltre che saper essere possono Quello che mi dotto in modo dispiaciuto chiudi tu mancanti sui frutti voglio giustizia chi si fa di uno zio Come i feriti più ma non si può di punizioni riconvertiti Come urbanista e sono dove addirittura si è uno dei più guardo note quelle immagini e questo mi sembra mancante in un convegno più più spesso invece di su l'altro inutili ribadire le sue coniugare la seconda signora risolvere i problemi poi c'è stato il giardino signora interamente disegnata messo sotto accusa di sorprendere sostenuta da una Quindi soprattutto questo litigiosa e questo meno male giusto conclude il rapporto tra l'altro più questo da una parte importante del nostro diritto di difformi comunque diverse progettista lo secondo cavolo Antonino Saggio sorseggiando Intervenire Qualcosa forza Qua perché deve essere Qua si parla di Mi sembra vuole portare allora e mi sono premurato risentire l'intervento di di di di Paolo Portoghesi questa mattina Sull'Est Il cognome Paolo Portoghesi allora ho voluto sentire con grande attenzione l'intervento e Paolo Portoghesi siccome tutto registrato secondo me ebbe avere un minimo di contraddittorio su quello se lei desidera che avvenga adesso così poi quando toccherà a me non non tocchiamo questo argomento Allora Paolo Portoghesi innanzitutto dice che saper vedere architetture del cinquantatré cosa che sanno anche i bambini che quarantotto Ma è un lapsus freudiano freudiano Con l'attenzione perché portoghesi fa questo gioco di comprimere non soltanto di dividere come mi sembra che hai detto tu Luigi o qualcun altro di dividere in due parti no il buono e il cattivo Ma fa un altro gioco che è appunto il gioco di comprimere questo gioco della compressione apparentemente non non non notato eccetto che da occhi superesperti in realtà è un gioco gravissimo è pericolosissimo Cosa dice a un certo punto il nostro Paolo Portoghesi dice una cosa che ha dell'incredibile dice che il primo rapporto tra lui e portoghesi per l'udienza dedicata al mille novecentosessantadue Quando la Casa Baldi è finita nel sessantuno è stata già pubblicata ma entrambi romani portoghesi e disegni io ricordo benissimo quando il giovanissimo portoghesi scrive un libro su Guarino Guarini che pubblica nel cinquantasei giovanissimo è se ne parla e lo recensisce quindi è del tutto risibile assolutamente risibile che i rapporti di Portoghesi e Zevi dati sessantadue questa lezione su Borromini Perché tutto questo perché ci tengo a dire tutto questo in pubblico e Maria che si è registrato Per un aspetto più cruciale L'aspetto cruciale e che la storia dell'architettura italiana si rompe nel sessantasei si rompe un rapporto tra generazioni l'architettura italiana come un Chasse intuire una serie di tappe involutive e parte di questa rottura e proprio rapporto e la cultura tra Zevi e portoghesi Assolutamente risibile e quasi indisponente il fatto che Portoghesi ci voglia far credere che questa rottura dipenda da un cambio di punto di vista sul Borromini Visto classicamente ovvio essere eticamente lo smentisco categoricamente è una assoluta nefandezza il problema è di enorme importanza invece di grandissima importanza tanto è vero che la rottura tra da Zevi rispetta portoghesi Sì incuneare in un problema di natura fortemente motivato fortemente psicologica e di grandissima importanza Se portoghesi era per Zeri il fratello minore era l'amico del cuore ipotetico anche se più giovane era la persona in cui lo investì con la continuità c'è stato un tradimento è enorme e questo tradimento enorme lo ricorderete perché cioè nel tuo CD Zemin lo ricorda anche nell'occasione del Costanzo shop cacce nel cioè di quindi questa è una piccola cosa che volevo dire la volevo dire come dire fuori serie fuori campo ma ci tenevo che ci fosse nella registrazione poi quando tocca la metratura Grazie Giorni se lei permette la cosa è questa parlando del funerale di Michelangelo quale noi siamo davanti a bianco che file memoria di Otello non è possibile Erano Siamo nei tempi e quindi se non ci sono altre sollecitazioni dal popolo c'è rapida prego Due minuti Cristiano tassare Per potenza di solito non uso è stato evocato lo Zeri docente nel gioco dei paralleli chiamiamolo così Quello che hanno avuto in convergente divergenza Zevi e Tafuri era la responsabilizzazione degli studenti Primo giorno primo anno di storia due Sarei quasi tentato di fare l'imitazione ma tutto scatterebbe nel grottesco mi sono fatto dare un corso non istituzionale Perché chi viene qua lo fa come dico io Chi entra qui la prossima settimana allora si chiamava così la storia dell'architettura moderna dalla Cosa rossa all'ultima cosa pubblicata che era la municipio di Boston di calmante mettile la sa a memoria qui si fa atteggiamento culturale e aggiornamento culturale scusate Chiunque faccia il docente esordì ska così il giorno dopo e denunciato e questo non solo oggi ma anche negli ultimi vent'anni dall'altra parte la responsabilità la coincidenza fra didattica e ricerca non didattica e rispecchiamento nel proprio a ombelico con ciascuno i propri modelli referenti eccetera eccetera ma come didattica e ricerca Mi verrebbe voglia parlando di entrambi di rievocare la conclusione del Gattopardo loro furono di gattopardi i leoni oggi rimangono solo Xhaka alle Iene Grazie Quindi ringrazio partecipanti della prima tavola rotonda invito raggiungerci Barbara Bertram e Maria Mila no cerchi tette vorrebbero aperta anche archivista che ci parlano di Bruzzesi rosse come testimonianza di un lungo sodalizio professionale qui punto protette come già detto alcune tavole Piano per il centro storico di Benevento che fanno parte del fondo salva Rossi perché se Buonasera tutti in questo intermezzo punto parleremo di Sara Rossi e del lungo rapporto professionale e di amicizia che l'allegata a Bruno Zemin e lo faremo attraverso i documenti del dell'archivio di di Sarah Sul quale io e la collega Maria Miano stiamo ancora lavorando Sarà così è stata a un architetto di urbanistica docente universitario Dal mille novecentottantadue ordinario presso la facoltà ordinario di Urbanistica presso la Facoltà Reggio Calabria Ed è stata anche poi direttore dell'Istituto di urbanistica nel mille novecentottantasei è stata nominata Ufficiale al merito della Repubblica Il lungo rapporto di collaborazione professionale di amicizia con Bruno Zerbi inizia nel mille novecentoquarantotto in quell'anno sarà e si iscriva all'istituto Prego non ci sente Mi sembra Nel quarantotto Sara si iscrive all'Istituto universitario di architettura di Venezia e dove Gelli era incaricato di Storia dell'architettura E la decisione di diventare architetto matura e lei dopo aver letto un testo di straordinaria efficacia un testo che per quasi per caso sarà prende in prestito alla Biblioteca Marciana questo testo essa per vedere l'architettura di Bruno Zevi E completerà i suoi studi però a Roma e dove si laurea nel cinquantasei si trasferisce a Roma per per il lavoro del padre per motivi familiari mi aveva girato un po'tutta l'Italia sarà e a Roma stabilirà poi la sua residenza il suo studio professionale in viale Trastevere L'archivio di Sara Rossi documenta una lunga ed intensa a carriera iniziata nella seconda metà degli anni Cinquanta e conclusasi nei primi anni di questo secolo è un archivio molto cospicuo o che comprende ovviamente elaborati grafici e fotografie riviste libri plastici e E documenta a un magari era veramente molto interessante e che ha investito un po'tutti i campi del fare architettura brevemente qui è una carrellata dei suoi principali Progetti via il monumento alla alla Brigata Sassari è un concorso che sarà vince insieme a Cesare Tropea e qui anche un estratto da L'Espresso dove Zeri scrive Un ha una rubrica fissa dal mille novecento o cinquantacinque appunto dedicato questo da un articolo appunto alla monumento sulla brigata della Brigata Sassari e la Brigata Sassari La stazione di di di Cosenza villa nuovo quartiere Gescal a Tuscania E un un intervento che farà fa dopo il raggi do terremoto o di Tuscania e interverrà anche con il piano di ricostruzione del Belice quindi anche in un'altra area terremotate in Sicilia E poi il Complesso dello IACP ha fatto ora sapienza il Progetto di riordinamento schedatura inventariazione del dell'archivio o di Sara Rossi si inserisce in un progetto più ampio del dell'ordine del degli architetti di Roma e e che conservano altri archivi di architetti quello di Michele Busiri vici Di Paolo cercato Sergio Lenci e naturalmente il l'archivio di Sarah russi Ed è un progetto volto alla conservazione e alla tutela della memoria del degli architetti Il lavoro sul fondo di Sahara iniziato nella maggio due mila quattordici ricordo che l'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico il quattro ottobre due mila attrici e e inizia a vedere volontà del di sarà così spessa che tramite l'ordine di Roma ha messo a disposizione due borse di studio che sono state assegnate a me e alla collega ma Maria Milano è proseguito poi con i fondi della Soprintendenza archivistica vera per il Lazio e adesso si sta ultimando per iniziativa del dell'ordine Il fondo è un fondo molto cospicuo i numeri sono sono grandi sono circa mille novecentocinquanta tavole Duecentotrentasei dubbi e trecentoquarantacinque disegni insomma e i numeri poi avete visti nella a nella slide che il fondo è stato suddiviso in cinque serie archivistiche la serie elaborati grafici che poi a sua volta è suddivisa in tre sotto sei arie la serie documenti la serie E La serie stampella ferie plastici e la serie fotografie ovviamente quella più cospicue la serie e dei documenti con circa sessanta a Progetti Il fondo oltre a documentare la cinquantennale attività di Sara Rossi e anche la testimonianza del lungo sodalizio professionale umano con Bruno Zevi E la figura a l'archivio ci restituisce un'immagine di di Bruno Zevi diversa da come solitamente ricordato appunto lo story lo dell'architettura italiana e lo storico critico dell'architettura mondiale dai documenti emerge l'architetto ed emerge anche il grande promotore di fondamentali iniziative istituzionali E è bene però ricordare che il rapporto tra sarà e Bruno Zerbi fu un rapporto paritetico Un rapporto di grande stima reciproca e abbiamo selezionato questo documento dalla dall'archivio è una lettera dell'assessore e del all'urbanistica della Regione Lazio e che si complimenta con conservi e per il lavoro fin lì svolto per i piani per il Piano territoriale di coordinamento e per i piani paesistici David gira questa lettera a sarà e la commenta scrivendo ho risposto che in merito tutto tuo e questo ce la dice lunga e Bruno Zevi e Sara Rossi realizzano insieme alcuni progetti piuttosto significativi primo è l'edificio il comune dal bene di al Diego nel mille novecento o sessantadue sessantatré Un Progetto con questo impianto ad X che vuole reinterpretare il modesto Italia scacchiera dell'isolati ottocenteschi della sorti in maniera anonima rispetto ai continui elementi della maglia urbana e è un progetto che segue criteri rigorosi di dimensionamento modulare E Zahri partecipa in maniera attivissima questa elaborazione che però non sarà attuata Questi sono i prospetti disse ovviamente tutti i materiali che dissi a mostrando provengono dalla dal fondo sarà russi E il padiglione per l'esposizione universale a Monreale è del mille novecentosessantasette E il progettisti sono Antonio Antonelli Manfredi greco e Sara Rossi e poi via un comitato di coordinamento ho composto da Giulio Carlo Argan Michele Francia nello Studio Passarelli e Bruno Zevi Gli interni invece sono o progettati sono suddivisi in tre poli e progettati da Carlo Scarpa Leonardo Ricci e Bruno o Munari sulla tela del del tetto vi sono poi le sculture di pomodoro voglion Cillo Carlucci poste e sulla vela in corrispondenza dei tre diversi Poli il Polo della cui sia della della polizia il polo dell'industria e quello del del costume anche qui una un estratto da L'Espresso Dalla dalla rubrica di di Bruno Zevi che appunto ci descrive il in parte le scelte progettuali e inoltre a ecco tra interni vengono anche e curati da Emilio Vedova Il quale progetta il percorso tra diversi poli e viene scelto non a caso un pittore perché si voleva che il progettista del dei del percorso assumesse una sua autonomia volumetrica e spaziale che probabilmente un altro architetto non avrebbe avuto questa è una scelta del Comitato E l'edificio Era destinato ad essere demolito come tutti i padiglioni espositivi realtà rimarrà in vita per per alcuni anni grazie proprio alle pressioni della comunità a italiana la la folta comunità italiana di Monreale E e sarà a utilizzato poi ovviamente era un edificio ornato per per vivere poco tempo quindi qualche perirà nel tempo e sarà quindi poi demolito questa è una lettera del Sara Rossi e in cui si esprime proprio il il In cui si esprime il di ringraziamento per l'opera svolta nella nella progettazione e di questo padiglione che tra l'altro come aveva denunciato Zevi Giasone sull'Espresso Del febbraio del settantasette e a un un iter molto difficile perché i fondi arrivano in in ritardo e quindi progettisti sono costretti a lavorare e praticamente all'ultimo momento ed era stata anche chi è stato in dubbio se se realizzare o meno il il Progetto che però poi vide la luce E questo è il piano per il centro storico di Benevento da cui generano poi i vari piani particolareggiati dei diversi ambiti ma di questo parlerà in maniera più dettagliata la via collega Maria Miano quindi poi brevemente questo o Progetto lucido proprio in velocità perché farà non lo amava è un progetto per la Banca d'Italia a Frascati il cosiddetto comparativo E a cui per il quale furono o spese molte forze e ma è risultato of deludente poiché il Progetto fu realizzato sì ma da altri architetti con una forme analoghe a quelle del Progetto presentato dal gruppo zeppi russi E poi ricordo anche promosso sono le tavole del Piano territoriale di coordinamento della dell'ambito tredici per il Lazio E che sarà Zadi realizzano con Pietro Maria Lugli Alessandra Montenero Lucio Passarelli Massimo picciotto E l'ambito tre dice l'ambito che comprende Sabaudia e il Circeo Terracina e Ceprano e poi in quasi immediatamente dopo vengono anche incaricati dei piani paesistici Ed infine l'ultimo Progetto che ricordiamo è la variante al piano regolatore generale di di Cosenza e del mille novecentottantaquattro novantuno nel novantuno il chiamo è stato approvato ecco senza la città che ha origini e greco romane e fino alla metà dell'Ottocento più o meno o era tutta sviluppata a farlo sulle pendici orientali del colle Pancrazio A partire dalla seconda metà del Novecento grosso modo la città si è sviluppata in maniera anche piuttosto irrazionale lungo le aree marine della Nord e il piano vuole E ricucire il centro storico che pagherà è stato progressivamente abbandonato torna l'aria valliva e dare poi una sorta di spina dorsale a quest'aria falliva riqualificando la con un viale Parco sud nord che innerva e qualifica tutta la città Appiani spetti alle pianeggiante Questo per quanto riguarda le collaborazioni la collaborazione tra Sara Rossi e Bruno Zevi nella progettazione ma appunto come ho detto anche prima Il dalla dall'archivio emerge anche Bruno Zevi promotore di grandi importanti ed iniziative culturali ed istituzionali e ricordiamo che nel secondo dopoguerra Bruno Zevi E ridar vita al limone o e promuove questo questo istituto per per dare Per promuovere iniziative di grande respiro sui temi del dell'organizzazione territoriale come avveniva negli Stati Uniti e in Gran Bretagna E poi nel cinquantacinque partecipa alla fondazione nel cinquantacinque fonda l'architettura cronaca storia e saranno si partecipa questa una fondazione e dal sessantuno al sessantanove sarà farà avrà una rubrica un libro al mese E dal sessantanove in poi avrà la rubrica cronache urbanistiche Ma nel nel cinquantanove poi viene fondato l'Inarcassa l'istituto nazionale di di architettura con la sede storica Palazzo ottave Erna E sarà è tra i fondatori del di Linate qui ci sono due documenti sempre tratti dall'archivio la quota associativa e e e anche la nomina a segretario sarà rivestirà anche altri ruoli importanti all'interno della dinamica farà qua farà parte del consiglio direttivo e a e poi della Giunta esecutiva E vi ricordo per dirla proprio quelle parole di Zerlina Arca nella sua idea doveva essere un centro dove i personaggi della scena architettonica dagli industriali e giornalisti trovassero un canale di comunicazione La sede di sinceri e chiari dissidi E Alina aderirono immediatamente numerose personalità di grande prestigio Adriano Olivetti Pier Luigi Nervi Giulio Carlo Argan Cesare Brandi Ma anche le imprese Astaldi Provera Carrassi e poi antieconomici come la Banca Nazionale del lavoro illa Finzi leader e serie dal canto suo per quanto riguarda Linate decise e di non essere mai presidente esce sedersi il ruolo di vice presidente solo negli ultimi anni accetta il ruolo di presidente onorario dicendo però che non voleva trasformarsi in un'immagine di culto concludo questo mio intervento citando o le parole di di sarà russi in un discorso tenuto a nel nove gennaio il nove gennaio due mila uno alla Protomoteca del Campidoglio Sarà scrive il ventisette novembre mille novecentonovantotto rispondendo ad alcune mie parole di gratitudine contenute nella dedica di un libero Bruno Zerbi scriveva Sono io a dover ringraziare IP per aver sempre seguito e valorizzato il mio lavoro penso all'aiuto che mi ha sempre dato a Linate Alla rivista a Benevento ma penso soprattutto a ciò che c'è in questa collaborazione in questa amicizia unica che vince i decenni E complessa la farà un'anomalia Ecco il piano di Benevento avete immagino già visto da stamattina le undici tavole selezionate e questo lavoro che occupa il gruppo di progettazione per ben dieci anni E comincia tutto nel mille novecentosettantotto per concludersi poi in effetti nell'ottantanove con l'approvazione in via definitiva del piano Il gruppo di lavoro Un gruppo composto con da ovviamente da varie professionalità ma è un un gruppo di lavoro come dice la stessa sarà nella premessa al volume del quale state vedendo la copertina Ben calibrato omogeneo ed efficiente Del quale Bruno Zevi è la mente critica punto di riferimento guidate alle scelte di fondo sarà e l'urbanista in senso stretto e la coordinati da Nizza coordinatrice del gruppo E tra i progettisti vi sono nomi che hanno già lavorato con Sara Rossi e tra questi in particolare Cesare Tropea Che sarà aveva conosciuto giovanissima appena laureata nello studio di Ugo Luccichenti e che lavorerà con con con con Tropea fino a alla morte di quest'ultimo E con il quale appunto partecipa alla concorso per il monumento alla Brigata Sassari che abbiamo visto prima Del quale però io vorrei riportarvi una breve Veschi una parte della descrizione che Zeri ne fa sull'articolo dell'Espresso del diciannove giugno mille novecentosessanta dice a Gelli Nessuna stato a svolazzante nessun tripudio di gloria ma un complesso architettonico serio e rigoroso classico nella sua stanza asserita ortogonale articolato nei suoi volumi faticoso ad a prendersi lungo la sua tormentata altimetria Una soluzione nuova potevo e originale e conclude dopo le Fosse Ardeatine sarà in Italia il momento migliore Nel gruppo di progettazione ancora Richard mura che aveva lavorato con Sara Rossi con Cesare Tropea e altri alla stazione di Cosenza E Sergio Rossi fratello di sala E più giovane che ha cominciato a lavorare con corsara soprattutto appunto sui piani urbanistici e in particolare al piano di sviluppo del Gargano e delle Isole Tremiti che degli anni sessantasei sessantasette Ed ecco sempre dalla fondo archivistico i documenti la lettera di conferimento dell'incarico e la risposta il ringraziamento di accettazione da parte di Sara Rossi ovviamente illa l'incarico è affidato a Bruno Zevi e Sara Rossi E non riguarda soltanto il centro storico riguarda il centro storico ma anche di ogni libertà erionite ferrovia che sono i due rioni Immediatamente contigua al centro storico che fanno ormai parte della cosiddetta città storicizzata il Rione Ferrovia si sviluppa e lo vediamo in questo schema in alto il centro storico e la parte in rosa all'interno delle mura longobarda in il Rione Ferrovia si sviluppa Nord rispetto al fiume Calore ed è un quartiere che nasce dopo la costruzione e la stazione ferroviaria da da da cui il nome del mille ottocentosessantasette Accoglie le principale prodotta attività produttive industriali e manifatturiere con piccole con piccoli episodi di edilizia abitativa Il rione Libertà invece si sviluppa assurda rispetto al centro e oltre il fiume sabato il secondo fiume che caratterizza l'orografia della città di Benevento Questo quartiere nettamente diverso si sviluppa nella prima metà del Novecento su un impianto a scacchiera Di stampo razionalista accoglie soprattutto residenze e residenza in particolare a carattere economico e popolare ovviamente i progettisti rilevano subito in questo caso una forte carenza di servizi e di attrezzature urbane Oltre a questi tre ambiti e ve ne sono altri e oggetto di altri piani particolareggiati che tra l'altro blu non sa che stavano Salus Rossi sviluppano fino a un certo punto E sono praticamente tutte quelle parti della città sviluppati oltre i tre precedenti negli anni Subito dopo la guerra e fino agli anni e fino agli anni settanta settanta Prende il via subito il lavoro lavoro lungo lavoranti colato che parte appunto con gli schizzi di analisi realizzate tutte a mano a colori queste sono purtroppo delle foto del Fondo archivistico Non abbiamo purtroppo gli originali In maniera poi da poter sviluppare il modello progettuale il modello progettuale che si basava appunto sulla definizione le categorie di intervento la zonizzazione funzionale le aree nodali Interventi specifici su un particolare aree nodali e poi le norme generali e particolari l'analisi viene svolta secondo i canoni norme comuni insomma la prassi comune Per il le relazioni dei piani urbanistici in questo caso però c'è una novità Vengono utilizzate vengono impiegate delle prospezioni archeologiche è è probabilmente il primo caso in Italia almeno che io sappia Ricordiamo che questi sono sono indagini del mille novecentosettantotto Le prospezione archeologica vengono condotte dalla Fondazione Lerici coinvolgendo ovviamente la Soprintendenza archeologica e vengono coordinate da Lucia Campagnaro Vanoni e finanziate da parte del Comune Comune di Benevento sarà stessa ce lo ha raccontato quando abbiamo avuto la fortuna di incontrarla di parlare con lei Se ha dimostrato veramente molto coinvolto in questa in questa pratica di pianificazione la città di Benevento aveva davvero bisogno Di una nuova pianificazione e in questo caso quindi finanzi anche delle prospezioni che vanno molto su sul dettaglio molto estese anche se puntualizzate ovviamente all'interno E in questo caso parlo esclusivamente del piano del centro storico ovviamente non del rione Libertà e del Rione Ferrovia Sono concentrate sulle aree di maggiore interesse storico come Piazza Orsini piazza Duomo e l'Arco di Traiano E e nello intorno immediato che erano considerate le aree più critiche cioè laddove tutte le decisioni di piano dono essere dono misurarsi con lo stato dei luoghi ma non lo stato della suolo ma lo Stato anche del sottosuolo Perché poi come si vedrà nello sviluppo del piano stesso in queste aree che sono poi appunto le le aree nodali di particolare interesse e che nelle tavole vengono rappresentate nella se la cosiddetta serie F E i progettisti il gruppo di lavoro lavoreranno con una tecnica molto attenta Sia in quanto rappresentazione sia in quanto apprensioni è un poco e questa è una mia interpretazione un po'studiando il piano Come si applicassero ha un centro storico i principi del restauro modernamente inteso del minimo intervento della reversibilità Cioè nel senso Che gli interventi da prevedere sulle aree che nel sottosuolo rivestono interesse archeologico in superficie verranno trattate con interventi mirati e misurati e soprattutto con interventi che non vadano in alcun modo a disturbare o a danneggiare gli strati archeologici Nelle ricerche per la redazione del piano Si tiene in considerazione anche il piano regolatore di Luigi Piccinato Che ci nata appunto fatto negli anni trentadue trentatré e nell'archivio Sara Rossi ci sono le foto di queste tavole del piano Piccinato che i progettisti hanno avuto modo di consultare presso il Museo del Sannio Presso il Museo Restagno E ovviamente di questi di di di questo questo piano viene studiato soprattutto venti verranno poi riprese e sviluppate ovviamente in termini del tempo la realizzazione di un percorso pedonale lungo lo sviluppo delle mura longobarda lo spostamento all'esterno delle mura del tattico di attraversamento che era il problema principale che affliggeva il centro storico Ecco le indagini fotografiche con tutte le riprese palazzo di Paolo quinto con gli appunti di Arras le foto questa insomma sono cose che noi architetti conosciamo bene Le riprese fatte dalla società il Sud e stesse a un intorno un po'più esteso rispetto al centro storico pretendere prevedere proprio la città dall'alto con le ricevute della delle consegne Il piano quindi avviato la ricerca avviata senonché terremoto della dell'Irpinia Nel novecentottanta il lavoro si ferma bisogna necessariamente rivedere un po'tutto e soprattutto di vedere la pianificazione la pianificazione generale Benevento a un Piano regolatore del mille novecentosettanta che però ormai evidentemente superato quindi lo stesso gruppo di lavoro lavora la variante negli anni ottantatré ottantaquattro E contemporaneamente sviluppa i piani particolareggiati maniera che poi la pianificazione sia effettivamente dialogante vado veloce C'è un ente Queste sono le tavole le tavole di piano queste la tavola dove sono le tavole della zonizzazione funzionale più vado veramente veloce Queste sono le venti chiare nodali che non sono solo le aree di interesse storico o monumentale archeologico ma anche gli spazi a interesse prevalentemente funzionale e vediamo qual come verranno trattate questi sono gli elaborati sono gli elaborati E a colori ovviamente che affiancano la schematizzazione a tratteggio a china su lucido il tratto delle mura Aureliane lombarde scusate L'arco di Traiano l'aria intorno all'Arco di Traiano questa invece ecco è una di quelle aree nodali non all'interesse monumentale o storico dove infatti la progettazione per i piani per il piano parcheggi alza un po'più spinta e posso raccogliere anche funzioni con anche impatto di volumi un po'più consistente C'è anche una prima elaborazione del piano in via in due di curato curata questa in particolare da Sergio Rossi che si occupava strettamente di questo e poi le rappresentazioni assonometrico che avete visto anche sulle tavole importanti Perché progettisti ritengono come cito sotto la città riprende progettualmente consistenza coerenza funzionalità forma tutti possono immaginarla con chiarezza a vederla era fondamentale per i progettisti questo Che tutti quanti vedessero La quanto il loro piano era concreto anche nelle volumetrie E addirittura producono un grande plastico realizzato tra l'altro la felice ragazzo E dallo studio libero Livio Leonori purtroppo questo plastico non è nel nostro fondo archivistico credo che sia rimasto al Comune di Benevento E anche questa aiuterà tantissimo alla diffusione e alla comprensione del piano e chiudo con la foto che ritrae due architetti è la frase che prima Alletto Barbara grazie Ringrazio ringraziamo proporrà Bertrand Maria mi hanno Che aprono sostanzialmente alla seconda tavola rotonda dedicata all'attualità critica tra politica ed etica architettura ma soprattutto urbanistica quindi invito qua a raggiungerci mia sorella Alle poltrone Antonino Saggio Gianni Ascarelli Rosario Pavia Massimo elargiti Tommaso brasiliano Ne trova Si sente Allora nel gruppo di lavoro del piano di Benevento c'erano anche delle consulenze specialistiche io non ho letto per questioni di tempo però un saluto lo vogliamo fare Appena arrivata Gisella Rossi sorella di Sara Rossi e di Sergio Rossi che ha fatto la consulenza specialistica per quanto riguarda tutta la tutte le indagini storiche archeologiche E che ci sta seguendo ancora nel lavoro del fondo e ogni tanto ci racconta qualcosa di interessante di Sarah e di Bruno Zevi anche la vorrei salutare Cane grazie Allora seconda tavola rotonda magre miseramente da Gianni Ascarelli resta però Sarasate prego proprio allora la teniamo così anche Getta l'aveva sorpreso regolare Per pregherà e come esso Pregherei come sempre di trattenerci nei dieci minuti così abbiamo tempo per un doppio giro punto nero saggio di bellezze Allora C'è anche un altro microfono Dunque e vede sei mesi c'è forse la cosa più importante da capire da conservare allora io innanzi tutto volevo esprimere un sentimento di riconoscenza Nei confronti di Bruno Zevi Credo che è molto difficile La lucidità di esprimere un sentimento di riconoscenza forte sentito profondo nei confronti di gli altri Ma io nei confronti di di Bruno Zevi lo voglio lo voglio fortemente fortemente esprimere è un sentimento di riconoscenza perché quello che che io sono non lo devo solo a Zelig scelto lo devo a più papà più padri naturali o meno ma sicuramente molto una buona parte lo devo a lui In quella sede Audi iniziare attraverso questo sentimento di riconoscenza che banche perché organizzato questo questo convegno naturalmente all'ordine degli architetti Ensemble eccetera Mi avvenuta un poco un flash a un certo punto di una della penultima lettera che che di Céline scrisse che data ventisei dicembre del mille novecentonovantanove è mischia una cosa molto strana mi dice ripeto spesso quanto scrisse Martin Buber ai tanti che gli fecero gli auguri per il suo venticinquesimo compleanno Il settantacinquesimo compleanno Ti ringrazio per chi Mihai riconosciuto E non è scambiato per un altro fine delle virgolette Dopo aver letto due volte il suo articolo caro saggio ripeto lo stesso ringraziamento lei mi scruta con rara intelligenza grande sensibilità straordinario intuito per tutto quanto quello che c'è dietro Non detto che al valore che ha più valore il cd rom il numero sei che sto facendo che è stato poi edito da Manni coso si conclude con il due mila faccio in tempo ad includervi il suo articolo un abbraccio affettuosa grato poco l'ultima lettera invece le usa la stessa formula che è stata ricordata per il lavoro la rivoluzione informatica tutto merito suo questo è è un dato così forte della personalità di Zeri di questo aspetto della fortissima carica e anche la rabbia che in certi momenti Zevi aveva quando alcuni dei suoi baluardi concettuali erano toccati ma anche questo senso comunque forte Dello scambio quasi della comunanza delle idee che è stato anche ricordato in parte interni stamattina con l'autore molto più giovane di noi Allora innanzitutto solo parlare di questo in questo senso della della riconoscenza certo parliamo anche di attualità critica quindi resterà in il mio discorsi è pendolare da una parte ha a che vedere con la vendita dall'altra parte a che vedere con la qualità La qualità critica siamo siamo in un mondo così più ristretto rispetto a quando Zevi è andato via Nel mio dipartimento universitario Ascarelli è un collega che ha lasciato andato all'aquilano Ai tempi di gli ai tempi di Zevi eravamo ventisette ventotto professori ordinari oggi siamo tre sono rimasti tre professore ordinari di composizione del piatto Gli studenti ai tempi di Zevi anche proprio popolavano facevano pullulare la facoltà di forze ed energie Adesso la facoltà e quasi vuota i nostri corsi diventano corsi a livello di Harvard per parlare del numero degli studenti Mentre Zevi vedeva e negli anni immediatamente successivi Il sottoscritto congedava dodici libri l'anno circa dodici libri l'anno non facevo altro che fare l'editor per una per una fase della mia vita questo mondo Che era un mondo comunque propulsione che sentivamo noi la nostra generazione in qualche maniera riaperto riaperta l'architettura a cominciare dal novantacinque da novantasei ancora in produzione è un mondo che ci ritroviamo completamente ristretto quasi rinsecchito quasi rinsecchito Ma le fasi della vita cambiano ci sono dilatazioni espansioni insomma se in una fase di di contrazione non vuol dire non vuol dire che noi non ci riprenderemo ma certo per favore non lasciatemi dire una cosa che proprio mi urticante Questa cosa che dice portoghesi che dicono anche altri che sta per vedere l'architettura il capolavoro di inseriti a me mi urticanti E come dire che nella vita di uno scrittore di un intellettuale e di una persona che ha avuto tutta la sua vita ingaggiata il lavoro migliore quello che ha fatto a trent'anni è una cosa blasfema ed è un artificio retorico è uno sporco artificio retorico E adesso veniamo invece al a al agli a agli aspetti delle idee perché quello perché quando io ho pensato a questo intervento veramente pensavo a questa cosa pensavo alle idee di se mi diceva agli uomini non sono mi diceva se almeno non so se la mai pubblicato non sono importanti gli uomini sono importanti le idee Allora io che per tutta una fase della mia vita ho sempre pensato perché io non volevo essere insediano e perché io volevo essere una cosa diversa è perché ho voluto costruire una cosa diversa adesso qui invece in questo punto voglio dirgli perché io sono un segnale o meglio quali sono le idee irrinunciabili Che disegni passa e trasmette ed è importante che le passa trasmette a un'udienza di architetti Udienza diciamo generica allora il primo principio irrinunciabile perseguibili la prima idea apre Zeevi fortissima è la simmetria Perché la simmetria perché dentro la simmetria ce lo sforzo della vita c'è il movimento dinamico del succedersi degli eventi cioè il modo in cui la città lui spiega la simmetria attraverso la città lui spiega la simmetrica vedendo gli spazi urbani del Quirinale Perché attraverso la simmetria e l'accumulo cioè la capacità della vita di evolversi la rimaniamo a braccia conserte quando siamo morti ma quando siamo vivi avanti con forza con questa è un'idea gli irrinunciabili le giustizieri Ikea amici cari e colleghi cari non vuol dire che alcuni di noi non debbano praticare ad esempio la simmetria in alcuni casi gli amici carissimi Che fanno un'architettura che io stimo molto anzi chiamo che si basa sulla simmetria però non facciamo confusione Per seri la simmetria è un valore fondamentale E quindi io quando devo insegnare quando devo spiegare quando devo dare la forza del del Progetto spiego questi principi l'eccezione è un altro paio di maniche Un altro valore fondamentale Lindsay di era dissonanza Per Zeri la dissonanza è un altro pilastro del suo modo del suo modo di essere in una corrispondenza e qua parlo con i miei assistenti e con Perna in particolare ignorasse corrispondenza che tradotta e pubblicata nel nel nel catalogo c'è un bel Max c'è un sacco di problemi c'è un bar per a un certo punto in questa corrispondenza io gli dico alcune parole chiave del di una conferenza che volevo fare e lo inibisce silente connessioni dinamiche simili l'architettura terapeutica si l'imprinting no Allora a distanza di di vent'anni ho riparlato serie rispondo Azzedine il dialogo e non abbiamo avuto lunghissimo F. compissimo etica Permesso la costruzione di tutti i libri che vedete alle mie spalle Ho trovato un punto in cui potevo rispondere a questo problema dell'imprinting no l'imprinting perché l'imprinting del mio modo di far capire come non esista un concetto d'identità ma esista sempre una lettura critica del nostro passato personale individuale è storico e come questo nostro passato e continuamente rinegoziato e deve essere completamente il negoziato E quindi esistono imprinting di RAI esistono imprinting Anselmi Esistono imprinting alto senza il quale non sarebbe comprensibile la sua la sia la sua architettura quindi a un certo punto ti ho detto l'ho trovato il pezzo ed eccolo qua questa è una chicca unica Ed è il punto in cui avrei spiegato a a avrei dialogato con esempi dicendo ma l'hai detto tu ed ecco dove lo dice però volevo citare perché è un punto molto bello Allora via Napoli una traversa di via Nazionale la e ferite scrivente visto zeri l'arteria principale della nuova Roma a destra nascere al numero ventisette implica un'esperienza importante per l'inconscio Infantile tra parentesi imprinting lo dico io cioè passare quando si tutti i giorni lungo il fianco della prima chiesa protestante costruita nella capitale e poi la descrive Insomma nei primi dodici mesi scrive GE sei si ingerisce il principio della dissonanza l'avvento della libertà religiosa e creativa e questo è veramente disegni di alla alla quintessenza E quindi questo è un pezzo del nostro dialogo a distanza gli ribatto professori imprinting si e lei che lo diceva finisco perché finisco con due aspetti fondamentali della della della della Della lezione di Zelig la prima dire Zelig comunicava l'architettura è una banalità quasi Zeri incorporava partito chi conosce serie chi ha avuto la fortuna di vivere con sedi giusto Gianni sa benissimo che era il corpo di cioè reagirà con architetture che faceva un tutt'uno con la descrizione fisica corporea dell'architettura e faceva capire che non c'è idea di spazio se idea Prende un corpo che che che partecipa a un colpo che esprime e questa era fortissimo interi ed era quelle cose che io chiamo i neuroni specchio solo quelle cose che non sono dette che non ci sono i libri Mannoni che stavamo con lui dove Guido Agli colui o Tessari anni colui abbiamo in qualche maniera inalato come lui diceva no in qualche maniera assimila poi un corpo che apprende un corpo che che che partecipa e un corpo e non c'è condizione di spazio senza condizioni di corpo E la seconda anche questa può essere quasi una banalità La storia si fa dal presente Siamo in un ambito di persone colte lo sappiamo tutti abbastanza bene Ma invece volevo dirle l'altra cosa che è molto più profonda e temi spiega la mia rabbia su questa esaltazione saprebbe dell'architettura Ed è controstoria Libero vero di Zevi non resta per vedere ha chiesto scusa e controstoria è contro storia perché io corrisponderlo colui dal mio anziano mentre lo faceva perché io ricordo quando lui lo faceva mille lire per gli ultimi dieci anni era questo il suo progetto ma cerchiamo di capire perché controstoria suo libro fondamentale e proprio a che vedere col problema della storia perché vedete Zeevi in qualche maniera ci ha insegnato a tutti noi una cosa fondamentale Vedete lo storico di professione è istituzionalmente il più grande bugiardo L'uomo è politicamente lo era economicamente lo è socialmente da sempre da sempre questa l'idea del tutto su cui noi architetti siamo del tutto su Fini Perché ci fa vedere il biglietto ci fa vedere il documento quei dell'oggettività della storia assolutamente il contrario figli assolutamente il contrario come lo stesso posto che sia ampiamente dimostrato modificando legale le carte in tavola Quella è una sono costruzioni fortemente mirate fortemente mirate dal punto di vista del consolidamento di un potere l'unica storia vera e la controstoria questo è quello che ci insegnante l'unica vera storia è la storia che ingaggia continuamente il nostro essere intellettuale con il nostro tempo con la nostra azione politica Con la nostra azione civile con la stazione progettuale e contro storia anche è la più enorme demolizione di questo tipo di apparato filologico a cui Zeman lavorato per gli ultimi dieci anni avvenute senza grinze l'unica vera storia e la controstoria la storia individuale la storia dell'impegno Personale individuale coraggioso ecco perché io ho risposto a Luca Guido perché in ogni caso una persona che parla dal pubblico merita grande rispetto perché gioca su se stesso Allora dall'apertura con alcune ed è chiave sottolinea tre Quante quinte sarà vero non so se c'è ancora luce pertinenza Grecia no vorace L'asimmetria poi mettiamogli apporto offre nel punto giusto sono stupisce più niente Non è quello eccetera non so se dopo abbiamo ancora tempo per parlarne ma Dal dalle idee cominciamo andare verso la l'architettura e la città Gianni Ascarelli fondatore dello Studio Transit è vicepresidente monarca Lazio Questo il numero quattrocento Santella chiedete ora che la mia storia E quindi che cosa dice Le quattro petit allargare il sottolineate già cosa dice questo numero Infine la scelta conta artefice prodotti sarebbe assurdo tentare die numerati misconosciuti censurati Carlo Scarpa Sergio Musumeci furono rivelati da questi in questa sede da Luigi Pellegrin Enzo Sacchi e oli e Allo studio Ascarelli Macciotta Nicolao e Parisio Da Bologna di ricchezza al gruppo sette milioni abbiamo valorizzato tutte le forze creative originali non voglio continuare Cioè nel numero quattrocento Del mi pare della fine degli anni Settanta anti nel settantanove Bruno Zevi CCD Tabacci dal mio studio come una forza creativa e originale però vi devo dire al mio studio avuto un'enorme difficoltà essere rappresentato nella mostra al Max Perché non siamo allineati non siamo mai stati allineati con nessuno E quindi se qua qualcuno che ce lo sa bene Io rapporto particolare ho avuto un rapporto particolare con Zelig Le famiglie mamma questa mattina c'era la presidenza comunità ebraica Per chi era acqua la mia Presidente io sono al suo assessore al Museo ebraico La famiglia Ascarelli la famiglia zeri hanno combattuto insieme nel quarantotto mille ottocentoquarantotto per liberarsi e liberare tutta la comunità dalle catene del ghetto dove stavano repulsiva Circa trecento anni Quindi voi capite che Entra mezze Eli sia stata una dimestichezza Storica Che altri non potevano avere E quindi anche un rapporto diretto Non non rapporto culturale intellettuale un rapporto personale io volevo bene aprono se Quando sono entrato Facoltà Era il mille novecentosessantatré esattamente l'anno in cui Bruno Zevi divenne Non ordinaria diventa ordinario Venezia ma fu trasferito si trasferì a Roma Le sue lezioni nel primo e nel secondo anno della facoltà di architettura erano le elezioni straordinarie Erano delle lezioni che duravano quattro ore e qualche volta anche un po'di più Gli studenti erano esausti Però quelle elezioni eravamo così ricche così pregnanti che ci hanno formato si può dire per tutta la vita Bruno Zevi stato quindi voglio dire forse un secondo padre per me No papà morì nel cinquantasette e quindi io sono sempre andato alla ricerca della figura paterna E ogni ogni volta che durante la vita c'era un problema andavo spesso da Bruno Zevi a confidarmi alla fine della sua vita parlavamo di ma malattie di medici E di ospedale Quindi voi capite rapporto con Bruno Zevi è stato permeato apporto eminentemente confidenziale Ma dalle sue lezioni o capi eminentemente una cosa quando dopo dopo aver seguito tutti gli anni dell'università esserci laureati rapidamente passando anche attraverso il Sessantotto Aver aver tutti i guanti svolto il servizio militare a quel tempo era obbligatorio Fonda mo'uno studio nella settantadue Eravamo in quattro nessuno di noi aveva un ascendente architetto ingegnere o costruttore Fondamentalmente eravamo dei giovani sprovveduti E quindi abbiamo dovuto in qualche modo costa incominciare Ricordandoci quello che diceva Zenit Costruite lì anche voi costruite un vostro curriculum cercate di diventare architetti cercate di fare architettura A me piaceva molto la storia dell'architettura Ma mi ricordo e venne a un mio zio vera un eminente personaggio a progettato tutta la rete tranviaria di Roma E nel trentotto naturalmente andò negli Stati Uniti continua a fare l'ingegnere ferroviario una volta e venne a Roma ha detto Mario si chiamava così io vorrei fare lo storico dall'architettura Noemi disse ma un architetto non fanno storie nel credito ad esprimere il suo talento la sua capacità se no non è è uno storico un'altra cosa Quella frase mi colpì E quindi ci siamo messi da da giovanissime settantadue io ventisette anni affare chi lettura Cosa ti danno come primi incarichi e Sistemare la casa di un amico fare la stanza dei bambini poi la fine molto bene bene fammi il soggiorno dal soggiorno passi all'intera Casa sta di fatto che i Perini nostri clienti sono state tutta una serie di famiglie che volevano sistemare gli interni delle loro case quindi eminentemente Salas erano progettazione d'interni Però all'interno di questa di questo campo nacquero anche delle progettazioni spazio esterni questo o numero dall'architettura mi pare del settantatré E c'è una nostra realizzazione un mercato non metallo c'erano così io un piccolo centro commerciale agli alle leggi e dove ci siamo inventati questa impalcature ho questi nodi in alluminio presso fuso e questi si intende che a quel tempo non andavano di moda quindi ci siamo inventati questi dipendono anche dal fatto che non era viaggiato in tutto il mondo erano stati già negli Stati Uniti in Canada in tutta l'Europa E quindi fondamentalmente questo è mettiamo questo piccolo spazio che abbiamo allestito andiamo sempre nei primi anni Settanta Rappresentante dei Merloni Ariston ci chiede di fare La loro rappresentanza via due Macelli facciamo quindi un negozio di cucine dove eccolo qua E quindi Dino a ventott'anni siamo sull'architettura nella zona interna intorno per fare questo ambito se ha due livelli uno sopra non lo so Ecco quali invece andiamo a Mila no facciamo la Sara assicurazioni degli uffici a Milano è un brutto appartamento buttiamo giù tutti i tramezzini e per la prima volta perché conoscevamo come erano gli uffici all'estero Facciamo degli uffici open space Dando non degli anonimi Screen ma delle nuvole sale rendere l'ambiente più divertente Andiamo avanti questo numero che si vuol dire tutto o quasi dedicato hanno perché dopo aver fatto altre opere Perché tra l'altro un'opera che c'è nel mio libro che presentata oggi Nella nella Libreria dell'ordine io andai Zeri portandogli una villa a Casalpalocco che era prima che lettura che avevamo realizzato Io non aveva ancora trent'anni in una villa così in tempo così forte di immagine così importante che poi ha avuto omettiamo forse il suo momento di pubblicità Pochi anni fa quando è diventato il sette di Romanzo criminale Quindi in quel quella fiction la villa Visibilissima villa molto importante però azzeri non piacque era troppo sintetica all'architettura era troppo elementare aveva degli aspetti incisivi inseriti se no non mi piace una pubblica allora non è la presentammo Haddon mosse c'è la pubblica otto Prima pubblicazione abbiamo avuto sfondò Andiamo avanti qua perché c'è questa cosa perché parliamo di metropolitana linea B Noi dopo aver fatto questa ridato quel fatto molti interni dopo aver avuto moltissime pubblicazioni su casa volta Veniamo chiamati per rifare inizialmente La brutta linea che a quel tempo era veramente eh già molto costoletta e quindi rifacciamo il colore rifacciamo la segnaletica rifacciamo tutta una serie di Asperti per evitare luminosità in maternità quelle astrazioni la cosa piacque e quando alla società internet però fu affidato il prolungamento allinea bici chiamavano I abbiamo avuto l'assenso non solo di zeri feccia guidata dalla mamma siamo andati da con un incarico così importante siamo andati da Bruno Zevi e con la dimestichezza solita che io avevo nei suoi confronti ha chiesto professore ci ci aiutarci segue su questa su questo progetto perché è un progetto importante noi Ne avevamo trentadue trentaquattro anni trentacinque insomma giù di lì E quindi eravamo ancora Dei giovani Il precetto naturalmente fu seguito anche Bruno Zevi ma soprattutto Giulio Carlo Argan Giulio Carlo Argan Si fece un commento straordinario sull'architettura andiamo avanti gli faccio vedere Alcuni immaginifico come dovevano essere quelle stazioni nel tempo poi naturalmente alcuni modelli Estrazioni cambiarono non ci dilunghiamo Andiamo avanti festa la prima opera fatta nella settantotto all'incirca per un mio amico americano sette Lucas Giovane della mia età si può dire a quel tempo Che ha una piccola multinazionale nevicare in dodici punti in dodici luoghi che faceva componenti elettronici l'unica cosa che potevamo fare torno un attimo indietro era quella di Costo Ceccarelli aprire questa scatola ma all'interno all'interno della scatola cisterna abbiano realizzato un giardino per cui tutti quanti gli operai si affacciavano su questo buco su questo giardino che abbiamo realizzato Andiamo avanti questo è un tema importante questo nel Colosseo la mostra al Colosseo andiamo già nei primi anni Ottanta in particolare nell'estate dell'ottantaquattro Questa è rappresentata appunto l'unica opera rappresentata al maxi però se gli ne parlò son numero architettura invece al maxi vedo un commento soltanto di Renato vedi io non capisco perché nato ottima persona ma ne ha parlato di serie sull'Espresso ne ha parlato di serie Sull'architettura era invece al maxi cioè Renato Preti io D'accordo fu un lavoro est assolutamente complessa o che conducemmo colpendo assenza di Adriano la Regina che era allora Mettiamo nella sovrintendente per tutte le opere mettiamo nella nell'ambiente storico di Roma avevamo già lavorato con lui per la stazione Castro Pretorio astrazione si inseriva nel castrum romano la persona intelligente aperta E realizziamo quest'opera con Un grosso impegno eravamo lì tutti i giorni dal mattino alla sera per tre mesi la mostra grotte mezzi gli accademici domani compreso Paolo Portoghesi si scagliarono contro questo progetto La mia carriera universitaria incominciato come ricercatore io sono stato mi pare dall'ottanta ricercatore Si fermò I la mia Anania Guadagnare la mia carica di associato fu più lungo su con lunga perché tutti i guantini sparano addosso per questa cosa Andiamo avanti E qui sta Data da Bruno Zevi non era piaciuta la prima villa questa è la seconda linea una grande villa a Formia Su più livelli con una grande galleria interna Con un aspetto che come vedete sulla parte destra in alto di questa si ricorda molto il razionalismo italiano razionalismo italiano sta sempre nel nostro cuore rimasto sempre nelle opere Transit sempre Come elemento fondante E questa è un'opera che abbiamo fatto con tecnologie diverse a cui non eravamo abituati negli Stati Uniti Non degli amici americani a cui avevamo fatto la casa Roma ci disse che adesso dobbiamo fare un intervento vicino a Los Angeles perché non ce lo fate voi non esce affidammo a un architetto del posto gratis E attraverso lui costruimmo con la tecnica completamente nuovo in legno pannelli di legno multistrato strutture in metallo rivestiti poi alcune parti in maniera Queste A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta partecipiamo a un concorso del Comune di Roma Vi faccio vedere soltanto le prime opere cioè le opere Della quando noi appunto pestiamo i piedi per costruirsi un curriculum vinciamo a siamo un gruppo ingegneri questo concorso per fare nove scuole nella periferia Ovest di Roma In queste scuole Sono interessanti perché sono composte attraverso elementi similari che poi si spaccano eccetera eccetera Questo è un primo intervento residenziale tutto prefabbricato in pannelli prefabbricati come si usava a quel tempo E queste sono delle torri che hanno avuto poi con visibilità enorme Sull'autostrada A ventiquattro perché poverino fu ucciso un ragazzo dai suoi compagni è un festino sembra un festino Ken ma in realtà festina giovani delinquenti Quindi fondamentalmente Tutti i giornali e le pubblicarono io e c'è qualcuno che dice questa un'icona sulla importante sull'autostrada A ventiquattro una fatica per fare queste doti una diversa dall'altra Per Lamaro appalti debbo dire Cissé in cui Fatichiamo enormemente naturalmente la parcella era quella che era Qua Questo intervento è interessante per un motivo perché voi avete letto il Corriere della Sera qualche giorno fa c'era un intervento di Barucci persona che io stimo ma Non mi può dire io sono andata a vedere per la prima volta la fine del del Novecento Frank Gehry museo italiana a Bilbao e da quel momento ho lasciato la verità sul tavolo non ho fatto certi Thuram mi sono cancellato all'ordine Certo per chi lavora soltanto con elementi seriali e giustapposti il museo di Bilbao Un orrore ma perché invece se ne frega delle asserì alita cioè soltanto un sistema economico per costruire bene dico Mousavi del bar ad atti colpisce il cuore ti fa stramazzare li fa cadere per terra No e quindi non abbiamo fatto questo intervento c'è un intervento di introduzione al quartiere Quartaccio affatto da bar Spesso l'intervento a Val Melaina Una società di assicurazione sto parlando di interventi fatti entro ottanta cinque cioè entro i miei quarant'anni l'accordo è qua tanti a questo voglio chiudere senza continuare perché chiaramente se debbo dire a tutti i guanti non soltanto ai miei colleghi amici Che cosa stiamo facendo adesso noi adesso stiamo facendo quartier generale di Angelini farmaceutica il quartier generale dell'ENI all'Eur due grosse operazioni che durano anni Non non ci sono qua però vi prego di andarla guardare persona due edifici che io considero fuori della norma questo è un è un lavoro fatto per Italia novanta per i mondiali di calcio Mondiali dell'ENEL perché i soldi per fare queste operazioni quindi durante i Mondiali di calcio migliorare le sue centrali di inedia bassa passa l'attenzione E quindi noi facemmo la rivoluzione a piazza Dante Questa è una masseria siamo stati i primi a scoprire la furia e a fare una masseria in Puglia quando ancora la gente non sapeva dov'era la Puglia adesso se andare in Puglia ci sarà masserie dovunque i costi delle masserie sano pazzeschi Notte pernottano e facemmo questa masseria che continua a dire dei costi dopotutto accettabile questo è un ponte a vederli sono il nostro contatto sì ci fece fare questo questo ponte ma questo monte pedonale rimase lettera morta Dal vostro al Colosseo nacquero tante altre occasioni versano mostra buone stare assieme e quindi cioè il decimo adesso in operazioni ultimo congresso della UIL a Venezia Grazie Grazie a Gianni Ascarelli Rosario Pavia buonista docente alla Facoltà di Architettura di Pescara dall'architettura verso l'urbanistica pur parte tuttora c'è un Sì anch'io preparato un Power Point ma preferisco Parlare così a braccia Perché io sono stato studente Di Bruno Zevi Che Nel mille novecentonovantasette Recensì un mio libro e questo mi serve per introdurre il tema mio libro si chiamava de paura dell'urbanistica Che zero vigore Censis L'Espresso e penso che era in sintonia con questo libretto perché la tesi di fondo era che non esisteva non dovrebbe esistere una separazione tra architettura e urbanistica Vorrei parlare di curvati Tura che riassume Il pensiero pizzeria Zevi mette al centro lo spazio uno spazio fluisce dalla casa alla città Spesso deve usava questa metafora questa similitudine che mi consente che riallacciarmi ad un passaggio dice Antonino Saggio Già mi diceva la città è una grande casa Che la casa è una piccola città dicendo naturalmente faceva riferimento alla città rinascimentale dei trattati Rinascimento i quali usavano spesso la metafora del corpo Allora in che cosa si distingue questa immagine Della città corpo del Rinascimento rispetto all'immagine della città corpo dizione e che per è un Battista Alberti per Francesco di Giorgio Martini il corpo Il corpo fermo Corpo di Bruno Zevi e Nel movimento nell'attraversamento Ora si utilizza questa metafora però antica buon senso e tutt'altro Perché architettura e urbanistica Perché poi ci chiediamo ancora qual è oggi il rapporto tra architettura urbanistica perché si è Attuato quello che Zeri temeva e cioè un definitivo scollamento tra la città e l'architettura tra l'urbanistica che l'architettura Era un timore Fondato che si è completamente attuato soprattutto in Italia via via negli ultimi decenni Oggi abbiamo un'urbanistica che non governa lo sviluppo di recitare una pianificazione territoriale concretamente avulsa diciamo dei fenomeni sociali economici e territoriali d'altra parte però dobbiamo riconoscere che l'architettura si è rinchiusa in se stesse e molto autoreferenziale è molto spettacolare non va oltre la scatola del fabbricato quindi la questione ancora Molto importante vale la pena riprende la riflessione di Bruno Zevi dobbiamo anche ricordare che veri è stato a lungo negli anni cinquanta segretario nazionale dell'Istituto nazionale di urbanistica e poi alla fine degli anni Cinquanta fondato l'Istituto nazionale di architettura Qual è la differenza di fondo diciamo tra il nostro modo di sentire il rapporto architettura urbanistica e il modo di sentire di Borgo Trevi negli anni cinquanta sessanta intanto vedi come Quaroni come Luigi Piccinato come Giancarlo De Carlo Come dire era architetto nello stesso tempo era urbanista ben non c'era questa separazione nella professione del pensiero E quindi Di che cosa aveva paura Zevi perché poneva questa questione del rapporto architettura urbanistica ed è una riflessione che sviluppa in tutta la sua produzione culturale Critica Ippoliti da sempre Temeva un dominio dell'urbanistica nei confronti dell'architettura Lara questo il suo timore oggi noi parliamo perché non troviamo nell'urbanistica un pensiero spaziale Non troviamo nella pianificazione territoriale un'idea di spazio allora era di fare l'ora impegno passava intanto attraverso l'urbanistica esami partecipa alle lotte per la riforma urbanistica che partecipa alle lotte e alle Proposte legislative sulla casa Questo era l'elemento importante degli anni sessanta dovete Ricordare insieme a me che all'inizio degli anni Sessanta ci fu uno scontro fondamentale per la legge urbanistica mille novecentosessantadue Verdi partecipava a questo dibattito i novecentosessantadue la riforma cade E quindi anche una l'idea come dire di poter governare la città comincia a diventare sempre più debole nel contempo però si afferma come dire una politica per la casa a legge centosessantasette poi la legge otto sei cinque poi finalmente il piano decennale sono tutte questioni che fanno parte Diciamo dell'attività politica e culturale di Zelig Sono temi che Zevi affronta sull'Espresso ma che affronta soprattutto secondo me Attraverso il lunedì dell'architettura attraverso molli attività dell'Istituto nazionale di Architettura organizza per esempio nel mille novecentosessantatré la Conferenza nazionale per l'edilizia residenziale Vorrei leggervi due passaggi che attestano diciamo questa mia interpretazione di questi anni L'impegno della pianificazione diveniva incalzante sino ad assorbire e quasi schiacciare l'attività cattolica E poi nella Nella presentazione delineate nel mille novecentocinquantanove nel suo discorso inaugurale diceva tra il piano regolatore di lavoro degli architetti che uno iato In vuoto che sconfigge il piano chi sminuisce il senso e il significato dell'attività architettonica qui voglio dire non c'era la separazione c'era un timore che l'impegno nell'urbanistica fosse talmente dominante dare le gare ad un ruolo minore L'architettura Urla vettura è un termine che serie utilizza continuamente fino alla conferenza di Modena Nel mille novecentonovantasette è un termine che in comune è una crasi urbanistica ed architettura ma non è stato coniato da Bruno Zevi è stato coniato dagli all'ubicazione mix USA architetto polacco americano che in serie del Tenente apprezzava perché gli pubblica il Progetto per il centro direzionale di tenerli Però questo termine è molto importante Il progetto di Lubitsch mi era un progetto che rompe Non lo so niente E presente come dire un Progetto Urbano Complesso attraverso delle mega strutture anche questo è un passaggio importante perché serie appartiene a questa cultura apprezza amarci per Anna apprezza Moshe Sassonia brezza con Rudolf Kenzo fa anche e quindi quando nel mille novecentosessantasette nei confronti di un piano regolatore Che evidentemente non apprezzava il Piano regolatore di Roma del mille centosessantadue insieme a Passarelli insieme a Morandi insieme allo stesso coro con propone come dire l'asse attrezzato che Progetto come dire avveniristico Progetto in cui il centro è un'architettura alla Scala di grandi infrastrutture questa grande infrastruttura poteva dare un ordine alla città Siamo nel mille novecentosessantasette Dicevo Il tema di fondo per lo Zelig dello spazio questo gli faceva dire a rigore non esistono le architetture né urbanistica ma soltanto uno battitura e in senso più lato design'ambientale malgrado il salto di scala la sostanza non cambia E quindi Una identificazione nell'architettura e nell'urbanistica che viceversa oggi probabilmente tutto questo non può essere sostenuto però è questo forse il suo messaggio L'ideologia della pianificazione era molto forte negli anni sessanta quindi il timore di zeri Era reale Ma egli senso però credeva nel piano credeva nella pianificazione economica nella relazione tra pianificazione economica pianificazione territoriale urbanistica e vedeva il tutto molto utopistica mente all'interno come dire di una concezione del territorio che si trasforma per il benessere per lo sviluppo della collettività Ricordiamo che alla fine degli anni sessanta per la prima volta in Italia c'è un piano territoriale nazionale il Progetto ottanta I rapporti di zeri con questo mondo sono noti con Giolitti con Ruffolo che era l'animatore di questo progetto è stato l'unico tentativo in Italia di come dire immaginare un processo di sviluppo economico con dei veri cadute qualitative sul territorio Zeri nel mille novecentosessantadue presento all'inerzia le mani sulla città fu un momento molto importante per noi Studenti però questo testimonia l'impegno di zeri nei confronti di una città che era sottoposta alla pressione della speculazione edilizia e per battere la speculazione edilizia c'era bisogno della riforma edilizia dell'esproprio dell'esproprio generalizzato ma c'era anche bisogno dell'alleanza Non soltanto con i costruttori quando fonda L'Istituto nazionale di architettura si rivolge ai costruttori ma si rivolge anche agli imprenditori e non è un caso che dinamica sviluppa tutto una serie di conferenze Cercando di coinvolgere il mondo imprenditoriale a partire da Olivetti ma anche mi ricordo ci fu una conferenza e un concorso su la plastica concorso promosso che sostenuto dalla firma Ma anche nel nel corso degli anni settanta nel settantanove organizzò una mostra sui problemi energetici cioè se vista sempre un passo avanti C'è un passaggio che secondo me andrebbe analizzato più a fondo Tra i presidenti dell'Istituto nazionale di architettura e quindi i presidenti sono stati in qualche morto in qualche modo scelti da Zelig troviamo Aurelio P. CEI è una dove c'è è un imprenditore o un manager Ha fatto la Resistenza o più impegnato ed è quel mecenate quell'intellettuale che nel mille novecentosettantuno Come presidente del club di Roma fa scrivere fa fare una ricerca che prende il titolo I limiti dello sviluppo io penso che diciamo questo contributo è stato incorporato diciamo nella riflessione critica e dj Io penso che i la carta Del Machu Picchu Del settantotto risente diciamo di queste letture di queste ricerche e dice ad un certo punto Zeri che l'animatore di questa carta La popolazione mondiale si è raddoppiata determinando una triplice crisi ecologica energetica alimentare questi fenomeni non possono essere risolti e neppure controllati con gli strumenti attuali che con le normali tecniche della pianificazione urbana ecco vediamo che ma la mano come dire la sua critica nei confronti del piano diventa sempre più evidente La visione di città ditemi una visione di città aperta non finita Città regione Penso che sia stato importante forse è stato detto Lo studio di zeri come storico ma anche la sua attività professionale che lo porta per esempio a studiare tuta vicino i centri medievali eliche seri Tocca con mano come dire la nuova Linea dell'urbanistica Modena cioè una sovrapposizione un fluire degli sparse Uno spazio che fluisce Dalla casa alla città Lo spazio della città è uno spazio di voti di vuoti però per la vita per la vita sociale Mi avvio alla conclusione Tra la carta dell'Aci ufficio mille Novecentosettantotto il manifesto di Modena paesaggistica tigrato zero dell'architettura corrono venti anni è un periodo molto difficile gli anni Sessanta erano anni di crescita e di sviluppo anche di avanguardia e di affermazione culturale dell'Italia Zevi era molto impegnato in queste lotte per la casa pensava che attraverso l'edilizia residenziale si potesse dare un orientamento anche lo sviluppo della città Dal i Settanta in poi fino agli anni due mila noi abbiamo assistito ad una ciclo edilizio robusto prima su supportato dall'edilizia residenziale e poi successivamente dall'edilizia privata Edilizia residenziale ha prodotto edifici residenziali Partecipazione pubblica molto importante tra cui Il cordiale tra cui le vele forse vale la pena ricordare che seri Si batte per la tutela di questi edifici e contro la demolizione di questi edifici questo forse in questa occasione dovremmo ricordarlo C'è una grande espansione urbano un'espansione fatta dobbiamo ricordarlo soltanto di case un'espansione enorme miliardi di metri cubi senza senza qualità ecco a Modena Zevi denuncia questa crisi questa crisi profonda che Parla Del grato zero dell'architettura qui forse avrebbe la pena capire tra di noi che cosa potrebbe essere questo prato zero dell'architettura contemporanea perché di gradi zero dell'architettura zeri ne ha parlato spessissimo Storia e controstoria diciamo è una è un libro in cui questi momenti di passaggio di gravità zero Questi passaggi sono stati analizzato a fondo Zeri apre e questo forse l'elemento più interessante L'architettura al paesaggio E per paesaggistica non intende naturalmente paesaggio dei giardini e forse neanche come dire l'architettura del paesaggio intende una procedura progettuale una procedura progettuale che si espande verso il territorio che supera definitivamente la realtà era proprio questa Supera definitivamente la contrapposizione tra città e campagna nel resto forse è il passaggio più chiaro della carta di Modena sta nelle immagini che Zevi propone dice Non più l'urbanistica cioè di Mondrian ma l'urbanistica Che l'architettura di Pollock Quindi il territorio che tu vedi dall'alto non assomiglia certamente a Mondrian assomiglia piuttosto a Pollock che cosa significa tutto questo Significa una progettazione che mette ancora al centro lo spazio e che organizza lo spazio attraverso il segno dell'architettura e qui forse dobbiamo attivare un dibattito fra di noi Seria ampliare l'orizzonte Non solo la città che Consolidata piccoli centri ma anche le periferie anche sono le sue parole i paesaggi derelitti le favelas bidonville e se l'Amsa edilizio anonima di cui parlavo Argos che che Sedi apprezzava molto e come allora questa paesaggistica su che cosa si basa come dobbiamo immaginare la paesaggistiche di cui ci ha parlato zero e che cos'è questo grado zero per quanto riguarda il grado zero finisco veramente Rileggendo Storie controstoria delle architetture ci sono molti passaggi in cui Zeri parla del grado zero dell'architettura preistorica Riprendendo anche i passaggi di mano Ford e questa è un'immagine potente quando dicevi parla del territorio dei per di nuraghi Del territorio sardo di questo territorio in cui l'architettura quel poco di architetture riesce comunque Orientare questo spazio infinito forse il messaggio sta ancora nel nello schema di Franco corrente che io interpreto in questa maniera cioè serie avrebbe potuto coniare un altro termine che potremmo chiamare infrastrutture cioè questo nuovo territorio questo nuovo paesaggio questa con questa continuità di spazi dalla casa la città al paesaggio più vasto Come dieci ad organizzarla probabilmente attraverso dei nodi anche a Ferrara parla dei luoghi privilegiati E parla della poetica dell'angolo che orienta lo spazio e lo portano dalla città verso l'esterno verso l'espansione è addirittura verso lo spazio della regione Sono le grandi infrastrutture che organizzavo lo spazio di proteico del e sono i nodi di intersezione come concrezioni architettonico come Luoghi dello spazio Ecco il grado zero dell'architettura è Intendevo attivo che è il tema che ci pone e io penso che si possa concludere questa mia rapida riflessione nuovo Fatto vedere le immagini insomma Leo evocate con la difesa di architetture che voi tutti conoscete ma che voglio ripetere perché ancora come dire al centro del dibattito della nostra riflessione se vi era molto legato a quelli a Maurice Per la sua attività decoratore per il suo impegno politico come socialisti utopisti eccetera ma Tomasi ci pensate quello che dice Morris fu la responsabilità di impegno dell'architettura varie adesso e vale per il futuro soprattutto morisse dice la penso che Sì anche qui fuori il pensiero di di Bruno Zevi Non possiamo sottrarci all'architettura finché facciamo parte della civiltà perché in essa rappresenta l'insieme delle modifiche alterazioni operate sulla superficie terrestre in vista delle necessità umane ecco nel stimola molto diciamo come urbanista critico perché mi piace il progetto bario piuttosto che il piano normativo e parametrico altamente intriga molto questo riflettere sulla superficie terrestre sulla crosta terrestre una crosta che naturali e artificiali insieme quindi quando sedi parla villa paesaggistica del grado zero no dell'architettura contemporanea io penso che si debba fare riferimento a come si possa intervenire su questa crosta terrestre perché questo è oggi il tema il tema è Una un territorio una terra in suolo che è una grande macchina ambientale attraversiamo per la prima volta per questo mi ha incuriosito anche quello che ha detto Saggio cioè ci sono delle narrazioni Su un grande ecco la nostra narrazione per il futuro deve sapere commentare e correlarsi con la storia naturale Siamo nell'altro Focene La nostra responsabilità che come dire la pianificazione e l'uso della crosta terrestre E Zeri probabilmente avrebbe sviluppato una narrazione specifica l'incontro della storia nostrana con una storia che non ci appartiene di quella del pianeta grazie Grazie Rosario Pavia stanno ritornando dei temi oralmente Interrato zero Storia e controstoria evocate anche prima da da Antonino Saggio e anche questo aspetto della dimensione corporea del confronto come fisico con la città il territorio Bene dopo tanti architetti finalmente d'un sociologo Come propone Dove no stamattina c'era anche un critico cinematografico per fortuna a tenere un sociologo Massimo Ilardi Dunque beh fatto Cicciobello appena precisato che non sono chiedete fondamentale Non sono un architetto e soprattutto non ho conosciuto Bruxelles Ho conosciuta attraverso suoi scritti E le sue parole Allora perché Dovrebbe interessare a un sociologo urbano l'opera di Bruno Un i pensieri E dopo insegnato Valiani facoltà di architettura però ho insegnato sociologia urbana Mi interessa dei fenomeni sociali M'interessa del territorio metropolitani delle sue trasformazioni dei conflitti sociali su questo territorio Dell'azione politica di governance di governo è che è che Zeri gli ha dato una Definizione dello spazio Che Molto produttiva per chi lavora Per chi lavora sul sociale metropoli Cioè Zevi correggetemi se sbaglio dunque enorme affetto Da lì mi sembra che prendesse di Mila lo spazio interno Cioè lo spazio e quello interno circondato da quattro pari egli mi sembra che dicesse lui si gioca la partita del progetto d'architettura Quindi non lo spazio infinito noi diremmo non un territorio infinito quello metropolitano Ma delimita perché solo in uno spazio delimitato in un territorio delimitato si può giocare la partita del Progetto d'architettura e del progetto politico o sociale Ecco questa concezione dello spazio che non è uno spazio infinito che non è un territorio infinito che non è globalizzato come da tanto di moda questo secondo me è una cosa Molto importante che può far riflettere chi lavora su questo è perché è importante Evidente che Zeri mi sembra di capire portava nell'esperienza italiana stiamo parlando dei primi anni del dopoguerra il nostro era un Paese arretrato agricolo dove i contadini erano la maggior parte della popolazione Dove non c'erano le aree metropolitane ancor Ben sei degli apportando secondo me è una concezione dello spazio soprattutto una concezione la libertà per non riescono giunta in quegli anni Non si parlava di spazio Cioè io mi ricordo anche durante i grandi movimenti degli anni sessanta al massimo si parlava di città Non esisteva la metropoli no il territorio metropolitane Si parlava di alla città chiusa dalle mura Lui Si faceva la storia ancora gli escludevano i movimenti sociali Questa concezione dello spazio che Zevi porta in Italia in quegli anni è una concezione nuova molto probabilmente gli veniva anche dall'esperienza americana Dello spazio della frontiera Lo stesso spazio americano era uno spazio chiuso se volete da una parte c'erano le terre orientali no e dall'altra c'era la frontiera L'OCSE in quello spazio si svolge la storia americana lì nasce il mito della frontiera tant'è vero che quando si è raggiunto lo spazio estrema ove se essa è dovuta inventare un'altra frontiera quella dello spazio di sopra oppure quello che lo spazio della democrazia no si è si è tentato di esportare la democrazia come se fossi anch'essa un mito da dover conquistare bellamente Ecco questa concezione dello spazio quindi era una concezione forte ma era anche una concezione che ripresa oggi diventa essenziale Dov'è che si gioca la domanda di libertà oggi le grandi aree metropolitane In una società del consumo come nella nostra E dove il consumo assunto un primato impensabile fino a a venti anni fa Dov'è che si gioca la partita della libertà se non sul territorio Ma la domanda le libertà non è una domanda globalizzata Scusate non è una domanda infinita non è una domanda che può avvenire dentro uno spazio infinito e globalizzato la domanda risponde sempre a a domande precise dove chi come quando io domando libertà Dentro lo spazio dentro quello spazio dentro quel territorio Quindi ecco anch'esso uno spazio chiuso è anch'esso territorio delimitato do io li posso giocare perché è importante oggi Tutto quel discorso che fa Zeri evidente che lui parlava di un altro tipo di libertà da libertà dell'architetto ma parlava di una libertà senza regole dell'architettura e poi decidono perché alcune cose che sono state dette Volevo Rispondere modestamente Ecco quindi che questa domanda di libertà che oggi è importante perché è su un territorio che noi proiettiamo oggi i nostri desideri in un momento dove gli Dei sono morti o non li riconosciamo più come tali e che quindi non possiamo Maya di mandare al futuro quello che vogliamo oggi Il futuro questa dannata prigione veccia costretto per intere generazioni Si fa di fronte a un presente e vedo anche questo da criticare ma insomma fra un futuro che ci diano in prigione e un presente che magari diventa superficiale io preferisco sempre questa seconda soluzione E sul presente gli obblighi di gioco la partita oggi non più al futuro è sul presente associati al consumo il presente tutto è sul presente che io domando chiedo di essere libero una libertà non Dei diritti Non sono almeno dei diritti ma una libertà materiale di attraversamento del territorio pratica Quale quella che ha domandano oggi le nuove le nuove generazioni Quindi Quindi Pensiero che parte quello di insetti pensiero di parte Io ritengo anche qua può essere che mi sbagli conoscendolo solo attraverso il suo pensiero era un architetto militante molto probabilmente no faceva della militanza politica uno dei presupposti del fare architettura E allora è evidente che è un pensiero di parte quello che esprime e ben venga perché abbiamo paura di un pensiero di parte comunico sciama chiavi del mondo senza un pensiero di tale Io credo che il pensiero deve essere spinto all'estremo No l'azione pratica che è un'altra cosa dove lì interviene la politica per mediare Ma il pensiero deve essere sempre portato all'estremo deve essere sempre di parte Per riuscire a capire per essere un militante nella nella propria disciplina che si chiami Sociologia si chiami architettura ossia all'urbanistica si chiami come volete voi quindi deve essere un pensiero non può che essere un pensiero riparte Come quello che sei esprimeva nelle sue ora il problema e quindi non mi non mi sono molto ritrovato nello svolgimento del piano insieme quando Zelig riesce vuole coniugare libertà democrazia E anche qui questa possibilità di congiungere questi due termini viene dall'America Libertà e democrazia è nell'ordine delle cose i grandi spazi americani il mito della frontiera che cosa è servito se non a coniugare insieme democrazia degli stadi Orientali con la libertà delle praterie americane verso la Francia Questi due termini sono inconciliabili Sono stati sempre inconciliabili che che ci indica l'ideologia istituzionale Perché ho democrazia è un mezzo di strumenti a uno strumento di governo dalla società rivolto la società la libertà è individuali da qui l'idea viva no quel come dire quel trasporto verso l'individuo che in un iscritto Lindsay e questa scelta ad esempio di byte al posto al posto di Gropius Dopo essere sentito presenta tendeva per quello che ho capito ad un'architettura di gruppo cosa che RAI tre era l'individualista sfrenata dall'America di quegli anni E quindi la tendenza diciamo di seguire questo tipo di libertà viene fuori per quel popolo Colletti e sentito inservibili con molta forza e la libertà appunto americana La libertà che ha come obiettivo di realizzarsi sul territorio quindi di di militanza politica sul territorio non è rimandata al futuro come noi siamo abituati qui nella vecchia Europa La libertà è utopia realizzata è utopia concreta proiettata sul territorio nel caso sua militanza politica dirette Ora Si è parlato di periferie questa mattina scusatemi sia si dispongono fa un po'frammentario ma Mi ero preparato un intervento diverso ma avendo sentito almeno un'altra ventina quarantina di architetti poi alla fine c'è pure voglio rifletterci sopra gli risponde Che cos'è la periferia romana a proposito di libertà di democrazia di un progetto d'architettura Di trasformazioni sociali Beh Io non lo so Di certo il Progetto Beat di architettura hanno avvinto mi sembra Successione al più la cosa più semplice per Però la periferia romana badate bene che dal punto di vista Culturale Dal punto di vista delle trasformazioni culturali e dell'impatto che ha avuto sulla trasformazione di questa città Ed è stata determinata Non esiste io credo al mondo una periferia come questa romana che ha contribuito alla trasformazione di questa città da città di provincia ad Area metropolitana L'unica forse periferia al mondo che ha avuto questo compito la cultura delle periferie urbane quella di cui venisse Pasolini ci raccontavano i suoi libri fondata sul sesso denaro non mi ricordo che cos'è un lavoro molto abilmente beh queste parole d'ordine che sembra che ovviamente a non respinte dalla cultura del centro di quegli anni sono le punture che hanno vinto la moda il modo di comportarci alla nostra gestualità il nostro linguaggio provengono da lì Io sono abbastanza vecchio per ricordarmi che cos'è la Roma negli anni Cinquanta No E come questa Roma sia andata rivoluzionando dal punto di vista antropologico e sociologico nel corso degli anni settanta e ottanta Quando appunto quelle culture delle periferie Armani hanno invalidato il centro della città e hanno vinto che ci piacciono hanno vinto in politica l'individualismo il primato dell'apporto delle cose rispetto a quello fra le persone No il non lavoro il rifiuto del lavoro No bene questa avventura avvinto Ora questo questa cultura che era nelle periferie romane come ci ha raccontato meglio di qualsiasi fra sociologo urbano Pasolini questa cultura oggi è diventata la cultura di questa città E non solo di questa città ovviamente Ora tutto questo sia reso possibile non solo perché vi devono dei soggetti sociali che ovviamente in una vi è una un rapporto con la storia Questa dannata e miserabili sport scusate o da abbiamo tutte le polemiche avrebbe Proprio perché non avevano questo rapporto con la storia che hanno potuto vincere al centro di Roma Quando i ragazzi di Pasolini si davano appuntamento incita non è che si disputava appuntamento al Pantheon a piazza Venezia i si davano appuntamento ai negozi che vendevano roba da consumare O dalla Pinar del caso La rottura del processo storico della continuità storica è stata determinante nel passaggio da cultura provinciale cultura metropolitana è vero l'architettura non ha vinto nelle periferie romane cerca chi lavora e chi lo può contestare tutto questo Però una riflessione ancora la parte chi studia questi processi una riflessione da parte del Progetto di architettura su come si auto-governo innata e ha avuto formata la periferia romana sarebbe necessario fare non basta dire lì fa fa tutto schifo non è vero non è vero Gli non fa tutto schifo dici sono di processi di autorganizzazione e degli autobus seduzione che non fanno assolutamente estivo cioè servizi dal punto di vista dei Progetto l'architettura qualche cosa ci verrebbe da dire ma non è così forse una riflessione più critica se voi pensate che l'ottanta per cento di questa che città è cresciuto in maniera spontanea L'ottanta per cento per il Verona e cresciuto in maniera spontanea vogliamo tener conto di queste nel momento in cui andiamo a riflettere Andiamo a riflettere su questa città grazie scusate Sottolineo grazie a Massimo Ilardi sottolinea il passaggio commentavamo che qualcuno Antonino Saggio sulla discorso della militanza della partigianeria erano come elemento fondamentale ne avevamo un po'parlato stamattina Sono contento che sia tornato Alla all'attenzione chiudiamo il giro di tavolo con Tommaso brasiliano architetto e membro del consiglio di amministrazione dell'Acquario romano che ci viene acquistato A tutti buonasera io volevo riprendere una considerazione che era fatto oggi Bellow Sottolineando la differenza fra informazione comunicazione Perché c'è chi è stato un grande comunicatore Un insuperabile comunicatore Da data intellettuale a tutto tondo Che ha autorizzato tutti i mezzi possibili ovviamente calati nel suo tempo E arrivato a a una platea molto più vasta Ricordo il gesto di zeri nel commentare lo spazio di Sant'Ivo alla Sapienza quando getta per terra quei due regoli metallici a sottolineare il triangolo Ecco questa è una grande lezione di comunicazione secondo me perché arriva ben oltre a la schiera di professionisti di architetti O di di di Persone competenti diciamo no quindi riporta la figura in di intellettuale qui ci sarebbe da da parlare sul ruolo dell'intellettuale soprattutto oggi Che contrasta nettamente con quella forma di e con i ecumenismo critico che purtroppo vedo abbastanza per quanto mi riguarda Abbastanza ricorrente né diciamo non solo nel nostro settore nel settore della critica architettonica E ritengo che qui mi ha anticipato Ilardi e forse anche professor saggio sulla necessita di una militanza critica Zeri ci metteva la faccia Zevi sia spendeva di prima persona Nel giugno del novantaquattro quindi esattamente quattordici anni fa quindi il nove giugno per l'esattezza Zeri partecipe è stata citata più volta ma questa volta da protagonista A sulla trasmissione di Costanzo uno contro tutti dove serie diciamo l'imputato E con enorme maestria ovviamente che etilica risponde a tutti al Nicolini ha portoghesi a Squitieri a Paolo Meneguzzi A a tarda nasce che nello stesso tempo militava Nel Partito radicale in Forza Italia senza risparmiare colpi difende il cordiale di Fiorentino Quando Costanzo esprime solidarietà agli abitanti di Corviale non ha paura di nulla di nessuno Invita Nicolini a demolire il palco l'epoca Nicolini rivolo ricopriva il ruolo amministrativo DT assessore Invita Nicolini a demolire il vittoriano Quindi c'è è una persona che non non fa sconti Non non non cede sul nulla E io ritengo che oggi una figura come lui sia se cioè se sia necessaria nel senso che sarebbe necessaria In questo marasma in questa confusione dove si sono messi in crisi vie di ruggire però senza avere un'alternativa all'ideologia in cui tutto è consentito tutto è permesso Tutto si gioca sulle convenienze quindi le posizioni si assumono in virtù del risultato che si può trattenere nel nell'immediato futuro Le le le nevi le concessioni i compromessi superano ben oltre diciamolo il consentito ecco zeri era un uomo che non accettava compromessi E non è in nessun campo appunto ritornando la figura di comunicatore questa sua anche gestualità questa sua come dire atteggiamento teatrale questo timbro di voce sempre molto stentoreo molto Ecco Non era come dire un atteggiamento che Luigi assumeva nella circostanza era sei era Bruno Zevi quello immagino che anche forse nell'ambito familiare ecco Antonino Saggio ha raccontato di rapporti personali quindi al di fuori delle fuori dall'arco scenici fuori dalla dalle colate E se vi era quello io non sono uno zio inviano però ho avuto modo di assistere ha qualche lezioni Zeri negli anni della facoltà Ed era ecco come dicevamo un muro un grande comunicatore era una persona che stava sempre sul pezzo E le platee di studenti affollatissime le Aule di zeri erano lì pronte ad ascoltare pronte a nutrirsi di quello che di diceva zeri anche perché a dispetto contavo di Tafuri che invece era molto più sofisticato nel linguaggio Era diretto chiaro usava punto dei concetti che esprimeva in maniera estremamente chiara comprensibile a tutti Detto questo non sono d'accordo sul imputare a Zeri e alla sua rivista ecco quanto affermava Valerio Paolo Mosconi circa la i danni tra virgolette che che ha causato la pubblicazione secondo la sua opinione Non parlava degli ultimi dieci anni della rivista architetture con le storie Perché allora andrebbero fatti discorsi su tutti gli imitatori di Aldo Rossi tutti i militanti del postmoderno Eppure nessuno ne parla allora imputare a Zevi esclusivamente a Zeri i i disastri della periferia Zeri si definisce un uomo della periferia perché ad essere dei uomo di una periferia ed essere moderni ed essere liberi Alternati a agli intellettuali che parlano di centri storici lui addirittura dice che nascono perché sono vecchi prima ancora di nascere perché il centro storico è chiuso esclusivo Quindi voglio dire la necessità di un critico di una critica militante Come quella come la posizione rivestita zeri che esattamente il contrario Del del tendenza Allawi intimismo passatemi il termine di questi intellettuali che si rifugi con si rifugiano nella nei loro studi disertano sui massimi sistemi senza metterci la faccia Dalle pagine delle riviste più o meno patinate così distanti dal da quella che poiché come dire Dovrebbe essere considerata un po'una disciplina alla portata di tutti l'architettura noi fra qualche tempo avremo il congresso nazionale così parlerà del ruolo sociale dell'architetto dalla valenza sociale cioè del dell'Obiettivo dell'architetto di intervenire trasformare ovviamente in meglio la società e questo ecco un panorama a cui manca una figura come azioni Che sarebbe vitale Zeri come adesso non ricordo le le le le le parole che saggio che Antonino Saggio Compiti Antonino Saggio più del suo saggio Passatemi il gioco di parole nel catalogo della mostra al Maxxi quando zeri appunto chiude il suo intervento Dicendo io sono tranquillo perché so che nel momento in cui ci sono non ci sarò più ci sarai tu tu tu e indica gente presente la platea In grado di raccogliere il mio messaggio il mio compito grazie Grazie Tommaso brasiliano perché ha sottolineato la valenza anche questa era uscita stamattina valenza civica no civile dell'azione Seriana che credo che sia la cosa che poi tutti forse ci portiamo a casa questo Momento di confronto come si stanno Energia Per affrontano Mettendoci la faccia appunto Il problema è aprirei di nuovo un attimo al pubblico ci sono considerazioni domande Prego Abbiamo sempre di venire qui non veniamo congelato lì per la questione di registrazione prego Sono Anania Montuori e io devo dire che mi sono trovato Manta sugli insegnamenti di Bruno Zeni Passo e non ho avuto la fortuna che si di seguire le sue lezioni perché quando ha iniziato a unirsi a lui se ne andarono Naga seguite però seguito molto in Arca reti dell'architettura e per alcuni anni o anche svolto un'attività culturali Medina Arca Essendo è stato anche consigliere negli anni tra il novantacinque e il novantotto E devo dire che ieri io penso di aver assorbito Nel senso che quando se andare agli in anche sicuramente entusiasmava punto interna ma per quello che è perché diceva il per come lo diceva infatti ho apprezzato molto l'ultimo intervento perché rispecchia pienamente quello che una generazione ha vissuto e che porta poi forse voi non è riuscita a mettere in atto è interpretare perché intenti in Italia non sono stati non sono facilmente no sono stati in questi ultimi decenni anche però nello sviluppo dell'architettura dell'amnistia un pratica di perché stavano insegnamenti di Zenit è questa grande responsabilità libertà scelte responsabilmente fatte proprio all'insegna Giovanna anti dopo lentissimo saltate concetti che M essenziali importantissimo E e poi trasmessi un'ernia assolutamente eccezionale ma se era eccezionale anche perché era fondata sempre su argomentazioni valide estremamente puntuali ed estremamente soffre supportati ad una conoscenza di i fatti di realtà sociali che si percepirà E che indubbiamente avrebbe potuto a mio avviso Fornarina generazioni anche di antiche team molto attive eccetera sette Mimmo è segreta E contesta sa che legava se è stato forse un po'più favorevole va bene voleva dire questa grazie Grazie Qualche altro intervento Prego Io sono stato un suo studente Scusi Anch'io ho avuto uno un rapporto volto forte con la sua L'istanza liberatoria Che portava avanti perché lui era un super critico è un super utopista nel senso che si diceva bisogna avere un atteggiamento che il cambiamento con l'atteggiamento di comprensione però anche di grande spinta innovativa Io mi ricordo che quando dopo che salimmo su Sant'Ivo alla Sapienza dal sessantotto cinquanta anni fa a metà della sua spettano perché lui aveva già cinquanta sessantotto Andammo a casa sua a trovarlo per salutarlo perdere per sentire che intenzione aveva come aveva vissuto questa nostra esperienza significativa sulla Sulla bellezza della città come arrivammo a casa sua Luigi fu entusiasta siete stati straordinari bravissimi studenti proprio apprezzo molto Tant'è vero che capimmo Che la sua spinta che aveva dato nuovi durante gli anni Sessanta perché noi abbiamo frequentato l'università negli anni Sessanta aveva avuto anche un successi sessantotto questa attenzione verso questa grande struttura la prima sede universitaria romana E quindi Le ho insomma ma voglio soltanto ricordare un elmetto raccontare tutto lo suo storico poi sono stato Il fidanzato di sua figlia per parecchi anni Lui non mi ha mai Sostenuto apertamente su queste Mi ha sempre un po'frenato perché evidentemente non era così facile avere Su Marco Enzo consenso Però ripeto ha avuto una grande storia con luglio e quindi mi fa piacere ricordare questa figura straordinaria vero come diceva Luigi un grande comunicatore un attore era un grande recita attore lui non soltanto Raccontava le sue esperienze culturali intellettuali filosofi del cielo ma era un grande contro un grande comunicatore dentro la facoltà aveva fatto nascere una grande espressività Nel mondo degli studenti tant'è vero che pubblici poi ci fu nel sessantotto come diceva il sociologo Era un grande anche attento ai problemi della società perché è vero c'aveva una grande spinta Anche politica verso cambiamenti avvenuti insomma un grande personaggio che mi fa piacere ricordare con quegli occhi con quello religioso straordinario di quest'anno aggiunge vediamo le pretese occhi belli profondità Joe l'orecchio spaventoso davvero perché ascoltava tutti relazioni Grazie per il tributo e anche l'apostrofo rosa Qualcun'altro Se no proprio mi rivolgo qui a Roma chi vuole veramente una battuta un minuto A testa china qualcosa molto tempo abbiamo per la o chiudere entro un quarto d'ora Massonico Cammino abbiamo quarto d'ora Io Allora il mio intervento c'è scritto costruire l'architettura costruire la città Questa città di Roma e afferma E quindi che fare Mettere una fare una massa su Mila no i miei che stanno a Mila no non abbiamo partecipato a un concorso della Camera di Commercio Naturalmente al seguito le indicazioni del Nietzsche quindi massima attenzione scritta massima attenzione al contesto massima attenzione a stare scritta C'entra ed esce concorrente selezionate inchieste concorso vinto Cioè la città di Roma è ferma la città di Milano si muove Nette positive che Così va utilizzata insieme mentre Rizzelli Va utilizzata in termini faccio l'architetto non va utilizzato in altri termini grazie Ma una funziona no una precisazione quando uno dice Zeri militante politico Voglio fare polemica non vuol dire architetto sociale Io ho molti dubbi quando l'architetto vuol fare l'architetto sociale Molti dubbi perché l'architetto sociale poi c'è il rischio che diventa sociologo antropologo L'architetto fatta oggetto d'architettura E il progetto d'architettura di per sé è un Prodi e Zevi lo insegna è un progetto politico di architettura Cioè vuol dire che questo progetto entra in conflitto con la realtà Non la seconda Perché se dovesse assecondare allora diventerebbe il geometra del mercato no io ce l'abbia con mercato sia ben chiaro Diventa il suo servitore Non per fare esempi eclatanti ma Michelangelo entrato in conflitto col papà fino a darsele di santa ragione Allora l'architetto sociale è qualcosa che va definito io non riesca a vederlo non riesca a vedere il progetto partecipato a Renzi Che vuol dire Turni impone il tuo progetto e su quel progetto subentra il conflitto Questo vuol dire fare il secondo me Progetto d'architettura Che entra in conflitto con la realtà perché la vuole modificare cambiare rivolta aveva diceva Cacciari che non c'è niente di più nichilista etico del Progetto ad Architettura è venuta perché annienta in qualche modo quello che vuole trasformare cotta nel bene e nel male Questo ci deve essere del progetto sono che il progetto Che progetto Ecco perché mi mila alle ah ecco perché militante politica è una cosa perché fa politica e politica vuol dire mediare con la società e i conflitti sociali Progetta e politico perché eccetto che cerca verità di mediare con la realtà mal dal dal suo punto di vista da un punto di vista preciso vuole cambiarla quella realtà a prescindere dai soggetti sociali Di che che caratterizzano a quella determinata realtà associato se no non so che cosa Se ogni venti giorni No in realtà quando parlavo del ruolo sociale dell'architetto nel senso che conflitto ben venga il problema che poi tendenzialmente Sì a una una deriva un po' Come dire personale è stato coniato il termine di archistar non ho abusato ormai Compare viene che detto dappertutto Quello che molte volte non viene imputato all'architetto e di dirlo tener conto del appunto delle realtà Sociali che sono conflittuali perché soprattutto nel tema della residenza si assiste a un appunto a questi grossi travasi di popolazione eterogenea con storie diverse Con esigenze diverse con modalità diverse per dire la propria casa e l'architetto non può non conoscere In merito alla l'architettura ha partecipato al Progetto partecipa ci sono esempi virtuosi il villaggio Matteotti a Terni di Giancarlo De Carlo è un progetto mediato che però nello stesso tempo ha una qualità architettonica che imputabili impiantabile è datata a affidare affidare riconoscere Giancarlo De Carlo che ha avuto la capacità di mediare la forma architettonica con le istanze di chi collega se n'è andata abitare Alvaro Siza fa lo stesso quindi ci sono esempi che uno può o osservare con attenzione certo come dire Si parla di in team di progettazione dove il sociologo e il sociologo che contribuisce alla formazione dell'idea e l'architetto fornisce un suo background tecnico Però ecco questo processo di mediazione di partecipazione forse oggi è inevitabile tenuto conto di questa grossa problematica dell'inurbamento eccessivo di questi grossi flussi Di popolazione che si spostano da una parte all'altra del globo grazie Sud Carlo sulle Carlo la partecipazione rimando al prossimo anno che usano il centenario cioè della Dalla nascita di Dakar Antonello Satta cosa avverrebbe Levissima perché come sempre il desiderio di di stancare di tutti ma non voglio allora volevo essere soltanto puntuale uguale ricordarvi delle cose da al prossimo intervento alla prossima occasione La prima ricordate di tutti una cosa che abbiamo quasi perso Zeni si indignava L'indignazione e questo enorme sentimento che inserisce trasmesso ricordatelo bisogna indignarsi dei momenti secondo il problema dell'indignazione è strettamente connesso con l'apparente contraddizione democrazia libertà Perché sedi questo problema dell'indignazione è un'idea forte fortissima che radica nell'individuo E l'individuo e la libertà dell'individuo il coraggio dell'individuo che è in gioco e attraverso la forza la libertà e il coraggio dell'individuo che si si operano scelte ecco perché lui mi parla di Capitini di cui neanche sapevo l'esistenza Capilinea un personaggio fondamentale nella costruzione di questa idea che l'individuo greche entra comunque in gioco aldilà dei sistemi al di là di tutto ed è un'altra cosa segnala Paolo parlare di un Walter le cose lei numero soltanto sul problema dello spazio dallo spazio vuoto allo spazio che noi stessi abbiamo punti con contribuito a caratterizzare come sempre più pieno abbiamo fatto questa Callarà che si dà una rivoluzione informatica di architettura per far capire che non è più lo spazio voglia niente gli hanno vuoto della fisica nello spazio chi è pieno delle radiazioni elettromagnetiche che noi possiamo manipolare che noi progettiamo che noi viviamo Mi piacerebbe tanto parlare con semi di questa cosa perché vi ha vissuto una prima fase no i primi cinque volumi siamo andati avanti per altri trentacinque E terrore tutti vi ricordate di Modena dell'intervento di moda ma io invece vorrei ricordarvi per invitarli a rileggere l'ultimo intervento di l'ultimo intervento di Zevi non è moderata l'ultimo intervento di Zeri vi è una un intervento di cui lui era molto felice E che andrà fatto nel dicembre del novantanove per l'intervento al allile Arca di un convegno che tra l'altro organizzavamo insieme alla presidenza al no e allora mi dispiace che non sia qua cabaret In questo intervento le disegni incredibilmente parla di uno spot spazio atmosferico di uno spazio nebuloso parla di Leonardo E come se lui in buona se avesse intuito la possibilità di avere un'altra idea di spazio è una cosa con cui non abbiamo mai potuto parlare ma io ho molto riflettuto su questo suo intervento e da allora nella memoria delle le vorrei parlare Sì guardarmi ospiti qui no non non hanno più da aggiungere se ci sarebbe tanto fa anche piacere sapere che insomma Zeni ricordato qua ma è stato ricordato anche da un convegno alla Triennale a Milano lo sarà ancora giovedì da un piccolo convegno che sempre a Milano il giornale dell'architettura organizzata nello spazio showroom vorrei fin quindi ci fa molto piacere che ci sia questa moltiplicazione di di di tributi che non sono solo omaggi ma sono appunto spunti mi sembra che sia emerso chiaramente oggi spunti di riflessione spunti di azione per a la lei essere in questo mondo da parte di tutti i tempi dei progettisti dei docenti Di chi si occupa di comunicazione e quant'altro chiamerei Marco Sambo per i saluti e le conclusioni facendogli un plauso per l'organizzazione siamo all'ordine degli architetti di Roma Grazie a tutti Grazie Luca grazie mille ma io voglio ringraziare voi Voglio ringraziare come dire tutti voi avete partecipato a questa bellissima iniziativa per rileggere ristudiare la promozione Comincio con i ringraziamenti in questa sessione pomeridiana le tavole due tavole rotonde grazie a Luca G. bello che le ha moderate e poi grazie ad Antonino Saggio Gianni Ascarelli Rosario Pavia Massimo Ilardi Tommaso brasiliano grazie a Luigi presidenza pugliesi Valerio Polo Musco Marcellus Guido Carlo manco su io vorrei chiudere brevemente abbiamo appunto cercato di ricucire la figura la portata storica di Bruno Zevi tra Storia e controstoria chiede pure urbanistica cinema editoria scrittura Alla Rachel alla ricerca appunto di della sua eredità della qualità Critica abbiamo cercato cioè di trovare questo penso sia fattore fondamentale un approccio multidisciplinare Dal saper vedere l'architettura del quarantotto al grado zero del novantasette il congresso di moda E quindi questo è un processo che inizia noi faremo con architetti o edizioni una pubblicazione sui temi del convegno Perché pensiamo che questo processo culturale cominciato oggi si appunto un punto di partenza il non vede finire qui deve continuare Punto ringrazio Antonino Saggio che ci ha lasciato anche un pro memoria Importante questo è punto ragionare culturalmente come punto se questi eventi come dire rappresenti un punto di partenza è una cosa importante quindi per ragionare sul nostro futuro ripartendo studiando Bruno Zevi grazie a tutti grazie

FaiNotizia - Una sanatoria "da sanare" #1. La puntata settimanale

FaiNotizia - Ddl Zan, le storie e le parole degli attivisti LGBT. La puntata settimanale

FaiNotizia - Ddl Zan, le parole dei cattolici LGBT+ #3. La puntata settimanale

Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0